IL CLIMA E’ DA INTIMIDAZIONE MA NOI NON CI ADDOMESTICHEREMO! La valle perde la battaglia per il controllo della comunicazione e fa scattare la “fase2”

L'uomo della provvidenza... mancato
L’uomo della Provvidenza…mancato

 

Sorriso di facciata e frecce avvelenate!

Diciamocelo chiaramente: il clima che si è determinato in questa città se non è da intimidazione poco ci manca. E tutto quale frutto di una precisa strategia, elaborata da “menti raffinatissime”, in cui tutti avevano un ruolo, una collocazione. Come i pastori nel presepe.

Fulcro di questo disegno la stampa ed ogni altra forma di comunicazione. Da occupare e dove ciò non fosse stato possibile, da piegare, abbattere, denigrare, distruggere. Dietro, una sapiente regia incarnata da un sorriso inglese di facciata e frecce avvelenate nella faretra. Ma pochi arcieri e per giunta mezzi orbi.

La Valle non sopporta il dissenso, questo è certo. Ma ha perso questa battaglia e per ora la libertà è salva nonostante tutti i tentativi di intimidire chiunque non si fosse allineato al suo gioco.

Alcuni hanno resistito e resisteranno ancora. Altri, come il capogruppo PDL che solo un mese fa aveva lanciato i suoi strali contro tutta la “Giunta La Valle”, ribadendo “quasi tutto”anche al Consiglio Comunale di qualche giorno fa,  hanno dovuto mandare le macchine “indietro tutta”, senza comprendere che questo avrà un riflesso sulla stima e sulla considerazione sociale.

Messaggio subliminale alla James Bond: Questo Capogruppo si autodistruggerà entro 30 giorni

Cama: da uno conosci come sono tutti

Epperò dicevano i latini: da uno conosci come sono tutti. Sicché era persino superfluo che il Capogruppo PDL perdesse tempo a fare l’elenco del nulla. Quello che la maggioranza ha prodotto è ormai noto alle moltitudini come un disastro amministrativo. Piuttosto la verità è che Cama, con questa estemporanea uscita, ha voluto togliere la maggioranza dall’imbarazzo da egli stesso provocato appena un mese fa, con dichiarazioni che certamente non elencavano il pregevole operato della maggioranza.

In questa sede sarebbe fin troppo facile dimostrare la speciosità delle dichiarazioni del capogruppo PDL e la fallacità dell’impalpabile lavoro prodotto da La Valle e company. Ciò che invece è necessario, ma Cama non riesce a comprenderlo, è che la maggioranza che guida la città ha fallito su fronti ben più importanti della semplice ”sagra del maiale”.

Il fallimento di La Valle lo si misura sul piano dell’efficacia dell’azione amministrativa, dell’organizzazione, della programmazione, di una proposta politica inesistente, delle occasioni di sviluppo mancate, della assenza totale di qualsiasi forma di difesa dei livelli occupazionali, del mancato rispetto dei cittadini, dei principi di legalità sistematicamente violati. Su questo non serve che ci sia qualcuno a specificarne i dettagli.

Non si tratta di dare un giudizio di valore sulle condotte intrinseche della maggioranza. I giudizi li danno i cittadini con il voto e, qualche volta, quando è consentito loro di lavorare, anche i magistrati. E pure su questo ci sarebbe da fermarsi a riflettere, visto che i resoconti giornalistici stanno facendo emergere scomode verità anche su questioni a chilometro zero.

La vera questione, oggi, è che alla fine del mandato, sempre che ci arrivi indenne, La Valle lascerà una lacerazione profonda nella struttura sociale della città. Un senso di delusione infinito, di disillusione che sta attraversando tutti i ceti sociali.

