IL DIBATTITO SU PIALE SVELA INEDITI RETROSCENA

il Consigliere Comunale Morgante(Gruppo Misto)
il Consigliere Comunale Morgante(Gruppo Misto)

Complimenti al Presidente del Consiglio per avere, autonomamente, colto il sentire comune e convocato il Consiglio Comunale su un tema pregnante, non solo per i cittadini di Piale ma per la città. Ma è al termine di queste affermazioni che il Consigliere del “Gruppo Misto”, Massimo Morgante, sferra l’attacco contro Sindaco e maggioranza. Tutti accusati di essere stati molto distratti sulla vicenda di Piale. Ed elenca fatti, citandoli punto per punto ed indicando circostanze precise. E forse è stato proprio questo ad innervosire il Sindaco a tal punto da interrompere più volte l’intervento di Morgante.

In un’aula gremita da cittadini di Piale, interessati all’argomento, l’intervento di Morgante è stato certamente l’elemento determinante che ha fatto scattare la furibonda reazione di Sindaco e maggioranza che, senza rispondere alle precise contestazioni di Morgante hanno tentato di manipolare quelle affermazioni, pur di recuperare un minimo di credibilità sul pubblico presente.

Un esercizio futile, oltre che inutile quello della maggioranza, dal momento che la relazione di Morgante è ora disponibile per il download, mentre assumono un significato allucinante le repliche della maggioranza. (clicca per il download)

Non si tratta di interpretazioni soggettive ma di fatti oggettivi. Eppure  il Sindaco ha tentato di negare che l’Ente, sulla “vicenda Piale”, non avesse curato nemmeno la conservazione dei verbali e dei documenti, cioè – come ha ricordato Morgante – della memoria storica e amministrativa di una vicenda trattata come se il “borgo di Piale” e le vicende che lo stanno attraversando, fosse un fatto tra privati.

Clamoroso sarebbe se, davvero, il Sindaco non fosse a conoscenza che un documento amministrativo diventa tale solo dopo la registrazione al protocollo che invece manca in tutta la documentazione consegnata a Morgante nella sua qualità di Consigliere Comunale, di tal ché il Sindaco o ha detto il falso, tentando di smentire Morgante, oppure il falso lo avrebbero detto gli Uffici, affermando dell’inesistenza del carteggio. Oppure, peggio ancora, il Sindaco è carente di ogni nozione di base sul funzionamento di una Pubblica Amministrazione.

Il carteggio, infatti, è stato poi recuperato presso il “Comitato”. Già, il Comitato! Ma il comitato “Borgo di Piale” o il “Comitato Tecnico”?

Non è detto che questo enigma lo si riesca a dipanare, nonostante le richieste della minoranza che oltre alla presenza di Anas e Contraente Generale aveva anche chiesto la presenza degli esperti, nominati dall’Amministrazione Comunale e sui quali, quindi, incombe il dovere giuridico di rispondere all’Ente, in tutte le sue articolazioni.

Invece erano assenti, tutti! ANAS e Contraente Generale ma anche gli esperti indicati dal Sindaco, Rocco La Valle e che, certamente avrebbero potuto portare un contributo di chiarezza sulla questione. In special modo l’Ing. Saverio INFANTINO, vero esperto in materia infrastrutture, dissesti ed interventi di sistemazione, calcolo di strutture, fondazioni speciali,  recupero di centri abitati, opere idrauliche, costruzioni, idrogeologia. Ma tant’è!

Occasione persa anche su un altro fronte, quello degli aspetti giuridici legati ai risarcimenti. Quelli per il disagio psicologico soprattutto, perché sarebbe stato interessante sapere, dall’esperto del “pool tecnico”, nominato dal Sindaco nell’aprile del 2011 ma già delegato dei residenti di Piale sin dal 2010, Avv. Francesco IDONE, se per ottenere il risarcimento per il cosiddetto danno da “patema d’animo”, occorra l’intervento dell’Autorità Giudiziaria che sancisca l’illiceità del fatto, come pare affermare la Corte di Cassazione, oppure sia sufficiente una formale assunzione di responsabilità da parte degli esecutori dei lavori.

Un aspetto non di poco conto se si tiene in considerazione che quanto avvenuto in questi anni a Piale e, soprattutto il 2 febbraio scorso, parrebbe integrare perfettamente la fattispecie prevista dall’art. 449 del codice penale, in tema di “delitto colposo di danno”, in relazione al precedente art. 434 dello stesso codice.

Non lo sapremo, per ora, perché nessuno ha pensato di chiederlo all’Avv. IDONE, regolarmente notato in aula e, forse non lo sapremo mai perché, contrariamente a quanto avvenuto in altre aree del Paese, la Procura della Repubblica non sembra stata interessata della vicenda.

Soprattutto non lo sapranno i cittadini di Piale!

Sul tema, peraltro, il corso del dibattito ha fornito due notazioni di un certo rilievo: la prima, data dal Sindaco, il quale ha affermato con una convinzione disarmante che l’Autorità Giudiziaria è perfettamente a conoscenza di quanto accade, visto che l’Ente trasmette al Commissariato tutti i verbali e, quindi, mostrando di non conoscere la differenza tra Autorità Giudiziaria ed Autorità di Pubblica Sicurezza e, la seconda, fornita dall’Assessore SICLARI il quale, nel suo accorato intervento, si è rivolto a Morgante affermando l’inutilità di rivolgersi sempre alla Procura della Repubblica o ai Carabinieri, perché comunque non “approdate mai a niente”.

Cosa avrà voluto dire? Che gli atti sono talmente perfetti che la loro azione amministrativa rimarrà immune da qualsiasi indagine, oppure era qualche altro il messaggio sibillino lanciato da Siclari?

Il Consigliere Ciccone (Partito Democratico)
Il Consigliere Ciccone (Partito Democratico)

Eppure la più clamorosa indicazione è stata quella fornita dal Capogruppo PDL, Claudio CAMA, il quale replicando a Morgante, da egli accusato di “dipietrismo”, ha concluso affermando che l’intervento di Morgante era la risposta al Consigliere del Partito Democratico, Salvatore CICCONE, il quale – a dire di CAMA – avrebbe rassicurato la maggioranza sul comportamento che avrebbe tenuto in aula l’opposizione.

Un fatto che ha del clamoroso e che non è stato smentito da CICCONE e che apre uno squarcio inquietante nei rapporti tra il Gruppo Consiliare del Partito Democratico e l’attuale maggioranza di centrodestra.

Un fatto la cui gravità, ove non venisse smentita, non ha bisogno di commenti ed avrà un peso non indifferente sia nei rapporti con i possibili alleati politici sia nel prosieguo delle attività di contrasto alla fallace  azione della maggioranza che governa la città.

1 marzo 2012

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