Elezioni: Villa San Giovanni, quando il gioco si fa duro…

Incauta uscita del Segretario del Partito Democratico villese che, all’indomani dell’assemblea del 20 dicembre scorso, ha rilasciato avventate (e virgolettate) dichiarazioni alla stampa che danno il segno del nervosismo che ha pervaso il sistema politico locale. Quando per sistema politico s’intende un coacervo di partiti che dice di rifarsi alla destra e alla sinistra, indipendentemente dalle cose che dice e che fa.

rappocciolo copiaIn campagna elettorale, si sa, tutti sono pronti a dire di tutto e di più: trasparenza, partecipazione, legalità, sono enunciazioni di principio condivisibili ed, evidentemente, condivise. Che anche La Valle, Messina, Siclari & Co. condividono ma non hanno mai praticato.

Ma non sono nemmeno originali, tant’è che costituiscono la “copia conforme” del manifesto qualche giorno prima pubblicato sulla stampa da quel “Comitato 20 dicembre”. Con una differenza sostanziale: quelli pubblicati dal “Comitato” non sono enunciazioni di principio ma un esercizio pratico. E praticato da almeno 5 anni. Gli stessi 5 anni che coprono l’arco del mandato amministrativo della giunta La Valle ma, anche, di una opposizione appiattita sulle posizioni della maggioranza.

IHPIM0723.JPGnutile ripetere le stesse contestazioni (sulle quali il PDsi guarda bene dal rispondere): dal “parco dei falchi” alla farsa sull’interrogazione a La Valle per l’inchiesta “morsa sugli appalti”. La storia recente della città è costellata di iniziative “bypartisan”, tutte a danno della Comunità. E se non ci fosse stata una forza, una intesa nella città, capace di fronteggiare la situazione, questa assenza di soluzione di continuità, tra maggioranza e opposizione, avrebbe fatto precipitare nell’irreversibile la situazione.

RISPONDERE NEL MERITO

Seby Romeo, Segretario provinciale del PD
Seby Romeo, Segretario provinciale del PD

Coprire di insulti medici, ingegneri, avvocati, professionisti, liberi cittadini non aiuterà il PD locale ad impedire una disfatta che si annuncia unica nella storia. In questo aiutata da alcune scelte  dell’amministrazione regionale che invece di pensare a governare questa terra sembra avviluppata da questioni di equilibrio interno.

Figuriamoci, poi, se dopo gli attacchi di questa anni (querele, insulti, infamie, assalti fisici), possano farci scomporre le farneticazioni non del Segretario e nemmeno del PD, ma di chiunque tenti di coprire le ragioni dei fatti e di accuse circostanziate.

A nulla valendo il tentativo di proiettare, nell’immaginario collettivo, l’idea di un gruppo coeso, forte e compatto, la cui composizione si riduce ad un partito che non c’è (PSI) e ad un movimento democratico di cui resta solo il nome e il tentativo di essere annesso al PD (è lo segretario PD a dirlo).

PRIMO: RINNOVAMENTO

il partito.....
il partito…..

Chiarezza vorrebbe, prima di tuttto, di riportare i fatti alla verità. E la verità consiste in un invito, ricevuto dal “Comitato 20 dicembre” (che ora sarebbe denominato dei medici) da parte del PD. Invito che per ragioni di cortesia è stato accettato e nominata una delegazione ad hoc che avrebbe “ricevuto” la delegazione del PD. E anche questa scelta non è di poco conto, poichè andare nella sede del PD avrebbe voluto dire “cadere in una trappola” che, invece, non è riuscita.

L’incontro c’è stato ma non c’è stata nessuna discussione per volontà del PD che, sapendo da chi era formata la delegazione, è partita dalla sede del PD, si è parata davanti per comunicare che il PD non parlava con “costoro”. Il che assume i caratteri di un film comico e fa perdere tempo!

Dunque, piuttosto che lasciarsi andare ad ingiurie e contumelie, ad un linguaggio da circolo per soli uomini, il PD, invece di scopiazzare a destra e manca, bene avrebbe fatto a mettere sul piatto, offerto ai propri “partner di coalizione”, i propri errori. Al più, per evitare imbarazzi, avrebbe potuto, prima di ogni altra discussione, offrire la propria volontà a rinnovare i propri quadri istituzionali da mettere in campo, prima ancora di disquisire di qualsiasi altro argomento.

PARLARE DI POLITICA

grande_abbuffata_marcello_mastroianni_marco_ferreri_004_jpg_mvzvQuesto sarebbe stato un ragionamento politico e questo avrebbe dovuto essere il ragionamento dei “partner” che rischiano di essersi intruppati in un calderone zeppo di contraddizioni pronte a scoppiare. Anzi alcune già scoppiate, dove l’interesse personale prevale sull’interesse generale. Insomma, chiunque sia o sarà il candidato a sindaco, avrà un bel da fare a mettere insieme i cocci di quel che resta di una formazione politica allo sbando, avviluppata nei propri interessi di bottega.

La stessa cosa che accade in quella che si definisce “destra”….Un eterno conflitto d’interessi, di spartizioni, di promesse mancate: non ti preoccupare…a breve ti faremo assumere qui, stai tranquillo sta aprendo quella struttura, poi c’è l’eterno centro commerciale, la caronte, la spazzatura e ora pure l’acqua. Tutto all’insegna della trasparenza.

Tutto mentre una città grida vendetta, mentre un sistema politico durato un ventennio ha portato l’Italia al disastro e consentito alle amministrazioni locali di privatizzare anche l’aria, di mettere sul mercato tutte le attività dentro le quali mafia e malaffare ci hanno sguazzato, dando vita a quella “mafia capitale” che è solo la punta dell’iceberg e difendendo gli interessi dei poteri forti.

Qualcuno può provare il contrario?

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