ELEZIONI A VILLA SAN GIOVANNI: ARRIVA IL CARNEVALE

Villa San Giovanni – Due settimane ancora anche se ormai da tempo si respira un clima Carnevalesco che offende lo stato di difficoltà e di disagio che vivono le famiglie, le imprese, i giovani e i disoccupati. Ed è un’offesa a cui occorre porre fine una volta per tutte, iniziando a smascherare i nemici della città e cominciando a segnare uno spartiacque tra gli impostori e coloro che amano questa città, nonostante lo stato di abbandono e di degrado in cui è stata fatta precipitare.

carnevale 2014
carnevale 2014

L’occasione la offre il Consigliere Sorrenti, eletto nella lista del PD, uscito in polemica dal gruppo del PD, rientrato nel gruppo PD e che un paio di giorni fa ha ripreso a criticare un PD in silenziosa fuga – accusa Sorrenti – sulla questione del Parco dei Falchi e che o decide di uscire dalla palude, oppure….

Oppure niente, perché di fronte alle risposte ottenute dal popolo della rete, Sorrenti non trova di meglio da fare che offendere le persone e poi coraggiosamente cancellare l’intervento.

il post rimosso
il post rimosso

Ma Il metodo è noto: il cognato di Calabrò ha escogitato un argomento a piacere per attirare l’attenzione sull’esanime PD, in prossimità delle elezioni per il rinnovo della segreteria regionale del PD, per insinuare il dubbio che un “PD diverso” da quello dell’inciucio, dei trasversalismi e delle nefandezze è ancora possibile.

In pratica quello che accade a Roma con Renzi (ma “lato-minoranza”): il PD sfiducia il PD e si candida a sostituire il PD (roba da caschi blu dell’ONU).

Come se a sostenere Massimo Canale vi sia un gruppo di “riformatori” contrapposti alla pregressa classe dirigente e non, invece, quella stessa classe dirigente (di cui Sorrenti è sodale) artefice di rapporti ambigui con la maggioranza e responsabile di interessi in conflitto.

Da questi interessi nasce l’epurazione di Morgante, che ha deciso di abbandonare il gruppo consiliare del PD proprio all’indomani della contestata scelta del Partito Democratico di non partecipare nemmeno alla discussione consiliare sulla vicenda Parco dei Falchi, lasciando campo libero alla iniziativa della maggioranza, culminata in un provvedimento che definire disastroso non rende giustizia.

Tutti sanno che quella vicenda ha fatto da spartiacque nelle dinamiche politiche interne alla  città ed ha messo in luce il rapporto morboso tra esponenti del PD e La Valle con la sua maggioranza, toccando il punto più basso con la difesa d’ufficio di Ciccone da parte del PDL, senza che questo creasse imbarazzi dentro il PD.

Basterebbe evitare di bendarsi gli occhi e guardare ai fatti: Ciccone è stato il promotore dell’idea (poi dagli altri condivisa) di abbandonare quella seduta di Consiglio; ed, ancora, è stato il “monopolizzatore” dell’intricata vicenda di Piale e delle gallerie autostradali, tra le cui maglie si nascondono conflitti di interessi mai chiariti.

A cominciare dal mancato trasferimento al Comune, nonostante un ritardo di 4 anni, di un alloggio di 95 mq, porzione di un più ampio fabbricato realizzato in località Piale e iscritto al foglio 8/B – part.821, che la ditta SIGMA 4 srl avrebbe dovuto cedere all’Ente, come convenuto con il Commissario Prefettizio e sancito nella delibera n. 70 del 26/11/2009.

Secondo quanto emergerebbe dagli atti, l’impresa avrebbe ottenuto il permesso di costruire indicando particelle di cui non era proprietaria e la cessione dell’unità immobiliare all’Ente, avrebbe, ragionevolmente, evitato l’ordine di demolizione.

In costruzione
In costruzione

Anche in questo caso è ascrivibile ad una mera coincidenza che l’Amministratore della SIGMA 4 srl sia anche componente del Direttivo del PD?

Ed è un caso che sia stato proprio il Direttivo del PD a votare l’esautorazione di Morgante che della vicenda “Piale” ha messo in luce gli aspetti più scabrosi?

E l’elenco potrebbe allungarsi a dismisura ma servirebbe solo a generare rigetto e repulsione nei confronti di un “sistema” che ha abbandonato l’interesse pubblico e gestisce le dinamiche istituzionali in modo riprovevole e con reciproci scambi.

Vogliono, forse, negare Sorrenti e il PD, di essere a conoscenza da quasi un anno dei meccanismi che vedono aziende riconducibili al sindaco svolgere attività retribuite per l’Ente, senza avere mai sentito il bisogno di pretendere chiarimenti e mentre la città soffoca nella spazzatura e le famiglie nelle tasse?

TARES A PERDERE
TARES A PERDERE

Non è una questione politica! Qui ci sono aspetti, interessi personali, che provocano danni agli interessi pubblici, a quelli dei singoli e a quelli della Comunità e chiunque dica il contrario non può che essere in malafede.

Ecco perché la domanda che Sorrenti rivolge al PD sul Parco dei Falchi è strumentale e serve solo a ingannare quanti andranno a votare per un partito che di democratico ha solo il nome.

Lo stesso inganno, ormai chiarito dalle carte, sullo sviluppo e l’occupazione che non c’era, perché non c’era né un progetto definitivo, né un piano per l’occupazione. E allora, invece di tirare per la giacca il PD, perché Sorrenti non prende il coraggio a due mani e prova, lui, a smettere di tacere e di nascondersi su questa e sulle altre vicende, dimostrando che i richiami a principi legalitari non sono solo enunciazioni di facciata?

E’ ora di scendere dal palco e smettere la recita, la città è al collasso e voi siete i responsabili.

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