ORA IL SINDACO RIFERISCA AL CONSIGLIO SUL SUO COINVOLGIMENTO

habemusSalutiamo con piacere la notizia che il Sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle, una volta chiarita la situazione del “Liceo Nostro-Repaci”, ha prontamente ritirato le dimissioni ed è tornato nella sua piena funzione.

Questo consentirà a La Valle di andare nell’aula del Consiglio Comunale, per fornire i chiarimenti sulla questione “morsa sugli appalti” che lo vede – al momento – coinvolto come parte lesa e che a distanza di un mese, complice la vicenda della scuola, non aveva ancora avuto, forse, il tempo di fornire adeguate spiegazioni.

D’altro canto la vicenda della mancanza delle aule ha tenuto con il fiato sospeso tutta la città, perché scoppiata “improvvisamente” ad anno scolastico già avviato ed ha rischiato di provocare una crisi istituzionale senza precedenti.

Le dimissioni del sindaco, occorre ricordarlo, hanno anche impedito che il Consiglio Comunale si riunisse per approvare la partecipazione ad importanti progetti co-finanziati che, oramai, verranno archiviati come l’ennesima occasione persa.

La città ha alle spalle il peggior periodo amministrativo, dove i diritti sono diventati concessioni e le concessioni favori. E al periodo di incertezza si è aggiunta una lunga fase elettorale, inaugurata con le Primarie del centrosinistra, durante la quale abbiamo l’ardire di avere dimostrato – insieme ad altri – che nonostante gli sforzi di Circolo del PD, Gruppo e affiliati vari, siamo riusciti a spuntarla.

HPIM0723.JPGFinita quella competizione che consegneremo agli archivi, ora la questione si sposta sul piano comunale, dove è stato evidente il rapporto morboso tra maggioranza e gruppo del partito democratico che non ha mai voluto spiegare le ragioni di un appiattimento che è amministrativo e non politico.

4623Questo dimostra anche che il mondo politico tradizionale non vive più la differenza tra destra e sinistra e che la città ha urgente necessità di risposte in termini occupazionali e di rilancio dell’economia. E questo non può essere limitato agli amici ed agli amici degli amici.

C’è chi vorrebbe affidare nuovamente la guida della città a coloro i quali, in questi anni, ha depauperato tutto il patrimonio industriale e commerciale, senza avere avuto la capacità di guardare ad una riconversione e ad un riutilizzo produttivo che non fosse solo di tipo edilizio o di aziende che hanno dimostrato solo la loro arroganza.

Questo è un lusso che non possiamo più permetterci, mettendo al bando improvvisatori e apprendisti stregoni, schierando in campo ogni sforzo per arrivare ad avere una città in cui le distanze sociali siano annullate, in cui non ci sia chi conosce qualcuno ma chi conosce qualcosa.

Villa San Giovanni, 11/10/2014

                                                                                                         Il Portavoce
Rocco CARIDI

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