Oggi l’immagine di La Valle e della sua maggioranza è quella di “uomo della provvidenza mancato”, di quella novità che avrebbe dovuto incarnare e invece non è stato, di quell’alternativa di governo, nuova e diversa, rimasta pura propaganda elettorale. Un danno, questo, che non sarà facile ricomporre, non solo perché dietro l’elezione di La Valle ci sono vicende ancora tutte da chiarire ma, perché, il rischio è che passi il principio secondo il quale chiunque governi la città sia costretto a piegarsi ad un potere oscuro.

Invece deve essere chiaro che questa è una scelta di campo, così come deve essere d’insegnamento che le liste non si fanno per vincere le elezioni, cementandole col mercimonio ma si costruiscono sui programmi e si consolidano governando la città con attenzione e rispetto verso tutte le fasce sociali.

Su tutte queste questioni il capogruppo PDL ha glissato. Lui che solo pochi giorni fa ha stigmatizzato l’operato di tutta la Giunta, ma che oggi, con una estemporanea, asincrona, intempestiva e quanto mai singolare uscita, ha solo dimostrato come sia stato costretto a rientrare nei ranghi in “religioso silenzio”.

di

Antonello Morabito

7 Risposte a “IL CLIMA E’ DA INTIMIDAZIONE MA NOI NON CI ADDOMESTICHEREMO! La valle perde la battaglia per il controllo della comunicazione e fa scattare la “fase2””

  1. Antonello ma tu pensi che il problema di Villa San Giovanni sia l’amministrazione La Valle,ti ricordo che fino a poco tempo fa tu facevi parte dello staff,forse il tuo giudizio oggi diventa relativo o scontato,credo che se tutti mettessimo al di sopra i nostri giudizi o pregiudizi, il nostro paese dove siamo nati cresciuti e dove crescono i nostri figli forse ognuno nel proprio piccolo avra’ contribuito a fare crescere la nostra VILLA.Stendiamo un velo pietoso sulle amministrazioni di centro sinistra vedi Calabro’ Melito e compagnia il paese non e’ andato avanti,ma guardiamo avanti il passato serve poche’ bisogna imparare dagli errori commessi,credo che al nostro paese serve una grande coalizione di forze giovanni senza tessere di partito,ma una deve essere la tessera quella dei valori come l’onesta e la giustizia sociale e usarli come parametri per ogni nostro comportamento.Sara’ utopia?Sara’ un sogno?VORRA’ DIRE CHE “I HAVE A DREAM”DIAMO LA SPERANZA A CHI SEMBRA DI AVERLA PERSA.

  2. Caro Enzo, ti rassicuro sul fatto che io non sia mai entrato a far parte di questa amministrazione comunale. Mi e’ stato chiesto, reiteratamente, di entrare nell’ufficio di staff del sindaco per realizzare una serie di cose che non erano e non sono nel programma amministrativo di questa maggioranza. La mia accettazione era subordinata al rispetto di alcuni punti frmi e, tra questi, il pedissequo rispetto dei principi legalitari. Dopo averle realizzate, quelle due tre cose storiche (capisco che questo fa venire i diverticoli a qualcuno), la piega presa da La Valle non mi e’ piaciuta e mantenendo (io) fede al patto originario, ho rassegnato le mie dimissioni motivandole. E sarei lieto che lo stesso La Valle le rendesse pubbliche quelle dimissioni. Non mi pare di avere notato in giro comportamenti analoghi.
    Il resto del contenuto del tuo post, caro Enzo, conferma semplicemente il clima di paura e di intimidazione che da tempo stanno creando, perche’ mi pare che il giudizio sferzante su questa amministrazione lo abbia dato tu, nei precedenti messaggi, tranne poi cercare di chiedere la loro cancellazione. E questo e’ gia’ indicativo. Non aggiungo altro per decenza ma vorrei informare che io sono l’unico ad avere accesso ai dati mail di chi lascia i messaggi su questo blog. A buon intenditor poche parole.
    P.S. – a invocare un ritorno di Calabro’ e company non sono certo stato io che non ho bisogno di pastori perche’ non faccio parte del gregge.

