QUALE TURISMO? D’ESTATE MANCA L’ACQUA MA IN COMPENSO AUMENTANO LE TASSE. LA CRISI NON E’ ECONOMICA MA POLITICA

acqua_rubinetto_asciutto_web--400x300Basta con l’alibi della crisi economica planetaria che rende inevitabile il clima di recessione economica. La città ha grandi potenzialità inespresse ma deve imparare a fare i conti con le proprie scelte politiche, quelle attuali come quelle del passato, che l’hanno determinata in uno stato di prostrazione economica.

L’esempio più evidente è dato dalla mancanza di risposte in ordine al tema che riguarda la vocazione naturale di questa città, che è e rimane quella dei trasporti, da trasformare in “distretto” con una area vasta e dietro la quale è depositata la più grande risorsa capace  di generare sviluppo ed occupazione.

Il Presidente del Consiglio Comunale
Il Presidente del Consiglio Comunale

Un tema di fronte al quale il silenzio istituzionale è diventato assordante e qualsiasi iniziativa rischia ora di arrivare fuori tempo massimo, nonostante l’allarme lanciato dopo i clamorosi scippi operati dalla regione calabria, a causa dell’imminente programmazione dei fondi comunitari da cui, evidentemente, la città resterà ancora una volta esclusa.

Un regalo, l’ennesimo, di questo quadro politico, di maggioranza e di minoranza, che non è stato in grado di far levare alta la voce della città, nonostante precise e formali richieste inviate al presidente del Consiglio Comunale, Rocco CASSONE ed all’Ufficio di Presidenza in cui è rappresentata anche la minoranza, affinché la Civica Assemblea dedicasse una seduta di approfondimento sugli stravolgimenti infrastrutturali operati dalla regione.

La risposta fornita alla città è stata chiara ed è rappresentativa dall’inerzia mostrata da Rocco CASSONE, che non ha sentito il bisogno di convocare l’Ufficio di Presidenza almeno per un approfondimento, segno evidente di un suo appiattimento sulle pozioni del PDL calabrese e dimentico di avere, per quasi 10 anni, incarnato il sindaco delle infrastrutture alternative al Ponte.

Il Vice Presidente di minoranza Natale Santoro
Il Vice Presidente di minoranza Natale Santoro

Di contro, però, nemmeno il rappresentante della minoranza, Natale SANTORO, ha dimostrato alcuna sensibilità sull’argomento, atteggiamento in linea con un’azione di controllo e di vigilanza sull’attività amministrativa che – salvo qualche eccezione – definire timida e scialba vuol dire usare un eufemismo e che induce al pensiero circa possibili “larghe intese” che i fatti hanno segnalato in alcune circostanze e che oggi troverebbero le “condizioni politiche” per essere realizzate.

Se questo fosse, non ci scandalizzerebbe se solo la città traesse un vantaggio in termini di allargamento della proposta amministrativa che, però non si intravede da nessuna delle due parti, col risultato di un “governo locale” ridotto ad una sorta di “Commissariamento politico” chesi occupa di ordinaria amministrazione e che naviga a vista col rischio di far finire la città, drammaticamente, sugli scogli del disastro sociale ed economico.

Cambiare si può (in peggio), lo slogan elettorale di La Valle
Cambiare si può (in peggio), lo slogan elettorale di La Valle

Peraltro, dopo tre anni, ed a meno di due dalle nuove elezioni, questa amministrazione continua a dissertare di turismo ma non riesce, nel periodo estivo, nemmeno a garantire la continuità del servizio idrico o il collettamento totale del sistema fognario col depuratore; che spicca per il silenzio sul sistema dei trasporti; che sul piano delle attività commerciali è rimasta felicemente inerme ma che si è segnalata come nessun’altra, per l’aumento della pressione fiscale.

Villa San Giovanni, 24/06/2012

 

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