VILLA: CAMINITI FALLISCE LA PRIMA

La lunga attesa di vedere pubblicata la Delibera del Consiglio Comunale, dopo 21 giorni e il ricorso a Prefetto e Ministero dell’Interno, è finalmente finita. E ci consegna un’immagine chiara di cosa ci aspetti i prossimi 5 anni. E’ la prosecuzione di un inizio che sin dal giorno dopo il risultato elettorale aveva visto la sindaca tentare inutilmente di mascherare le palesi violazioni di chi aveva pensato di avere preso la Bastiglia. E dietro lo schermo di interventi di pulizia straordinaria, era intervenuta per dire alla città che era partita una pulizia straordinaria. Purtroppo per lei, le norme ed i vincoli di un Ente locale presuppongono la redazione e pubblicazione di atti che non esistevano e che dunque, rendevano l’intervento in Piazza Valsesia, il 18 giugno scorso un piegare le norme a proprio vantaggio (il 19 si sarebbe tenuta la festa della lista). Peraltro sotto la direzione di persone estranee alla lista che lei era intervenuta per coprire. Il solito metodo, per cui per coprire una bugia, si ricorre ad un’altra bugia che si somma alle bugie. Questa è l’ultima. Buona lettura!

La stampa e la città presente alla seduta d’insediamento del Consiglio Comunale, hanno frainteso le dichiarazioni della sindaca in merito alle deleghe dalla stessa rilasciate al Presidente del Consiglio Comunale, ai Consiglieri Comunali ed anche ai non eletti e che ha portato ad un clima di ilarità in tutta la provincia.

Questo quanto emerge dal verbale, solo oggi pubblicato e che leggendolo offre la sensazione di trovarsi di fronte ad un atto giudiziario pieno di omissis e dal quale sono state eliminate le prove documentali. Invece è il verbale del Consiglio Comunale d’insediamento, che avrebbe dovuto dare conto, pur succintamente, delle dichiarazioni, avvenimenti e procedure di una pubblica assemblea. Ma quel che viene fuori è una sorta di infanticidio della neonata presunta trasparenza, un aborto della lealtà e, soprattutto, dei principi di legalità che la città si aspettava.

Come spesso accade, quel che si legge non è quel che è accaduto e che non sia stata la stampa e nemmeno i tanti presenti ad aver male appreso le dichiarazioni della Sindaca, sono la sequenza degli eventi, i filmati ed i verbali stessi a dimostrarlo, causa ritardi nella pubblicazione ed una vaghezza che viola l’essenza dello scritto che, secondo la norma, deve riportare le dichiarazioni e le allegazioni documentali.

Così, il lungo elenco di deleghe ed attribuzioni d’incarico farlocche, vengono sostituite dall’ <<intendimento di coinvolgere i candidati del gruppo>>, che vuol dire anche i non eletti e viene mitigato dall’aggiunta a verbale: <<mediante deleghe ai Consiglieri ed illustra brevemente le deleghe conferite>>. E quella “breve illustrazione” non viene riportata nemmeno negli inesistenti allegati, a riprova che le interlocuzioni, avute successivamente ed a ridosso di quella Assise, hanno indotto la sindaca a tornare sui propri passi e la neo Presidente del Consiglio ed ancor di più il Segretario Generale verbalizzante, ad improbabili e improponibili equilibrismi per salvare almeno la faccia.

Attesa l’inesperienza dei Consiglieri Comunali, ma solo quelli di prima nomina, proprio il Segretario Generale avrebbe dovuto, in qualità di consulente legale dell’Ente, bloccare subito ed in diretta la sindaca, impedendogli dichiarazioni avventate, dovute magari ad un momentaneo delirio d’onnipotenza derivante dal ruolo. Ma La politica e le istituzioni non sono teatrini nei quali si esibiscono saltimbanchi e comici e meritano rispetto, rigore e quella serietà che da troppo tempo manca a questa città.

Per questa ragione ne abbiamo discusso con la sindaca, provocando la tardiva pubblicazione ed infine al Prefetto di Reggio Calabria ed al Ministero dell’Interno. Oggi la pubblicazione, senza che venissero allegati atti che esistono e nella registrazione si vedono chiaramente e che avrebbero dato la prova della eccessiva magnanimità nella elargizione di deleghe e prebende che, andavano unite al verbale di Deliberazione pubblicato.

Ove ciò fosse successo (come è successo), saremmo stati di fronte alla prova certa del tentativo di aggirare le norme, le circolari ed i pareri offerti dal Ministero dell’Interno il quale, da ultimo, afferma che ove incaricati: <<…i consiglieri comunali … non hanno poteri decisionali di alcun tipo diversi o ulteriori rispetto a quelli che derivano dallo status di consigliere …>>.

Stiano dunque sereni, il Presidente del Consiglio, i Consiglieri Comunali e i non eletti, perché nonostante le molto singolari e suggestive tesi interpretative, la sindaca non può delegare nulla a nessuno e le eventuali deleghe devono essere considerate inefficaci se non per la Giunta e nel rispetto delle norme. Tutte le eventuali, future deleghe, potranno trovare spazio previa deliberazione del Consiglio Comunale che, unitariamente, si dovrà esprimere ed al quale il Consigliere delegato dovrà riferire, allo stesso modo e nello stesso tempo in cui riferirà all’esecutivo.

Giunta e Consiglio Comunale, infatti, sono due organi distinti e tali devono rimanere, perché così prevedono le norme che negli anni sono state oggetto di discussioni e contestazioni, anche da parte della stessa attuale sindaca nel suo ruolo di giornalista, che questa tesi ha condiviso e sostenuto con forza. E che ancora oggi non sono affatto cambiate!

Certo, dispiace per i non eletti cui è difficile, oggi, dire: siete stati su scherzi a parte! Ovviamente potranno continuare a collaborare con l’amministrazione Comunale, esattamente come potranno fare, e siamo sicuri faranno, tutti i cittadini!

21/07/2022

ITALIA DEI VALORI
Responsabile Cittadino
Antonio Morabito

Delibera di Consiglio Comunale del 30.06.2022

Richiesta di Intervento Ministero Interno e Prefetto di RC – del 12.07.2022

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: