Non osiamo immaginare, quindi, chi e cosa possa nascondere “la rinnovazione” di atti già deliberati e mai attuati, ed a chi e che cosa possa servire!
Il “mite Saladino”, che già aveva tentato di dimostrare tutta la sua signorilità, provando a non incontrare la minoranza – che chiedeva conto della beffa – dopo che lo stesso prefetto Di Bari aveva sollecitato l’Ente affinché rendesse disponibili tutti gli atti del Decreto Emergenza e, in particolare, del “progetto definitivo” dell’Area di Sosta, ma alla quale era stato risposto che non vi era nulla.
E Dal nulla, infatti, si è materializzato non solo il progetto che con una condotta difforme ai doveri del proprio ufficio, l’ingegnere Morabito – che è anche parte politica della maggioranza consiliare – ha tirato fuori. Ma che il commissario Saladino ha allegato in copia (senza averlo mai visto) alla richiesta di proroga firmata in coppia con l’ing. Morabito..
L’unica cosa certa, emersa questa mattina, è che il comune, per il tramite di Saladino e l’ing. Morabito – che hanno redatto una richiesta di proroga dei finanziamenti che definire surreale è un eufemismo – dove comunicano che non sarà possibile festeggiare il nuovo anno presso il “Molo di Sottoflutto” «a causa dei ritardi di altri enti nel rilascio di N.O.» che però, aggiungono i nostri due, «siamo in procinto di chiedere».
La stessa identica cosa fanno con il progetto definitivo dell’Autoporto, confondendolo più volte con il “polmoncino” e citando atti e una cronologia da “film horror”, pensando che questo sia il “paese delle meraviglie”. E i meravigliati, ringraziano e le risposte le cercheranno, e le avranno, in altre e più opportune sedi