Villa San Giovanni: crolla una strada ad Acciarello.


la voragine
Villa San Giovanni: la voragine

Crolla una strada a Villa San Giovanni, precisamente ad Acciarello: non è la prima e non sarà l’ultima! Dal centro  alla periferia è un ripetersi di eventi di questo tipo, dove la terra inghiotte la terra.

Certo, la Calabria è tutto un susseguirsi di crolli e smottamenti direttamente legati all’azione dell’uomo sull’ambiente, sul consumo di territorio, sulle modificazioni e alterazioni dell’habitat naturale senza un’attenta e seria valutazione degli effetti che possono provocare queste alterazioni.

Tuttavia questa è roba da studiosi, geologi, ambientalisti. A noi rimane che le strade vengono inghiottite di colpo e certamente a monte c’è una sciagurata politica di regimentazione delle acque piovane, dei torrenti, nonostante le mutazioni climatiche ci abbiano consegnato la “tropicalizzazione” del clima con brevi ma intensi temporali.

E che c’azzecca (direbbe Tonino Di Pietro), tutto questo con il crollo delle strade? Non lo sappiamo e se anche ci fosse un nesso non avremmo la competenza per analizzarlo e spiegarlo.  Però una riflessione basata sul buonsenso è sempre possibile!

i servizi sotto le strade
i servizi sotto le strade

Questo tipo di crolli e cedimenti riguardano sempre e strade (magari questi fenomeni sono presenti anche sotto le costruzioni, ma fino al momento non vi è, fortunatamente, prova di questo).  E sotto le strade passano i servizi: condotte dell’acqua, raccolta delle acque piovane, fognature, gas e altro.

Insieme ai crolli delle strade, uno dei fenomeni più frequenti è la rottura delle condotte fognarie e delle condotte idriche. Le prime solitamente cedono a seguito di intensi temporali, perché è nota la commistione tra raccolta delle cosiddette acque bianche e le fogne. Cioè è evidente che vi siano edifici e abitazioni che hanno le fogne collegate alla raccolta delle acque bianche (che poi sfociano in mare) e, viceversa.

Le condotte idriche, invece, spesso vetuste e fatiscenti, cedono nei periodi di carenza idrica, cioè quando diminuisce la portata (e la pressione) che tengono in equilibrio precario la tenuta delle condotte. Di più: questi fenomeni si manifestano con maggiore frequenza durante le “operazioni” di chiusura e successiva apertura dell’erogazione di acqua, sistematicamente poste in essere nei periodi estivi.

strade interrotte
strade interrotte

In entrambi i casi, una volta che si crea il cedimento della conduttura, il liquido fuoriesce e scava, cerca vie di fuga, consuma il sottosuolo, lo erode fino a lasciare la sottilissima membrana costituita dall’asfalto che…prima o poi cede.

O no?

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