VILLA: Ombre sull’ordine del giorno del bilancio e le scuse di Messina e Liberto

commissione-bilancio«Un presidio medico di primo soccorso con annesso servizio di ambulanza, gestiti da un’associazione specializzata. E’ questo il progetto cui sta lavorando la squadra di governo villese e che, nei giorni scorsi, è stato oggetto di un incontro a palazzo “San Giovanni” tra il presidente del Consiglio Comunale Patrizia Liberto, il sindaco Antonio Messina e, appunto, il sodalizio che dovrebbe curare il servizio. L’amministrazione ha già individuato i locali necessari, e adesso sta valutando i possibili costi di realizzazione e di gestione dell’iniziativa.»  Era questo quanto riportato dalla stampa e “ispirato” dal Presidente del Consiglio, Patrizia Liberto, che ieri ha fatto retromarcia dopo le critiche piovutegli addosso dalla minoranza e non solo.

Solo che ieri, Patrizia Liberto ha smentito “se stessa”, ha parlato di incontri informali e di un lavoro per tutelare l’intero consiglio che, però, sulla questione non le aveva dato alcun mandato e, tantomeno, era stata avviata una discussione con i capigruppo né con l’Ufficio di Presidenza. E tantomeno era stata affrontata la questione pregressa tra ASP e Comune. Insomma un pasticcio dietro il quale si nasconde una magra figura.

IL PASTICCIO ALLA VILLESE

sindaco e presidente del consiglio
sindaco e presidente del consiglio

Scuse accettate, anzi no. perchè a seguire, dopo il lungo, lunghissimo intervento preliminare del sindaco (che tentava di giustificare la missiva inviata a tutti i medici di base), prima di entrare nel vivo dell’Ordine del Giorno ha chiesto e ottenuto la parola il consigliere, Silvia Lottero, per mozione sull’ordine dei lavori, al termine del quale il sindaco Messina, non ha saputo dire altro che «si, mi dispiace» e tentando di giustificare coi tempi eccessivamente brevi (il termine era il 31 dicembre poi prorogato sino a luglio) per l’approvazione del bilancio, perché «tutti si aspettavano un’altra proroga».

E può, un bilancio di previsione 2015, al 30 luglio ottenere un’altra proroga senza trasformarsi in “conto consuntivo 2015”? E’ stata la domanda dei molti che contestano alla maggioranza di non essere stata pronta già per tempo, tanto che la Commissione Bilancio non ha potuto nemmeno licenziare il provvedimento e la delibera di Giunta ma soprattutto la relazione del Revisore Contabile, è stata predisposta ben dopo il termine delle 48 ore previste prima del Consiglio Comunale.

In una situazione come questa – ha affermato la Lottero – o si boccia l’intera maggioranza o si sospende ogni giudizio e quindi anche il voto su un documento di programmazione economica che non consente spazi di manovra, non consente di presentare proposte, emendamenti, modifiche. E soprattutto – ha detto Lottero prima di abbandonare i lavori – di fronte ai rilievi della Corte dei Conti che, con la Deliberazione 33/2015, ha – evidentemente – mosso contestazioni al Consiglio ma di cui il Consiglio non sapeva nulla, perchè nessuno ha pensato che i destinatari dei rilievi – sebbene riferiti al 2012 (ha riferito Messina), non sono mai stati notificati ai consiglieri.

di A. Morabito

IL DANNO ALLA CITTA’ – (intervento di Lottero al Consiglio Comunale)

Premesso

La mia candidata è differente
Silvia Lottero

Che l’odierna seduta, convocata per l’approvazione del Bilancio di Previsione e degli atti collegati, che è – lo ricordiamo a noi stessi – uno dei momenti più significativi e importanti della vita di un Ente, ci trova nostro malgrado impreparati a correggere, modificare o proporre alcunché.

Sul piano formale va detto che alle ore 12,00 di ieri, 29 luglio 2015, non era stata pubblicata nemmeno la bozza di bilancio proposta dalla Giunta al Consiglio e che mancava, soprattutto, la relazione del Revisore dei Conti che, com’è noto, deve essere resa disponibile 48 ore prima della seduta.

Tantomeno può disattendersi un richiamo alle sedute della Commissione Bilancio, laddove una prima riunione è rinviata per l’impossibilità di ottenere chiarimenti e, la seconda, ottenuti taluni chiarimenti e fatte alcune precisazioni, si è dovuta interrompere per impegni precedentemente assunti dal dirigente di settore.

In sostanza, si arriva all’odierna approvazione nell’incertezza più assoluta e nell’impossibilità evidente, per il Consiglio, di poter incidere con proposte o correzioni di un atto che, non occorre dimenticarlo mai, appartiene al Consiglio Comunale.

Io, noi, non mettiamo in dubbio le difficoltà di una amministrazione neo-eletta e la ristrettezza dei tempi per l’approvazione del bilancio, tuttavia dobbiamo segnalare le “discrasie” registrate durante la fase istruttoria e di predisposizione del documento di programmazione economica.

Prima ancora, però, ci preme sottolineare una vicenda estremamente grave. Tra i vari punti iscritti all’Ordine del Giorno, troviamo la Deliberazione n. 33 della Corte dei Conti che nessuno si è premurato di inviare ad ogni Consigliere Comunale.

