TRA SCIVOLI E SCIVOLATE LE GAFFE DELL’ASSESSORE MICARI – Lettera Aperta

Lo scivolo..ne
Lo scivolo..ne

L’impegno va sempre premiato. Anche quando i risultati, nonostante ogni sforzo, rimangono lontani dalle aspettative. E, ancora di più, in tempi magri come questi va riconosciuto lo sforzo di un pubblico amministratore che profonde impegno e risorse per dare risposte alla Comunità che amministra.

Tuttavia nella vita può accadere a tutti di sbagliare in buona fede, di impegnarsi nella convinzione di far bene e poi accorgersi che, per circostanze indipendenti dalle nostre volontà, il risultato non sia quello che si aspettava. Capita!

Quello che non può capitare, è il tentare di trasformare un pastrocchio illustrandolo come se, invece, fosse un risultato storico e irripetibile.

Questo atteggiamento diventa ancora più odioso e disprezzabile quando i destinatari del messaggio sono soggetti deboli e sfortunati, segnati da un’esistenza complicata che la natura, o i casi della vita, hanno reso difficile, costringendoli ogni mattina, anche senza far nulla, a pagare costi esistenziali altissimi.

Sono persone, però, di grande dignità e immenso coraggio, la cui luce nei loro occhi si illumina quando percepiscono che la Comunità sta facendo qualcosa per loro. Per questo usare demagogia in questo caso, diventa un atto di cui non andare fieri.

E Lei, Assessore, queste persone le ha prese in giro! E lo ha fatto per motivi futili, cioè per cercare di scrollarsi di dosso, insieme alla pletora di amministratori che ha citato sulla stampa, l’immane disastro di cui siete stati artefici nonostante le irripetibili condizioni favorevoli che questa città aveva davanti.

percorsi virtuali
percorsi virtuali

Lei, sulla stampa, si è vantato di avere avviato un intervento su percorsi pedonali in coincidenza delle scuole, prima dell’avvio dell’anno scolastico, per l’adeguamento degli scivoli (già il lessico la dice lunga). E questo sarebbe già sufficiente a bollare come ipocrita e demagogica la sua di EsternAzione, perché ciò dimostra che la sua “sensibilità” verso i problemi della disabilità, si è limitata al banale, senza alcuna verifica che l’avrebbe resa consapevole come il mancato spostamento dei servizi (segnaletica, pali telefonici ed elettrici) rende virtuali i percorsi che lei si era solo immaginato pedonali. E, oltretutto, scolastici di quale scuola? (clicca per leggere l’articolo)

Vede, Assessore, non è bastato il disastro dello scorso anno, specie sulla scuola elementare “Centro”,

la pedemontana
la pedemontana

dove dopo tutti i disagi e una spesa di 3/400 mila euro, non siete stati nemmeno in grado di realizzare una rampa per disabili degna di questo nome e pretende pure di venire a dare lezioni di civiltà?

Questo celebra, semplicemente, il sentimento di affetto, il grado di attaccamento di ognuno di voi amministratori nei confronti della città.

Tanto si è distratto nell’opera di autocelebrazione mediatica, che non si è accorto come il risultato di quello che lei chiama “programmazione”, ha prodotto opere che andrebbero sanzionatei a norma del codice della strada, perché sono d’impedimento al libero deflusso delle acque piovane che insozzano e rendono pericoloso il manto stradale, con i suoi “scivoli” affogati nell’acqua al primo temporale.

lo scivolo e il deflusso
lo scivolo e il deflusso

E, giustamente, lei si è guardato bene dall’indicare a cosa facesse riferimento quello che chiama “adeguamento degli scivoli”, perché è evidente che il mancato rispetto delle prescrizioni in tema di “opere per il superamento delle barriere architettoniche”, a cominciare dalle “obbligatorie” differenze cromatiche, rendono quei lavori una inutile e dispendiosa opera di regime, demagogica e offensiva soprattutto per quelli avrebbero dovuto essere i destinatari. Opere che mettono a rischio la sicurezza di persone anziane e acciaccate, ipovedenti. Insomma di una parte della Comunità che lei ha volutamente circuito, consegnando alla stampa la solita informazione di regime.

Quello che Lei ha compiuto, Assessore MICARI, è un’azione imperdonabile, ripercorrendo il malvezzo di una politica anacronistica (Lei che ancora deve riporre i testi scolastici in libreria) fondata sulla bugia. E non venga, ora, a dire che la colpa è dei tecnici, dopo avere incensato la “la proficua sinergia con l’ufficio tecnico urbanistico”.

Vede, Assessore, ci sono due modi per fare le cose: bene e male. Nella seconda ipotesi, vantarsi è un fatto profondamente, estremamente, deprecabile!

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: