RICHIESTA DI PROROGA

AL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
On.le Luigi Di Maio
Via Veneto, 56

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AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Sen. Danilo Toninelli
Via Nomentana, 2

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AL MINISTRO DELL’AMBIENTEE DELLA TUTELA
DEL TERRITORIO E DEL MARE
Gen.le Sergio COSTA
Via Cristoforo Colombo, n. 44

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AL MINISTRO DELLA SALUTE
On.le Giulia Grillo
Lungotevere Ripa, 1

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Dipartimento Protezione Civile
Via Ulpiano 11

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Roma

OGGETTO: OPCM 3296/2003 e ss.m.ii. – Interventi urgenti relativi all’attraversamento della città di Villa San Giovanni (RC) finalizzata al superamento dell’emergenza ambientale provocata dall’attraversamento del centro cittadino da parte dei mezzi pesanti diretti e provenienti dalla Sicilia.
– Realizzazione dell’area attrezzata di sosta (Autoporto).- Proroga, Interventi Urgenti.-

Con nota protocollo N.0035526/2018 del 27/12/2018, il Sindaco della città di Villa San Giovanni proponeva istanza al Dipartimento della Protezione Civile diretta ad ottenere ulteriori 36 mesi di proroga dello stanziamento accantonato (e già in regime di proroga al 31/12/2018), per effettuare interventi diretti alla salvaguardia ambientale della città di Villa San Giovanni (RC).

Tanto sommariamente premesso va annotato quanto segue:

Dal 1960 la città di Villa San Giovanni (13.500 abitanti circa) è attraversata, quotidianamente, da un numero fluttuante di circa 18.000 veicoli diretti o provenienti dalla Sicilia, essendo il terminale ultimo di collegamento di Ferrovie e Società Private di attraversamento, con la vicina isola.

Il 26/01/1990 veniva approvato e pubblicato in G.U N. 64 del 17.03.1990. un “Accordo di Programma” sottoscritto dalle competenti Autorità Ministeriali, per la realizzazione di una serie di opere e misure atte a “mitigare, nel miglior grado possibile” l’impatto dei fattori inquinanti.

Allo stato, i veicoli impegnano il centro cittadino per raggiungere gli approdi privati con conseguente congestione del traffico e grave limitazioni alle attività economiche ma, prima di tutto, con un gravissimo impatto ambientale che si riflette sull’insorgenza di neoplasie e altre gravi malattie direttamente legate ai fattori ambientali.

Le ipotesi messe in campo trovavano una correzione nella Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente che, col decreto 4901/2000, prescriveva  l’obbligo di realizzare, prima di ogni altra opera, un “Polmone di Stoccaggio mezzi” fuori dal tessuto urbano, di almeno 35.000 mq (ubicato in località Castelluccio), attrezzato e  dotato di dispositivo automatico di rilascio dei veicoli in ragione della capacità di ricezione del vettore a valle.

L’Accordo di Programma veniva approvato con una provvista di 44 mld di vecchie lire.

Caducate le somme previste dall’Accordo di Programma, nel 2001 il Governo decretò, per la città di Villa San Giovanni (ed altre città italiane), l’Emergenza Ambientale, richiamando espressamente e riattivando i fondi – e le finalità – del medesimo Accordo di Programma.

Il Comitato Tecnico istituito presso la Prefettura, ignorando completamente il richiamo preciso ed espresso all’Accordo di Programma, provvide a rimaneggiare il “Polmone di Stoccaggio”, indicato nel Decreto VIA del Ministero dell’Ambiente, a circa 8.500 mq e ad “inventare” altre opere che avrebbero nascosto il traffico veicolare ma non l’impatto ambientale che, secondo i tecnici del Ministero per l’Ambiente, col “polmone” di 35.000 mq. sarebbe stato ridotto di almeno il 50%.