Non sappiamo e non intendiamo apprenderlo in questa sede, il contenuto di tale Deliberazione che, evidentemente, si riferisce ad atti approvati da chi ci ha preceduto in questo Consiglio e che per il principio della continuità amministrativa adesso appartengono a noi che, però, non siamo messi nella condizione nemmeno di conoscerne i contenuti.

la Legge è uguale per tutti
la Legge è uguale per tutti

Il sindaco, con la sua pluriennale esperienza, sa bene a cosa ci riferiamo; sa bene che sulle questioni di bilancio c’è poco da scherzare e molto poco da essere leggeri e superficiali, poiché da questi atti, dalla loro approvazione discendono precise responsabilità non del Consiglio Comunale ma di ogni singolo Consigliere.

Ora, comprendiamo che la macchina politica è ancora in fase di rodaggio e che non si sono ancora apprese appieno le responsabilità che ne derivano. E tuttavia vorremmo ricordare che la corda della tolleranza e della disponibilità, da noi espressa durante la prima seduta del Consiglio Comunale, anche con la votazione di un Presidente del Consiglio che, in quella sede, aveva mostrato segni di disponibilità ed apertura, non può essere prorogata oltre.

Noi non siamo in Consiglio Comunale per occupare una poltrona e sin dalla prima seduta, siamo stati chiarissimi: la nostra non sarà una “minoranza silente” che fa rima con “assente”.

La nostra azione è e sarà attenta, collaborativa ma fin quando non ci accorgeremo che i principi che sono alla base del buon governo non saranno violati con dolo o per colpa grave.

Oggi voi state proponendo un atto senza permetterci di conoscerlo e senza possibilità di essere consapevoli, di poter approfondire: sia quello inviato dalla Corte dei Conti, sia quello della programmazione economica che porta con sé una serie di dubbi, di incertezze che non avete chiarito, che la Commissione Bilancio non ha potuto chiarire e, cosa ben più grave, senza che la Commissione Bilancio abbia potuto deliberare.

Il bilancio non certifica solo lo stato di salute di un Ente che “stirando i numeri”, con un poco di “creatività amministrativa”, può sempre farli quadrare. Il bilancio indica lo stato di salute di una città cui vanno date risposte.

Se è vero che questa Assemblea rappresenta la città che, per replicazione, informerà i cittadini, allora voi non state mettendo la città nelle condizioni di sapere quale sarà il futuro che le state riservando, il perché delle scelte sulla tassazione eccessiva, la destinazione di introiti che avrebbero dovuto essere chiari.

consiglioL’aumento di 800 mila euro per la Raccolta Differenziata e gli introiti derivanti dalla vendita ai Consorzi del “differenziato” o scelte di carattere strategico a sostegno delle persone.

Oggi, ad esempio, ci viene proposto “Un piano di alienazione degli immobili”: sappiamo che si tratta di alloggi popolari trasferiti nella proprietà comunale perché ne curi la vendita. Ma invece di essere una lieta notizia per i “conduttori”, diventa una beffa perché non viene previsto alcun intervento manutentivo ai sensi del D.L. 47/2014, col risultato che saranno i futuri proprietari, oggi, conduttori, a doversene occupare.

Ancora oltre, non si comprende se tale vendita sia stata autorizzata ad una contabilità separata rispetto al bilancio, poiché non si è potuto riscontrare un valore nominale individuabile né in entrata né in uscita.

Poi la questione delle tariffe, dell’acqua in particolare che secondo le previsioni di un piano che, di fatto, ha portato alla privatizzazione, sarebbe dovuta diminuire e il liquido disponibile ad aumentare e, invece, mai come quest’anno, la scarsità dell’acqua si fa sentire su tutto il territorio.

In buona sostanza, manca e non riusciamo ancora a capire se per volontà o per ingenuità, quel richiamo alla trasparenza che dovrebbe accompagnare tutte le amministrazioni pubbliche.

Badate bene: noi siamo in una fase in cui non è possibile esprimere un parere. Ed è una cosa grave, perché si può non essere d’accordo su un documento economico redatto rispettando il principio di trasparenza ma non si può esprimere un parere, nemmeno negativo, su un documento che non è possibile conoscere in dettaglio.

Qui non si tratta di bocciare il bilancio, perché dovessimo esprimere un parere sulla base degli atti, dovremmo bocciare l’intera maggioranza che, ci rendiamo conto, non è ancora entrata a regime.

Per questo motivo noi non voteremo i punti posti all’Ordine del Giorno, anche per dare alla maggioranza un motivo di riflessione.

Faremmo, però, un danno ben più grave alla stessa maggioranza, al Presidente del Consiglio e alla città se ci limitassimo al “non voto”, perché questo diventerebbe un alibi per continuare questo stesso comportamento.

Al contrario, invece, dovremmo tutti offrire uno sforzo in più per garantire il miglioramento delle condizioni della nostra città. E il nostro contributo sarà quello di segnalare agli organi competenti tutti gli aspetti anomali dell’odierna vicenda.

Grazie e buon lavoro.

            Villa San Giovanni, 30/07/2015

Il Gruppo Consiliare

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