CAOS SCUOLE: MORGANTE (MISTO) ANNUNCIA SOPRALLUOGHI NELLE SCUOLE E LA GIUNTA IN AFFANNO CORRE AI RIPARI

scuola tettoE’ caos nelle scuole dopo il trambusto provocato dagli articoli pubblicati e dall’annuncio,del Consigliere MORGANTE (Misto) di sopralluoghi nelle strutture scolastichecomunali. E come avevamo previsto, la Giunta, in affanno, tenta dimetterci una toppa ma il buco è troppo ampio e le difficoltà economiche dell’Ente non consentono di farvi fronte.

Utilizzando una frase del Presidente degli Stati uniti, Roosvelt, Morgante aveva affermato che «“La scuola deve essere l’ultima spesa su cui l’America è disposta ad economizzare”» e – continuando –  «che  pure il Premier Renzi sembra dello stesso avviso, al contrario degli amministratori villesi che, con il loro operato, hanno alzato un livello di lamentele ed un vespaio di polemiche come non si era mai visto».

il Consigliere Comunale Massimo MORGANTE
il Consigliere Comunale Massimo MORGANTE

Dopo avere annunciato che da martedì 10 febbraio prossimo, Morgante provvederà adeffettuare dei sopralluoghi in tutte le strutture scolastiche comunali per rappresentare «Le ragioni della scuola, degli alunni, dei genitori, dei docenti e di tutto il personale», evidenziando e cristallizzando le condizioni in cui versano e la necessità impellente di provvedere, Morgante ha, altresì, affermato la necessità di difendere quei presidi con ogni sforzo.

A stretto giro di posta ha tentato di rispodere la Giunta Comunale, la quale, con le spalle al muro, ha oggi adottato due delibere con le quali viene impegnato l’Ufficio Tecnico, affinchè provveda «per la conclusione dei procedimenti inerenti il riscaldamento della scuola di Pezzo». Scarica la delibera di Giunta)

Una delibera vuota, di mezza paginetta, che non dice assolutamente nulla e dimostra come nessuna attività era stata sino ad ora avviata, dal momento che non impegna alcuna somma e si limita a richiamare e integrare la Deliberazione n.8/2015, relativa alla scuola Elementare di Cannitello.

Questo significa due cose: e la prima contraddice le stesse affermazioni della Giunta, poichè può “concludersi” solo un’attività avviata; la seconda è che il bilancio manifesta una scarsa capacità di spesa.

AMMINISTRATORI NEL PALLONE

MESSINA LA VALLESi può completare un procedimento avviato e, infatti, come si fa a completare un impianto, già dotato di caldaia, senza prima mettere mano a quegli infissi rotti e danneggiati. E, soprattutto, come è possibile che dopo anni di lamentele e richieste, di colpo ci si ricordi che alla scuola mancavano solo i “caloriferi”?

Una questione che si tinge di giallo, poichè dimostrerebbe che la Direzione Didattica, in sede di ricognizione, non abbia mai “inventariato” i problemi per ogni singola scuola e non ne abbia mai fatto richiesta.Così come la stessa cosa varrebbe per il Consiglio di Circolo.

Un fatto grave, anzi, gravissimo, cui non è possibile credere, perchè dimostrerebbe la sciattezza di certe istituzioni, ma non gioverebbe a far salvo il Comune dalle proprie responsabilità perchè, in sequenza, sono stati tanti i genitori a lamentarsi dello stato di degrado in cui versa tutt’ora la scuola.

Solo nel novembre scorso, la scuola faceva presente, alla riunione plenaria dei rappresentanti che «per quest’anno ormai è tardi» e non si comprende il perchè, di colpo, tutto si sia appianato, solo dopo gli interventi sulla stampa e del consigliere Morgante.

SOLDI, SOLDI, SOLDI, TANTI SOLDI

10933840_10204940772150684_2971360433197986698_nCome racconta anche Morgante, non si trovano i soldi per le scuole ma si trovano, e tanti, per le manifestazioni o per realizzare una segnaletica stradale da brividi, che insozza le strade e le rende ancora più pericolose.

Ma mentre non si riesce a mettere una toppa, quanto meno cartacea, alla questione “mensa” o alla questione “scuolabus”, mentre diventa incombente la campagna elettorale che, finalmente, porrà fine a questo scempio, ci si ricorda del “muro fatiscente” anche dell’asilo “Genova-Firenze” che, lo ricordiamo, è una struttura comunale gestita dalle suore.

Di questo si occupa l’ennesima “delibera farsa”, in fretta e furia adottata oggi ma da realizzarsi a data da destinarsi, poichè nel frattempo (ne daremo conto domani) il buco di bilancio si fa sempre più grande e sempre più rassomiglia a quel “modello Reggio” che sta togliendo il sonno a Reggio Calabria. (scarica la delibera)

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