Villa San Giovanni, Consiglio Comunale: I RIFIUTI DELLA CONCORDIA

apparizioni
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<<Questa amministrazione non ha bisogno della claque>>. Tra tutte, è questa la frase che nella sua brevissima ricomparsa in Consiglio Comunale, Totò Calabrò lascia sibillinamente ad un uditorio che si era già sufficientemente annoiato dal “non facciamoci del male” tra maggioranza e minoranza sulla questione rifiuti.

A chi fosse diretta non è ben chiaro. O, meglio, è fin troppo chiaro e non solo perché sino a quel momento avevano parlato solo esponenti del gruppo del PD ma perché da tempo, ormai, è chiaro lo scontro dentro i democrat e nessuno fa niente per nasconderlo.

Il resto è routine: Crimi, Ciccone e Sorrenti colpiscono duro contro la maggioranza, ma la fanno con una piuma. E la metafora non offre sino in fondo una realtà che è diventata troppo imbarazzante, con una parte del PD interessata solo a delegittimare “Benvenuti al Sud” e che, piuttosto che svolgere il proprio ruolo di opposizione a scelte sbagliate della maggioranza, preferisce dichiarazioni d’affetto. Ma di un amore non corrisposto o corrisposto solo in parte.

Lo fa emergere chiaro, La Valle, quando di fronte al tentativo di Sorrenti di “offrire” solidarietà alla maggioranza, per essere stata accusata di avere fatto annullare, con la minaccia (dice Sorrenti), l’assemblea pubblica sulla TARES organizzata da “Benvenuti al Sud”, non solo conferma il nervosismo dentro il suo gruppo per quella manifestazione ma, aggiunge, di essere egli stesso intervenuto sugli organizzatori. E, zittendo Sorrenti, precisa che la manifestazione non è stata annullata ma soltanto rinviata, esprimendo per questo apprezzamento nei confronti degli organizzatori.

UN SISTEMA MALATO

locandina quadraIl sistema politico-sociale della città è malato, ammorbato da troppe commistioni, inciuci, trasversalismi che stanno uccidendo il confronto e, insieme, la città.

E’ questo quello che emerge, quando lo stesso sindaco racconta che i CAAF di CGIL e UIL, quegli organismi che dovrebbero tutelare lavoratori, pensionati, famiglie, invitati a portare dentro l’Assemblea “TARES/TARI” il loro contributo di esperienza, hanno prima accettato e poi – a materiale stampato – declinato l’invito perché si sarebbe trattato di una manifestazione “contro l’amministrazione comunale”.

Da cosa abbiano tratto questa conclusione non si comprende, visto che le giustificazioni banali e fumose (pensavamo di intervenire come pubblico, non credevamo di essere inseriti nella locandina) sono intervenute dopo avere interloquito col vice sindaco. E qui possiamo solo immaginare cosa si siano detti.

sindacoSu questo, il sindaco è andato oltre! Ha riferito che gli stessi organismi del sindacato avrebbero accettato, e poi declinato l’invito, avendo appreso che tra i relatori non sarebbe stato presente alcun esponente dell’amministrazione. E, anzi, che la loro disponibilità era stata fornita sulla “rassicurazione” che ci sarebbe stata la presenza del vice sindaco.

I fatti dicono che su questo il sindaco non si sia inventato nulla ma denunciano anche l’inaffidabilità di certi organismi che pur di compiacere il “padrone” non hanno esitato a gettare fango non su “Benvenuti al Sud” (ci siamo abituati) ma sulla serietà indiscussa di personaggi che del sindacato hanno costruito la storia, senza trarne i vantaggi degli odierni protagonisti e che sono sotto gli occhi di tutti.

L’assemblea pubblica (e saranno i fatti a dimostrarlo) doveva essere (e sarà) l’avvio di un percorso nuovo per questa città, ai cui cittadini, da troppo tempo, viene negato il diritto di tribuna, il diritto alla trasparenza, il diritto di discutere e di conoscere, il diritto di manifestare le loro opinioni. In buona sostanza, da troppi decenni viene negato il diritto di cittadinanza.

IL SILENZIO DEGLI INCOSCIENTI

una stanza vuota
una stanza vuota

Certi processi non avvengono in un giorno solo e la deriva democratica in cui è stata fatta naufragare la città non può essere addebitata all’amministrazione La Valle, profondamente impreparata a invertire quel processo di degenerazione democratica progettato, avviato e realizzato da una sinistra presunta tale che, dopo questa “pausa”, punta a riproporsi tal quale, con tutta la propria arroganza e la presunzione di poter “far meglio” di La Valle.