  3. Antonello caro,quello che tu scrivi conferma e rafforza il mio pensiero.Una persona non puo’ sputare nel piatto in cui mangia,tu eri Primavera Alternativa,poi ti abbiamo visto accanto Melito,adesso accanto La Valle ma pensi proprio di essere il depositario del giusto del saper amministrare,ti prego vivamente alle prossime elezioni cerca di candidarti …..poi vedi se qualcuno ti vota…..Quello che penso di questa amministrazione sono stato chiaro e lo ribadisco non mi piace,come non piace la minoranza,poiche’ non e’ l’alternativa.ADESSO andiamo al messaggio mandato alla Caminiti chiedendo se potevo cancellare non il commento ma solo il cognome,TI SFIDO dove vuoi a dimostrare il contrario,se poi tu capisci fischix fiaschi e’ un tuo problema il messaggio e’ archiviato.Ti rammento che ho lasciato il mio indirizzo di posta elettronica con nome e cognome.sai non volevo farmi pubblicita’.Ti scrivo che il tuo movimento non mi piace ,tu devi essere il primo ad andare via gli fai perdere qualche consenso.IL nuovo caro Antonello Morabito non sei tu ,non e’Caridi,non e’ Caminiti,e poi tutti i pupi e pupari dietro di voi.La storia non si cancella IO SONO PER IL NUOVO NE CON QUESTA GIUNTA NE CON CALABRO’ NE CON MELITO NE CON BENVENUTIASUD.Adesso ti lascio credimi non ti rispondo piu’ non posso dedicarti troppo tempo,ma ti aspetto alle prossime consultazioni elettorali tu ti canditi da un lato ed io da un altro e poi vedremo.E cerca di stare tranquillo tranquillo ok…..

  4. Scusa se prima ho solo risposto con un sorriso ma a parte che questo mi ha suscitato il tuo commento, non avevo tempo da dedicarti. Ora l’ho trovato.
    Scusa ma visto che volevi solo cancellare il cognome, come mai poi hai mandato un messagio con un altro nome? (l’indirizzo mail e’ lo stesso e te l’avevo detto che io solo li potevo leggere). Oppure ti hanno clonato i dati?
    Per rinfrescarti la memoria ti trascrivo la parte significativa del tuo messaggio: “FORZA CALABRO’-MELITO-CICCONE-SANTORO NATALE-CRIMI-SORRENTI-MORGANTE-VI STIAMO ASPETTANDO AL NOSTRO FIANCO”.
    A questo nuovo ti riferivi?
    Capisco tu sia stato severamente redarguito per i tuoi commenti e capisco la tua reazione, ma forse avresti fatto meglio a tacere. Come vedi io sono tranquillo se ti riferivi al mio stato d’animo ma se, invece, era una velata (ma non troppo velata) “promessa”, vedi di andarti a fare due passi che e’ piu’ salutare. Per te.

  5. Tu fai finta di non capire,il commento che ho scritto con un altro nome era un invito alla minoranza a scendere in piazza con i genitori che non condividevano il trasferimento a cannitello,ma il mio invito e’ stato disatteso.NESSUNO lunedi 17 era presente in piazza.Ti ribadisco a me non piace l’attuale coalizione,ma l’alternativa non e’ delle migliori,nessuno di essi e’ venuto in piazza a sentire gli umori della gente,li ho accusati che il silenzio e’ contiguo alla mala fede.Devo essere sincero pensavo che Benvenutiasud fosse un movimento apolitico propositivo,non sparava nel mucchio ho avuto una grande delusione mi sono fatto abbagliare di qualcosa di nuovo,ma voi siete ormai il passato non siete il nuovo che avanza.Comunque io non sono stato redarguito da nessuno poiche’ sono un uomo libero la paura non mi appartiene,non mi sono mai venduto per 30 denari,fatti il tuo percorso politico ed io mi faccio quattro passi.ADDIO.

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