TARES, GOVERNO LADRO. MA L’AMMINISTRAZIONE LA VALLE SE NON PUO’ DIRE IL VERO ALMENO TACCIA

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Rocco La Valle

Piuttosto che giocare all’autoconservazione, l’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni cominci ad assumere comportamenti rigorosi e di rispetto nei confronti di quei cittadini che, fiscalmente ed illegittimamente aggrediti, esprimono in modo civile la loro disapprovazione.

L’ammontare della nuova tariffa sui rifiuti e sui servizi, accertata dal Comune, è frutto di una evidente disapplicazione delle norme nazionali, dal momento che non è stata decurtata della quota di riduzione dovuta in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello  stesso  in  grave  violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio, come riconosciuto con atto del governatore della Calabria.

E questa è solo una delle macroscopiche lacune generate da una classe politica che sembra avere vissuto sulla luna negli ultimi anni o che, semplicemente, tenta di mascherare la propria incapacità attribuendo ad altri le responsabilità.

Così come tentano, senza riuscirvi, il sindaco ed il suo vice che in modo riprovevole, pur di allontanare da sé l’accusa rivolta loro da molti cittadini, di avere determinato un aumento irragionevole del tributo, imprecano al “Governo ladro”  attribuendogli la responsabilità di avere “obbligato i Comuni in pochissimo tempo” a introdurre nuovi sistemi di calcolo del tributo.

Dichiarazioni false e surreali che obbligano ad un interv

L'Assessore alle Finanze Messina
L’Assessore alle Finanze Messina

ento diretto a ricondurre nell’alveo della verità la sequela di inesattezze di una classe politica che sta impegnando ogni sforzo per trascinare negli abissi la Calabria e i Calabresi.

Le norme nazionali, infatti, non hanno fatto altro che imporre ai comuni meno efficienti di attuare il “Decreto Ronchi” che reca la data del 1997. Tant’è che in tutti i Comuni ove era stata operata la trasformazione da Tassa a Tariffa, l’aumento per i cittadini è risultato irrisorio o estremamente contenuto.

Ogni giustificazione in tal senso appare, quindi, stucchevole, a nulla valendo che anche le precedenti amministrazioni abbiano eguali responsabilità, visto che potrebbe risultare amaro scoprire come, ora come allora, a ricoprire l’incarico di responsabile del settore economico vi fosse esattamente lo stesso personale politico.

Ancora di più sconcerta che i due validi amministratori continuino a nascondere il vero sulle mancate ulteriori esenzioni e riduzioni che la “norma” impedirebbe ma che, invece, sono dalla legge demandate al Consiglio Comunale, a patto che vi sia la copertura finanziaria. E, dunque, corre il sospetto che la mancata previsione di ulteriori riduzioni e l’esoso aumento delle tariffe sia imputabile al cattivo stato della gestione finanziaria dell’Ente, nonostante un extragettito di oltre un milione di euro.

            Villa San Giovanni, 24/08/2013

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