CORONAVIRUS/Sindaca nel pallone, politica (in parte) anche!

C’è un vecchio adagio che dice: quando i giochi diventano duri, i duri cominciano a giocare. E’ la sintesi di un concetto che la Sindaca FF ha per intero interpretato. Al contrario però!
Da queste pagine (che lei ha letto!) e contrariamente alle aspettative di moltissimi, la Richichi veniva esortata a non pensare più alle dimissioni, attesa la grave situazione che si andava prospettando e ben prima che si complicasse. In buona sostanza, dai “bombardamenti” di notizie diffuse a livello planetario, al netto delle fake news, delle fiabe e dei racconti mitologici, chiunque non fosse affetto dalla sindrome della “ignoranza funzionale”, avrebbe potuto comprendere che gli scienziati di tutto il mondo non sono ancora in grado di produrre un antidoto al virus e, pertanto, l’unico strumento in grado di contenere i contagi è la “prevenzione“.
Ora, se una ha un quadro complessivo del territorio che è chiamata a governare e se, prima di tutto, sente il peso della responsabilità che gli deriva dal ruolo, non ha bisogno di sollecitazioni per comprendere che Villa San Giovanni è una città di frontiera; che il sistema sanitario reggino (lei medico) è in affanno e rischia il collasso; che la popolazione residente è avanti con l’età e quindi a maggior rischio (lei medico geriatra) e se, questo quadro, è supportato da provvedimenti del Governo (e in parte della Regione)! E se, oltre ad avere il “polso della situazione” ha anche il controllo delle attività sul territorio! In un paese normale, un sindaco si sarebbe messo subito al lavoro (qui non a Crotone!) e dato seguito al primo DPCM dell’8/3/2010 guardando alla città che assiste inerme alle Sue gioiose iniziative, dimenticando che una volta finita l’emergenza, Lei e parte dei Suoi accoliti altre risposte dovrete dare.

Le sfide vanno affrontate seriamente

Nella città di frontiera, in emergenza, che Lei non governa, da subito avrebbe dovuto chiedere all’amica Regione Calabria di stanziare dei fondi ma, contestualmente, avrebbe dovuto predisporre i DPI per la Protezione Civile che avrebbe dovuto nell’immediatezza convocare e stablire come procedere; convocare un tavolo con le FF.OO. e con i vettori navali e ferroviari (perchè noi siamo o non siamo uno snodo di traffico?). E ferme restando le iniziative che RFI ha assunto (perchè Azienda interamente partecipata dal MEF), avrebbe dovuto, quanto meno, tutelare il personale che opera a terra e a bordo delle navi della Caronte&Tourist. Avrebbe dovuto attivarsi col Prefetto per stabilire norme in deroga a quelle che sottendono alla navigazione (obbligare gli utenti a restare sui mezzi e, in caso di necessità, istruire il personale di bordo ad accompagnare gli utenti; garantire la sanificazione dei vettori navali, come disposto per Bluvia ecc ecc), con norme di comportamento dettate da una Ordinanza specifica che Lei avrebbe dovuto redigere. Oltre ad altro che la sua fantasia di medico le poteva suggerire (oppure poteva tranquillamnte interfacciarsi con i suoi mentori dell’ASP). Invece lei si è affidata al “fato”, con un livello di responsabilità più basso di quello di un neonato. E non è l’unica! In sostanza, Lei si è messa di traverso rispetto a indicazioni cogenti di un Governo Nazionale, che si è assunto il peso della responsabilità, per le norme che incidono sulla libertà individuale ed economica, e che è apparso chiaramente dal volto tirato e dal rigore del Presidente del Consiglio. Questo si chiama senso di responsabilità!!!

Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata

Mentre la minoranza continua a giocare a Risiko, tornando a chiederle di dimettersi per motivi altri e pure futili di fronte al rischio che corre l’Italia intera, Lei ha preferito rinchiudersi nel “Palazzo opaco”, con la sua corte e i suoi giullari, negando l’evidenza, tentando di minimizzare e rigettando per partito preso (o perchè non poteva per intuibili ragioni), qualsiasi indicazione che veniva, non da queste pagine ma nemmeno da suoi Consiglieri perchè da queste indicazioni traevano. O diffondendo, a galline ed allocchi, che per legge (?) “sono sospese” tutte le Ordinanze dei sindaci, con ciò dimostrando, oltretutto, di non avere alcuna cultura istituzionale. E a nulla vale, e noi e la sindaca lo sappiamo perfettamente, che ora stia diffondendo alla stampa (già, apparire sempre apparire!) iniziative prive di contenuti cogenti e si stia affidando a “garanzie” che garanzie non sono. Ma, ovviamente, cosa può pretendersi da un Vice Sindaco che sostituisce un Sindaco, impedito ma sempre Sindaco, che assume comportamenti che qualcuno prima o poi dovrà verificare quanto e sino a che punto siano responsabili.
Eloquente, infatti, la foto tratta dal SKYTG24, che immortala il sindaco sospeso, l’8 marzo 2020, quindi in piena emergenza, mentre posa beato a Firenze. Qualcuno, prima o poi, vorrà chiedergli da dove proveniva? E se – come indizi e informali dichiarazioni dicono – proveniva dalla Lombardia, qualcuno gli chiederà, prima o poi, se nel rispetto del DPCM dell’8 marzo 2020 e della Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale, egli abbia comunicato le proprie generalità alle Autorità Sanitarie e ne abbia seguito protocolli e indicazioni? E voi, dico a voi che sapevate, ma vi rendete conto della gravità del fatto che avete nascosto? Dovreste vergognarvi tutti, chiedere scusa alla città ai Calabresi ed all’Italia intera e non farvi mai più vedere!
12/03/2020


Antonio Morabito

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