Posto che – a parte danni – l’attuale amministrazione non sarà certamente ricordata per avere apportato significativi contributi alla città, le condizioni di degrado, di abbandono e anzi di regresso, non possono che essere addebitati a quanti hanno amministrato la città negli ultimi 20 anni almeno. E sono gli stessi che, magari sostituendo le loro facce con qualche burattino in erba, intendono candidarsi a ultimare quell’opera di distruzione avviata da tempo immemorabile.

Tanto è dimostrato da un Consiglio Comunale in cui è sparito il confronto politico. Un Consiglio che ad appena tre giorni dalle elezioni europee ha evitato non l’analisi del voto (e chi sarebbe stato in grado di farla?) ma una riflessione su quello che è l’aspetto più inquietante di questa consultazione che ha mandato alle urne meno della metà degli elettori.

Susanna Camusso
Susanna Camusso

Un dato che avrebbe dovuto far riflettere i tanti statisti assiepati (o abbarbicati) nella Civica Assemblea e che dimostra il fallimento di tutto l’attuale quadro politico, a cui viene difficoltoso capire che l’esito del voto rappresenti la sconfitta della Costituzione.

Lo ricordava, durante la trasmissione “Ballarò”, proprio il leader della CGIL, Susanna Camusso (che farebbe bene a guardare in casa propria), rimarcando che i Padri Costituenti avevano disegnato una Legge Fondamentale che evidenzia e sottolinea il principio della “PARTECIPAZIONE”. Quella “partecipazione” che non può riscontrarsi quando ad esprimersi è una minoranza del corpo elettorale.

I RIFIUTI DELLA CONCORDIA

Rifiuti a perdere
Rifiuti a perdere

<<La minoranza deve essere da stimolo per la maggioranza>> è l’altra affermazione degna di nota del capogruppo PD, Calabrò. E non si è capito bene se fosse un rimprovero alla pattuglia di consiglieri da lui guidati, visto che sul tema dei rifiuti, il Partito Democratico, a voler usare un eufemismo, ha operato sottotraccia.

Dall’avvio della TARES, quando famiglie e imprese si sono visti recapitare insostenibili avvisi di pagamento, dal PD sono venuti solo proclami: “Faremo una class action”, ammoniva CRIMI prima di sparire dal campo di battaglia insieme ai suoi sodali, per poi ricomparire per approvare, “in religioso silenzio”, sia il regolamento sia le aliquote per la nuova TARI.

Non una sola parola per rimarcare, chiedere, documentare – nel 2013 come per il 2014 – il diritto dei contribuenti ad ottenere una riduzione dell’80% delle tariffe per il “mancato svolgimento del servizio”.

Le risposte, invece, sono venute dal sindaco, il quale ha ricordato che ogni amministrazione riceve i “danni” dell’amministrazione che l’ha preceduta (chissà chi ha preceduto, ininterrottamente, La Valle?).

cittadini contro
cittadini contro

La Valle (e Messina) hanno “informato” che per il 2014 ci sarà una riduzione del costo complessivo dei rifiuti; che sono state attivate le procedure di contestazione nei confronti del gestore del servizio; che hanno approfondito il contratto di affidamento (dopo due anni?); che partirà il servizio di raccolta differenziata e che sono stati sospesi i pagamenti nei confronti della società di gestione e che, infine, il tema dei rifiuti è argomento complesso, per affrontare il quale l’amministrazione comunale “fa appello a tutte le associazioni e gruppi, soprattutto a quelli che in questi mesi hanno contestato l’amministrazione comunale su questo tema, a collaborare per trovare soluzioni”.

Sicché, per quanto ci si sia girati intorno ed aver fatto esercizio di memoria, non ci è venuto in mente alcun gruppo o associazione, oltre a “Benvenuti al Sud” che in questa città si sia occupato ed abbia contestato la questione dei rifiuti.

Non lo diciamo per prenderci i meriti di avere indotto l’amministrazione ad assumere le iniziative che sono state citate da La Valle, piuttosto per rispondere a Calabrò sul ruolo di stimolo che deve avere la minoranza. Perché se questo è lo “stimolo” che riesce a provocare questo PD, allora occorrerà potenziare il depuratore.

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