Villa San Giovanni: Dietro l’orto botanico ecco il solito “orticello”?

pollice verde
pollice verde?

Si, perché la domanda adesso è questa. E non è una domanda da niente, dal momento che non solo il programma amministrativo di La Valle non faceva alcun richiamo ad un “orto botanico” ma, anche, perché in questi 5 anni nessuno ha mai sentito parlare di una iniziativa del genere.

Così che la scelta fulminea e inaspettata dell’amministrazione comunale, di impegnare 150 mila euri dei fondi “ecopass”, per l’acquisto di un terreno sul quale realizzare un “orto botanico”, ha spiazzato e sorpreso un po’ tutti. Di più ha sorpreso la location: un’area, in parte edificabile, situata a ridosso della cooperativa “La Panoramica”.

Non che la città non ne sentisse il bisogno. Da anni comitati spontanei di cittadini, una volta risolti tutti i problemi di acqua, fogna, inquinamento, mobilità, sviluppo, occupazione, tasse, si battono per ottenere spazi di verde specialistici che consentano di apprezzare la natura mediterranea.

Quella di La Valle, dunque, dei suoi assessori, della sua maggioranza e della silente minoranza, altro non è che la risposta ad una pregnante richiesta della Comunità.

LA LOGICA DELL’ORTICELLO

le due aree attigue
le due aree attigue

A ben guardare, però, la solidità di questa scelta scricchiola, traballa fino al punto di rischiare di crollare di fronte alla logica, una volta inquadrata la collocazione ed in relazione all’area circostante.

A circa 200 metri dalla costosa area prescelta per l’orticello, infatti, dovrà sorgere il “Parco” che nelle intenzioni di La Valle dovrebbe essere intitolato al magistrato “Antonino Scopelliti”. E’ il parco già progettato nell’ambito della “Variante di Cannitello”.

Se così è, le ipotesi sono due: o La Valle non crede alla realizzazione del “Parco della Variante, oppure dietro questo “orto botanico” si nasconde dell’altro e, allora, più che di un “orto” si tratterebbe del solito “orticello” di qualcuno.

La mascheratura ed il parco della “Variante di Cannitello”, infatti, si farà perché l’eventuale omissione costituirebbe una violazione contrattuale e, come abbiamo sempre detto, la sua realizzazione non è in discussione. Sono i tempi, e le responsabilità dei ritardi che fanno discutere.

Che senso ha, allora, spendere 150 mila euro solo per l’acquisto di un’area da destinare a “orto botanico” se, a soli 200 metri verrà realizzato un parco talmente grande da poter servire non solo i quartieri di Pezzo e Cannitello?

COSA NASCONDE QUELL’ACQUISTO?

La scelta di sborsare 150 mila euro di soldi pubblici, ecco che diventa non solo illogica ma priva di giustificazioni plausibili ma, anche, un danno per il resto della città, perché spreca risorse pubbliche a dispetto di altre aree ed altri quartieri, in cui non esistono aree di verde attrezzato (zona immacolata) e che sono costantemente sottoposte a stress ambientali a causa della concentrazione di attività inquinanti.

mappa generale

A chi, dunque, vuole darla a bere, La Valle, su una scelta che nasconde chissà quali inconfessabili verità?

L’unica verità che in questi 5 anni è stato possibile verificare, è che questa amministrazione comunale ha goduto di troppe coperture e di troppi favoritismi (compresi quelli offerti dalla minoranza del PD), di fronte ad attività amministrative importanti che si sono dimostrate del tutto illegittime ma, ad oggi, senza conseguenze.

Allora, è arrivato il momento di scrivere la parola “fine” a questa farsa sulla finta legalità e sulla finta giustizia.

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