SCUOLE; FAMIGLIE ED ATTIVITA’ COMMERCIALI LASCIATE SENZ’ACQUA

L’approssimazione con la quale vengono gestiti i servizi al Comune di Villa san Giovanni non è più tollerabile e l’Assessore al ramo, Antonio MESSINA, è ora chiamato a dimostrare si saper affrontare la situazione con la determinazione ed il rigore del caso.

Non ci possono, infatti, essere giustificazioni al fatto che una parte significativa della città sia stata privata dell’acqua senza alcuna preventiva informazione ed a partire dalla prima mattina, quando nelle famiglie fervono i preparativi per l’inizio della giornata.

Ancora più grave, se possibile, l’aver lasciato le scuole prive del prezioso liquido, determinando una situazione precaria dal punto di vista igienico-sanitario, così come l’aver sottratto alle attività di ristorazione e somministrazione di alimenti un elemento fondamentale per le loro attività, in assenza del quale hanno pure rischiato pesanti sanzioni.

Non vale, nel caso in questione, il richiamo a qualsiasi forma fantasiosa di emergenza, dal momento che già nella giornata di ieri, con la conseguente interruzione dell’erogazione dell’acqua, si era a conoscenza della rottura della condotta idrica.

La preventiva conoscenza del guasto, ha fornito tutto il tempo ai responsabili di attivare ogni misura utile per consentire un’adeguata e preventiva informazione alla comunità che, invece, si è trovata impreparata di fronte all’ingiustificata condotta di quanti avevano il dovere di evitare disagi e difficoltà.

Di fronte ad un disagio di così immani proporzioni, adesso l’Amministrazione Comunale ha il dovere di effettuare ogni accertamento per individuare le precise responsabilità di un comportamento talmente superficiale da non poter trovare alcuna forma di giustificazione, perché mentre è plausibile il verificarsi di un guasto improvviso, è inaccettabile che anche quando vi sia la possibilità, non si provveda a fornire alcuna preventiva informazione agli utenti.

Se così non fosse, sarebbe la politica stessa a dover sancire il proprio fallimento, perché vorrebbe dire, ancora una volta, che l’unica via democratica per la soluzione delle controversie rimane solo quella giudiziaria.

La vicenda odierna, paradossalmente, appare come la goccia che fa traboccare il vaso su una struttura che sembra aver perso di vista il reale destinatario dei servizi erogati dal Comune e che trae la propria forza dall’assuefazione dei cittadini, esausti dal dover chiedere inutilmente risposte e chiarimenti.

Ora, però, sembra giunto il momento di dire basta a questa condizione di degrado che ha il sapore della beffa anche nei confronti della stessa Amministrazione Comunale la quale, proprio in questi giorni, si è adoperata per fornire ogni utile indicazione per disagi che si potrebbero verificare in altre aree della città, in ragione di interventi programmati.

             Villa San Giovanni, 28/05/2012

3 Risposte a “SCUOLE; FAMIGLIE ED ATTIVITA’ COMMERCIALI LASCIATE SENZ’ACQUA”

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  2. Sono un villoto che abita al Nord. Consigliere comunale anni ’70 a spese della mia famiglia.Questo è il MODELLO CALABRIA del vostro presidente. Acqua schifosa,quandoc’è, salata, cara ,gestione privata con i guadagni ai manager e collusi ed i debiti ai cittadini.E CI FERMIAMO ALL’ACQUA.Quano prendete i forconi?

  3. Non solo si privano i cittadini di un bene indispensabile senza avvisare, ma si continua a mandare le bollette insolute ad “Equitalia” nonostante la catena di suicidi grazie ai tagli del Governo Monti, perchè non patteggiare o rateizzare interpellando quanti gli interssati? Come si spiega nonostante l’interruzione spesso e volentieri del servizio idrico nel periodo estivo (Metà Giugno – Luglio – Agosto 2010 – 2011) e senza motivata giustificazione, non è mai stato detratto nessun importo sulla bolletta dell’acqua a quanti hanno subito il danno? Una buona politica deve servire il popolo e non servirsene!

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