Nel 2008 (e successivamente nel 2010) il Consiglio Comunale di Villa San Giovanni, all’unanimità, manifestò la chiara intenzione di voler realizzare, in conformità al Decreto VIA 4901/2000, il “Piazzale di Stoccaggio” secondo le originarie dimensioni.

A seguito di formale comunicazione resa dal Comune, il Dipartimento della Protezione Civile, con nota del 03/08/2010 prot. DPC/CG60858 autorizzava la rimodulazione dell’Area di sosta.

* * * * * *

Orbene, tralasciando ogni altra e rilevante questione, la richiesta di proroga inviata dal sindaco pro tempore ma anche l’ipotetico Nulla Osta al completamento del “Polmone di Stoccaggio” di 8,500 mq, rilasciato il 25/05/2017 dal Dipartimento della Protezione Civile, appaiono atti incomprensibili e se ne disconosce l’iter logico che ha portato a tale decisione.

  1. Omettendo in questa fase una serie di vicende “oscure”, la realizzazione del “Polmone di 8,500 mq”, è (ed è stata) una chiara violazione delle prescrizioni al Decreto VIA 4901/2000 dapprima operata dal Prefetto, pro tempore, oggi dal Sindaco, pro tempore, e dal Dipartimento della Protezione Civile. E infatti:
  2. Se è vero che la “dichiarazione dello stato d’emergenza” consentiva di operare deroghe ad alcune norme per fronteggiare, appunto, una situazione di pericolo attuale, è anche vero che le deroghe non potevano, non possono e non potranno mai contravvenire alla stessa causa dell’emergenza che è, e rimane, la precaria condizione ambientale della città di Villa San Giovanni;
  3. Il mistero impenetrabile posto a mascherare la progettazione di un “Polmone di 8,500 mq”, che rende lo stesso “Polmone” inutilizzabile, deriva dal fatto che l’area deve essere dotata di una zona per le merci nocive e pericolose, per le quali lo Stato deve garantire la continuità territoriale con l’Isola (D.Lgs.422/97). Ma deve anche garantire le ragioni di sicurezza per le quali, ove ci fosse un vettore con merci nocive o pericolose, l’area sarebbe sostanzialmente impraticabile agli altri veicoli;
  4. Nella fase della progettazione del “Polmone di 8,500 mq” sono stati riproposti gli stessi “colli di bottiglia” già presenti lungo l’attuale percorso che dall’autostrada porta agli imbarcaderi. In particolare, la corsia di decelerazione che dal tronco autostradale scorre lungo una (dubbia) palificata, conduce all’edificio cui sono situate le biglietterie, che sta all’ingresso del piazzale. Vale a dire che il primo TIR si ferma per il biglietto ed al terzo TIR siamo già alla coda. Col concreto rischio di tenere pericolosamente impegnato il tronco autostradale.
  5. Già nel 2008 con l’Amministrazione Comunale Melito e nel 2010 con l’Amministrazione Comunale La Valle, e dopo le interlocuzioni con il Sottosegretario agli Interni, On.le Nitto Palma, il Consiglio Comunale ha dichiarato il progetto, nella estensione prevista dal Decreto VIA 4901/2000, di importanza prioritaria per la città ed a seguito di formale comunicazione, resa dal Comune, il Dipartimento della Protezione Civile, con nota del 03/08/2010 prot. DPC/CG60858, ha condiviso tale impostazione e ne autorizzava la riprogettazione. Ciò era reso possibile anche dal fatto che l’esito della gara per la realizzazione del “Polmone di 8,500 mq” non aveva portato ad alcun risultato, attese le vicissitudini delle Aziende incaricate.
  6. La riprogettazione e rimodulazione di un’area di circa 26,000 mq, concepita sul modello dell’Autoparco “BresciaEst”, avveniva attraverso costanti e continue interlocuzioni con le Organizzazioni Nazionali degli Autotrasportatori e con il prezioso (e gratuito) contributo del Dipartimento DIMET dell’Università Mediterranea; Con l’intesa del Ministero delle Infrastrutture al cui Sottosegretario, Bartolomeo Giachino, il progetto fu esposto il 19.04.2011 e che si era impegnato a introdurre tale opera all’interno dei Network delle aree di sosta;
  7. L’area, inoltre, su concorde parere della Prefettura, veniva dotata di spazi adeguati per ospitare il Distaccamento della Polstrada che oggi risulta essere stato “ripiegato” su Reggio Calabria nonostante più volte (e non solo per la questione traffico) tale Distaccamento si sia rivelato prezioso;
  8. In buona sostanza, l’appalto per realizzare il “polmone di 8,500 mq” che si è esaurito con varie vicissitudini e l’abbandono del cantiere da parte della Ditta cui era stato ceduto il ramo d’azienda dalla Ditta vincitrice della gara, nonché la decisione del Dipartimento Prociv del 2010, che ne decretava la “fine”, rende incomprensibile l’iter logico oggi seguito. Iter ulteriormente indecifrabile alla luce della decisione Prociv che – come si afferma nella missiva del Comune – tornando sui suoi passi, autorizza l’ultimazione di un “polmone di 8,500 mq” che deve essere nuovamente avviato all’appalto, in luogo di un progetto definitivo di “Autoporto” di 26.000 mq, già consegnato dal RUP al Prefetto (e approvato) il 5 marzo del 2012 ma che sparisce fino al novembre 2017.
  9. Nella richiesta di proroga inviata dal Sindaco, pro tempore, (prot. N.0035526/2018 del 27/12/2018), diretta al Dipartimento Prociv, si legge che “La Presidenza – del Consiglio Dipartimento Protezione civile in data 25/05/2017 con nota prot. RIA/0035342 autorizzava la ripresa dei lavori di completamento per la spesa prevista complessiva di € 654.748,24”. Tale comunicazione, avveniva in risposta alla missiva inviata, appena un mese prima (12/04/2017) dal Commissario Straordinario del Comune di Villa San Giovanni, il quale non può aver mentito ma, semplicemente, non è stato portato a conoscenza, da parte degli Uffici, dell’esistenza di un progetto definitivo di ampliamento e riprogrammazione di un’Area di Sosta di 26.000 mq, secondo le indicazioni dell’Ente locale e recependo tutte le istanze formulate dalle Organizzazioni di Categoria e dai Tecnici dell’Università Mediterranea; Ciò rileva un fatto gravissimo: La violazione di quel principio di leale collaborazione che sta alla base di ben altri e più corposi elementi che, con separato atto, verranno sottoposti alla competente Procura della Repubblica. Con l’ulteriore aggravante che la decisione assunta dal Dipartimento Prociv con la nota citata si poneva in contraddizione con la precedente decisione, comunicata dallo stesso Dipartimento con la nota del 03/08/2010 prot. DPC/CG60858 ed all’esito di una complessa e attenta attività istruttoria;
  10. Tale violazione, peraltro, si rinviene anche nella stessa missiva inviata dal Sindaco, pro tempore, laddove scientemente si omette di indicare che la presunta “incompletezza dell’organico dell’Ufficio Tecnico” è derivata da una condanna che ha portato alla sospensione di tutti gli Amministratori per effetto della legge Severino e del Dirigente del Settore Tecnico per effetto del D.lgs n. 39/2013. Che, tradotto, vuol semplicemente dire che al Funzionario – permanentemente in servizio – non è stato possibile attribuire la “Posizione Organizzativa”;
  11. Quanto, poi, alla Delibera della Regione Calabria, nr. 791/2009 del 27/11/2009, la stessa trovava giustificazione nella Delibera nr. 38/2008 dell11/11/2008 del Consiglio Comunale di Villa San Giovanni, che aveva disposto l’ampliamento e la rimodulazione del Piazzale di Sosta e che, nel caso in cui tali finanziamenti fossero ad oggi disponibili, sarebbero vincolati alla maggiore area;
  12. Nella disordinata e imprecisa nota inviata dal Sindaco, pro tempore, si fa riferimento ad un incarico affidato all’ANAS per la “pulizia del cantiere” e sembrerebbe che la stessa ANAS abbia comunicato una <<vulnerabilità sismica delle opere realizzate e sospese>>. Sul punto, in relazione a concreti comportamenti tenuti da taluni Funzionari ANAS prima, dopo e durante tutte le fasi del Decreto Emergenza, si omette ogni riferimento, preferendo comunicare fatti, fonti di prova e circostanze direttamente all’A.G. competente, sospendendo allo stato ogni giudizio di merito;
  13. Va infine rammentato che tra le opere da realizzarsi nell’ambito del Decreto Emergenza Ambientale, il 25/09/2007 il Consiglio Comunale di Villa San Giovanni approvava il progetto definitivo e la dichiarazione di pubblica utilità di un’area di sosta a ridosso degli imbarcaderi che il 25/09/2006, il Ministro dei Trasporti, con atto prot. 337/M/ci, aveva autorizzato a realizzare con l’utilizzo di fondi del Decreto Emergenza e, anche in questo caso, come scrive il sindaco, evidentemente, dal 2007, l’Ufficio Tecnico Comunale “non era a pieno organico”.

