Villa San Giovanni, RIFIUTI: IL SINDACO IRRITATO “PROMETTE RAPPRESAGLIE”

Villa San Giovanni – E’ di ieri la notizia che riportare atti e documenti pubblici, sulla questione rifiuti, per il sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle, significa “entrare nel personale” con la conseguente “promessa” che anch’egli farà lo stesso.

La notizia è di quelle importanti per una serie di ragioni e, tra tutte, non sfugge l’implicita ammissione di suoi personali interessi nella “questione rifiuti”. Ed, in effetti, avendo fino ad oggi riportato solo il contenuto di atti pubblici (e non certo questioni riservate e private), se ne deduce che da quegli atti egli abbia rinvenuto propri interessi personali.

Conflitti e Interessi
Conflitti e Interessi

Altra questione, invece, la “promessa” di una “rappresaglia” contro coloro i quali egli considera autori di “attacchi personali”, la cui responsabilità è quella di avere “osato” leggere le carte, riportandole al grande pubblico o di avere chiesto, come ha fatto il consigliere Morgante, delucidazioni attraverso atti formali di sindacato ispettivo che la legge attribuisce ad ogni componente di assemblee elettive.

A nostro modesto avviso siamo di fronte ad una concezione distorta dell’utilizzo di pubblici poteri, intesi come una sorta di immunità dall’obbligo, assunto con il giuramento, di esercitare le funzioni pubbliche nel rispetto delle leggi.

Lo Stato sono io

Il ragionamento del sindaco è semplice: quando ritengo di essere stato offeso, io vi querelo, dico a dipendenti, assessori, consiglieri di non fermarsi nemmeno con voi, ordino ai galoppini l’isolamento, faccio pressioni sui giornali perché non diffondano le vostre notizie. Insomma, faccio come mi pare e piace.

Al contrario, quando sono io ad offendere e tradire un’intera città, a violare le leggi e calpestare le regole democratiche, allora dovete stare in silenzio e subire, perché tutti mi debbono obbedienza, perché io sono l’Autorità. Insomma: “L’État ce moi!”

Evidentemente noi ci siamo allenati alla democrazia in un’altra palestra, dove il consenso non si compra con le clientele, col sopruso e con le complicità. E dove le cariche pubbliche devono dare conto del loro operato alle Comunità ed alla giustizia terrena, non a quella divina cui rispondevano tiranni e dittatori.

sala_consiglioDi questo, La Valle e i suoi sodali, se ne facciano una ragione e trovino il coraggio per rispondere ai tanti dubbi ed alle tante ambiguità che dalle carte emergono, senza atteggiarsi a vittime di critiche e contestazioni che sono politiche e amministrative.

Trovi, casomai, La Valle, il coraggio di confrontarsi pubblicamente sui temi che egli stesso riconduce ai propri interessi personali e cominci a chiarire l’universo-mondo di conflitti di interessi che caratterizza la sua Giunta e la sua maggioranza.

Spieghino alla città, lui e il suo assessore alle tasse, per quale ragione sulla questione rifiuti l’amministrazione comunale è stata colpevolmente inadempiente, facendo ricadere i costi sui cittadini e dimostri che da questi costi esorbitanti non abbia tratto vantaggi.

Oppure faccia la cosa che gli viene meglio: presenti l’ennesima querela temeraria ma faccia in fretta, il tempo sta per scadere!

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