Villa San Giovanni – DEBITO COMUNE: FURBIZIA E BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

il gatto e la volpe
il gatto e la volpe

La bugia, come la furbizia, hanno una caratteristica comune: hanno le gambe corte, specie quando l’autore soffre di memoria corta o non ha contezza dell’argomento di cui discute. Esattamente come nel caso della accorata difesa del sindaco e del suo vice, i quali hanno finito per litigare da soli su una questione “dissesto” che sono gli unici ad evocare, ignari che il tema è quello dei debiti.

Oppure c’è da pensare che il tentativo di “buttare la palla fuori dal campo” sia ascrivibile alla loro convinzione che il mondo sia abitato da inutili idioti, cui propinare false informazioni. E, invece, La Valle e Messina devono farsi una ragione del fatto che, nonostante una opposizione fasulla da parte di un partito democratico cui bisognerebbe praticare l’eutanasia, c’è un mondo capace di riflettere e di leggere atti che, inesorabilmente, inchiodano questa amministrazione alle proprie responsabilità.

E’ in atti, infatti, che la prima anticipazione ottenuta dal MEF riguardi un debito di circa 250 mila euro, contratto a partire dal 2010 proprio dall’amministrazione La Valle (e mai pagato) verso imprese e professionisti e che contrasta con il ritratto, che a tutti i costi vorrebbero dare, di una amministrazione sana e piena di vita. debiti dal 2010 (prima anticipazione)

beato chi ci crede
beato chi ci crede

Per quanto attiene all’ulteriore richiesta di anticipazione, pari ad oltre 2,8 milioni di euro, il “ministro locale” delle finanze fa finta di non sapere che per ottenere tale mutuo di “ristrutturazione debiti”, il Comune ha dovuto attestare come il debito fosse “certo, liquido ed esigibile” e l’Ente fosse in una condizione di “sofferenza” dal punto di vista della liquidità.Schema di domanda anticipazione debiti

Tanto basterebbe a smentire l’amministrazione comunale che però, omette di spiegare le ragioni che hanno indotto, La Valle e Messina, a interrompere i “piani di rientro” stipulati dal commissario prefettizio, dott. Ruffo ed a trascinarsi, fino ad oggi, non solo quel debito ma anche gli interessi maturati.

Stucchevole, poi, il vittimismo inscenato sul fronte delle riduzioni dei trasferimenti statali che – secondo i due amministratori – ammonterebbero a 2 milioni di euro in 4 anni, ampiamente compensati dal “regalo” ricevuto da questa amministrazione con i fondi Ecopass e che in soli 2 anni ha portato nelle casse dell’Ente 2 milioni di euro, non sempre utilizzati in modo legittimo.

Tari, la mazzata per le imprese
Tari, la mazzata per le imprese

Nonostante il tentativo di dissimulare il vero, dunque, non c’è alcun dubbio su una gestione scellerata delle finanze comunali che ha determinato un problema di liquidità ed un accumulo di debiti che La Valle e Messina hanno tentato di nascondere, disconoscendo che con la stipula del “contratto di mutuo” il dirigente del settore finanziario ha dovuto “certificare il debito” e predisporre il piano dei pagamenti che, però, non è stato pubblicato, venendo meno ad un obbligo contrattuale oltre che di legge e che nemmeno è stato consegnato a chi ne ha fatto richiesta. Determina settore economico finanziario

Quello che, invece, stupisce, è la sicurezza di La Valle nel bearsi della “immunità” dell’Ente da lui diretto rispetto ad “attenzioni istituzionali” che, invece, hanno riguardato Enti limitrofi. E già questo potrebbe essere motivo di riflessioni, specie sulla questione dei rifiuti e sul debito annesso e di cui, prima o poi, siamo certi si occuperà almeno la Commissione Parlamentare Antimafia.

Villa San Giovanni, 31/07/2014

 Il Portavoce
Rocco CARIDI

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