ARAGONA (Impegno in Comune): LA MIA CITTA’ NON MERITA UNA POLITICA DI QUESTO LIVELLO

 

 

La politica deve riuscire a fare sognare i cittadini e realizzarne i sogni. E non può assolutamente appartenere ad un livello così infimo, come è stato lo spettacolo offerto nel corso del Consiglio Comunale, dove il dibattito è stato trascinato a livelli di degrado fin troppo bassi, nonostante una parte della maggioranza intendesse discutere seriamente dei problemi imminenti di questa città.

Un giudizio unanime, questo, che appartiene non a noi che lo abbiamo vissuto ma a molti spettatori rimasti attoniti e ad una stampa, tutta la stampa presente, che non ha esitato a segnalare come i comportamenti di parte della maggioranza siano degenerati nelle offese più becere e a far cadere nel nulla l’interesse primario della città.

Questo ha fornito il segno di quale futuro spetta ad una città che nel Consiglio Comunale del 28 settembre si giocava una partita importantissima per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione e che, adesso, dovrà faticare parecchio – sebbene con l’aiuto di tutta la minoranza – per arrivare ad un traguardo che questa Comunità aspetta da 30 anni.

La minoranza, tutta la minoranza, ha dato dimostrazione che di fronte ai problemi importanti per la città, si superano tutte le barriere ideologiche. Così come quella parte della maggioranza che ha precisato di negare il proprio voto al documento della minoranza ma che non avrebbe votato altri documenti.

Al di là di qualsiasi offesa gratuitamente indirizzata alla minoranza, è questo l’elemento più importante e che dimostra come alcune, poche ma importanti, parti della maggioranza, volessero mandare a monte una deliberazione che anche nei contenuti, voleva rafforzare il potere dell’amministrazione rispetto ad una richiesta di proroga dei finanziamenti che scadranno il prossimo 31 dicembre.

Chiara è stata, sin dall’inizio, la manovra di impedire persino di mettere ai voti la la proposta deliberativa, per evitare l’approvazione del documento che la stessa maggioranza, per voce del capogruppo Caminiti, si era detta favorevole sebbene con alcune modifiche.

Questo tentativo si è fatto ancora più chiaro quando, nel caos generale, si è tentato di snaturare il documento da approvare, segno che un comando a distanza avesse disposto in tal senso, con la sindaca che incalzata chiedeva ai sui se la Polizia Stradale – il cui Distaccamento è già progettato nell’Area di Sosta – non fosse stata trasferita a Reggio Calabria.

Questa Comunità, insomma, deve capire che con questa Amministrazione si è raggiunto un pericoloso livello di guardia, oltre il quale esiste solo il baratro.

30/09/2017

Impegno in Comune
Mimmo Aragona

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