Inchiesta “morsa sugli appalti”: rileggetevi gli atti!

Maggioranza bulgara?
Maggioranza bulgara?

Ebbene si, la maggioranza ha ragione: si tratta di «un proditorio attacco politico» che ha messo in atto un «vergognoso teatrino mediatico» con la complicità di magistrati, politici e giornalisti che hanno, sin dal 2011, operato per distruggere politicamente Rocco La Valle.

Si, perché l’inchiesta non nasce oggi – occorre ricordare alla maggioranza che guida la città – ma nel 2011, data in cui – viene annotato nell’Ordinanza – i(l) reato(i) viene iscritto al Registro Generale. E’, dunque, salvo il dott. De Raho.

il saggio indica la luna e lo stolto guarda il dito

Dito_LunaL’Ordinanza di custodia cautelare contro 29 soggetti appartenenti a clan mafiosi, emessa qualche giorno fa dal G.I.P. di Reggio Calabria, dice – anche – che Rocco La Valle, nel 2009, avrebbe chiamato tale AIELLO (ora divenuto collaboratore), perché intercedesse con i “COMMISSO” che non facevano più lavorare i camion della ditta ECOFAL a Siderno.

AIELLO si presenta alla lavanderia intestata a Giuseppe Commisso, la “APE GREEN” e comincia a parlare (siamo nel 2009 e il drappello di uomini non sa di essere intercettato).

COMMISSO e AIELLO, tra le tante cose, parlano di una “mazzetta” che La Valle avrebbe dovuto pagare per lavorare a Siderno e: «Vi posso dare un consiglio?…» dice Aiello «lui se ne deve andare, però prima deve fare quello che deve fare, altrimenti la testa gliela stacco io perché qua all’inizio sono venuto io!… Ed ho parlato con i vostri e con altri cristiani…», fino a quando, poi, tutto si sarebbe sistemato.

L’Ordinanza (forse volutamente) non è completamente chiara, ma emerge che AIELLO (e quello che 04_1rappresenta) aveva “favorito” La Valle che – scrive il GIP – «aveva usufruito di conoscenze criminali accreditate per svolgere i lavori e servizi nel settore della raccolta, trasporto, recupero dei rifiuti solidi urbani in Siderno». Esattamente come accaduto a Reggio Calabria e – d’altro canto – lo stesso collaboratore lo dice chiaro che « nella pravincia di Reggio ce lo prendiamo tutta noi, se fanno una gara lo vinciamo noi …».

Ora, è ovvio che la questione più rilevante sia un’altra e che Rocco La Valle debba spiegarla alla città, perché è sempre più chiaro che egli, non solo non è estraneo agli interessi della ditta ECOFAL ma che, addirittura, ne sia parte.

Una coincidenza è poca, due sono troppe?

sindaco a metà
sindaco a metà

La vicenda odierna fa il paio con un’altra informativa del R.O.S., confluita nell’operazione denominata “Reggio Sud” sulla cosca Ficara-Latella, già conclusa in primo e secondo grado, senza conseguenze per i La Valle e per le imprese che a loro fanno capo. Una, in particolare, la “BM Service”.

Nell’informativa, viene riportato che durante le indagini «venne alla luce l’esistenza di un verosimile cartello d’imprese dedite al trasporto di rifiuti speciali, che monopolizzavano il settore, pianificando azioni e modalità attuative…» ed, ancora, che «gli accordi vennero disattesi».

Da qui l’intervento “chiarificatore” con i “La Valle” avvenuto presso un noto ristorante di Cannitello. A quell’incontro – annotano i militari dell’arma – «Vennero visti uscire dal locale sei uomini, tra i quali immediatamente riconosciuti Claudio Ficara e Rocco La Valle».

A questo punto, la vicenda si fa più complessa – non quella giudiziaria – ma quella politica, perché ECOFAL e BM Service sono le due società cui, AVR spa (società aggiudicataria dell’appalto), affida parte dei suoi lavori sul territorio di Villa San Giovanni.

