GRAVI AMNESIE SUL PARCO DEI FALCHI

01In termine medico si chiamano “amnesie lacunari”, quelle diffuse dalla maggioranza consiliare che, nel tentativo di legittimare una scelta terribile per la città, ha finito per esprimere le contraddizioni e le ambiguità che si celano dietro una variante urbanistica che, per quanto si tenti di manipolarla, rimane comunque un atto di profonda incoerenza ma soprattutto di grave superficialità.

Allora è opportuno che chi è stato protagonista di quella stagione politico-amministrativa, rammenti a chi non ricorda che la delibera d’impulso del 2006, da cui prese avvio l’odierno procedimento, fu istruita male e portata in Consiglio Comunale da una Amministrazione guidata dal Sindaco Rocco CASSONE e, nel corso di quella seduta, una maggioranza risicata tentò di arginare quegli errori ponendo dei vincoli a garanzia della città.

Consiglio Comunale che, con la delibera n. 40 del 2007, all’unanimità, rigettò le proposte di variante, evidenziando gli errori e le illegittimità della precedente istruttoria. Un atto di censura, quindi, che lo stesso CASSONE votò, insieme all’attuale Sindaco LA VALLE.

Contrariamente a quanto affermato aggi, la delibera n. 40 ha resistito ai giudizi di TAR e Consiglio di Stato, anche per quanto attiene la stessa ditta “Eco srl”, censurando, solo in questo caso, un vizio procedurale ma mantenendo intatto il merito e l’impianto della stessa delibera.

Stranamente, ma è una stranezza che va approfondita, il Commissario Straordinario, piuttosto che correggere il solo vizio di procedura, trascurando il principio della continuità amministrativa, ometteva di reiterare il merito di una deliberazione votata all’unanimità e, con una dose abbondante di <<creatività amministrativa>>, inventava due nuove e fallaci motivazioni.

il sindaco La Valle
il sindaco La Valle

Oggi il problema si ripropone, perché è evidente che la variante urbanistica approvata il 7 febbraio scorso sia colma di difetti e che arroccarsi su posizioni indifendibili non aiuti in nessun modo la crescita del paese. E le strade sono due: aumentare il livello dello scontro sino ad un punto di non ritorno, ovvero riaprire la discussione su questo tema, eventualmente anche annullando la deliberazione del Consiglio.

Tutto questo non a vantaggio di questo o di quel gruppo politico, di questo o quel personaggio, ma nell’esclusivo interesse di questa città. Una scelta, questa, da cui può emergere un messaggio chiaro della volontà di raggiungere quella maturità politica che, detto con estrema franchezza, sino ad oggi non è dimostrato che ci sia.

Diversamente, la frattura dentro e fuori la politica, in questa città, farebbe vivere una stagione di impoverimento, non solo culturale, dagli effetti talmente devastanti da non poter essere calcolati in questo momento.

è evidente che la variante urbanistica approvata il 7 febbraio scorso sia colma di difetti e che arroccarsi su posizioni indifendibili non aiuti in nessun modo la crescita del paese. E le strade sono due: aumentare il livello dello scontro sino ad un punto di non ritorno, ovvero riaprire la discussione su questo tema, eventualmente anche annullando la deliberazione del Consiglio.
16/02/2012

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