Appare evidente, quindi, come intorno a questa vicenda ci si stia comportando con eccessiva superficialità e sciattezza, di fronte ad un dramma, quello dell’ambiente, i cui danni sono difficili ma non impossibili da calcolare anche, ove fosse il caso, ricorrendo di fronte alla Corte di Giustizia Europea.

Tanto brevemente premesso, una serie di elementi e di circostanze, qui omesse per brevità di spazio ma che saranno sottoposte alla competente Autorità Giudiziaria,  dimostrano come la mancata realizzazione dell’Autoporto (26.000 mq) e la ulteriore richiesta di proroga per realizzare un “Polmone di soli 8.500 mq, vadano nella direzione di una scelta consapevole, contraria alle decisioni collegiali dell’Ente locale e diretta esclusivamente a “consumare” le provviste economiche, col fine di una dispersione, non solo delle pubbliche risorse ma, anche, di mantenere inalterata l’attuale situazione di emergenza ambientale.

Per tale ragione, come già richiesto al precedente Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, On.le Graziano DEL RIO, in fase di ulteriore richiesta di proroga, il Vice Presidente del Consiglio, On.le Luigi Di Maio e l’attuale Ministro delle Infrastrutture On.le Danilo TONINELLI, previa ogni opportuna verifica, riscontro, accertamento anche in contraddittorio, avvalendosi dei poteri di surroga già previsti dall’Accordo di Programma, vogliano provvedere alla nomina di un Commissario Straordinario con il compito di avviare un bando di gara internazionale per la redazione del progetto esecutivo e la contestuale realizzazione dell’Autoporto della città di Villa San Giovanni.

In via meramente subordinata, si chiede che l’eventuale concessione di ulteriore proroga avvenga limitatamente alla realizzazione del progetto definitivo, depositato in prefettura il 5 marzo 2012 e che si fa riserva di trasmettere in originale.

            Vogliano, infine, i Sigg. Ministri della Salute e dell’Ambiente, nonché il Dipartimento della Protezione Civile, assumere idonee iniziative per la parte di competenza

            Nell’attesa di un cenno di riscontro, per eventualmente trasmettere l’intero fascicolo detenuto in originale e con copia digitale sottoscritta dal RUP, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

  1. Si allega Planimetria dell’intera area per come progettata;
  2. Nota prot. 0009540 del 15/06/2011 diretta al Prefetto di Reggio Calabria;
  3. Copia articolo di stampa del 03/07/2011 del quotidiano “Gazzetta del Sud”;
  4. Nota Prot. 337M/ci del 25/09/2006 del Ministro dei Trasporti;
  5. nota prot. N.0035526/2018 del 27/12/2018 del Sindaco di Villa San Giovanni.-

Villa San Giovanni, 21/02/2019

Antonio Morabito


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