Di chi è la proprietà?

sanfilipponeriDa mesi continuiamo – senza fortuna – a chiedere gli atti, i documenti, i contratti d’affitto che indichino i proprietari dell’immobile dove l’AVR spa ricovera i “propri” mezzi.

Nell’inchiesta “morsa sugli appalti”, l’intercettazione tra Aiello e Commisso è chiarissima: «io parcheggio i camion nella proprietà sua figuratevi•.. ho 78 camion parcheggiati là…» riferendosi a La Valle.

La società in questione, che «parcheggia» i camion nella proprietà di La Valle, è la “Fata Morgana spa”, società liquidata cui è succeduta – in affidamento diretto – la società “Piana Ambiente spa”, anch’essa con deposito mezzi presso la proprietà di La Valle.

E’ verosimile, viste le mancate risposte dell’Ente (a questo punto andrebbe approfondita la questione anche dell’Ufficio Tecnico), che il luogo in cui Fatamorgana e PianaAmbiente tenevano i mezzi, sia stato ereditato da “AVR spa”.

Un quadro tutt’altro che rassicurante

In questo quadro di risultanze investigative complesso, non appare del tutto facile muoversi, anche per evitare di compromettere l’indagine in corso che, però, si è già appalesata all’opinione pubblica.

La questione, dunque, al contrario di quello che dice la maggioranza, è più politica che giudiziaria. Anche perché sul fronte “AVR spa” emergono una serie di attività attraverso le quali, il Comune, ha inteso in qualche modo favorirla.

Passato in sordina, rispetto agli inadempimenti contrattuali, occorre ricordare come, gli amministratori, abbiano affermato di avere – solo nel giugno scorso e con due anni di ritardo – approfondito il Capitolato d’Oneri.

Una mancanza grave o voluta? E, sulla differenziata, sulle quote mai prima contestate da “AVR spa” al Comune e da questi supinamente accettate? E sulla violazione del divieto di subappalto? E sulla proprietà dell’immobile ove vengono ricoverati i mezzi?

Altro che «sciacallaggio politico» per screditare un «un sindaco che ha sempre governato nell’interesse della sua collettività nella più assoluta trasparenza, legalità, democrazia». La vicende odierne dimostrano il contrario. E cioé che egli sia stato un sindaco antidemocratico e che di trasparenza e di legalità non ha un’idea precisa, per questo la dichiarazione della maggioranza sembra più un’autodifesa della maggioranza ed un disperato tentativo di non far passare informazioni rilevanti.

scalfire l’immagine di un Sindaco che ha sempre governato nell’interesse della sua Collettività, nella più assoluta trasparenza, legalità e democrazia. – See more at: http://www.strill.it/citta/2014/09/villa-san-giovanni-rc-la-maggioranza-fa-quadrato-attorno-al-sindaco-la-valle/#sthash.Jt8gcfnL.dpuf
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scalfire l’immagine di un Sindaco che ha sempre governato nell’interesse della sua Collettività, nella più assoluta trasparenza, legalità e democrazia. – See more at: http://www.strill.it/citta/2014/09/villa-san-giovanni-rc-la-maggioranza-fa-quadrato-attorno-al-sindaco-la-valle/#sthash.Jt8gcfnL.dpuf

Insomma, queste sono solo alcune domande e su un solo argomento che andrebbero fatte nel corso di un Consiglio Comunale, non perché La Valle non possa smentire ma perché questo appartiene al patrimonio di verità della città. Il resto, per ora, potrebbe passare in secondo piano.

il partito.....
il partito…..

E che il PD – da ormai tempo immemorabile – sia a conoscenza di queste vicende e si sia limitato a chiedere risposte a mezzo stampa, è solo la dimostrazione del chiaro rapporto morboso esistente e ben si comprende il perché.

Ecco perché i cittadini non possono, e non devono, esprimere liberamente le loro opinioni, costretti (alcuni) ad evitare rapporti e contatti con Benvenuti al Sud, per evitare di “irritare” gli uomini al potere e i loro sciocchi servi cani da guardia. Ma i numeri, sono numeri e quelli li vediamo solo noi!

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