Le dichiarazioni affidate alla stampa da La Valle, a sostegno del Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, appaiono stucchevoli e rendono plastica dimostrazione di quanta piaggeria abbiano utilizzato le Istituzioni locali nei rapporti con le grandi imprese nazionali che hanno imperversato sul territorio ed alle quali è stato consentito di operare in modo predatorio e senza alcun vincolo.
E non c’era bisogno che La Valle chiamasse in causa l’intera politica regionale per arrivare a rispondere alle contestazioni, precise e puntuali di “Benvenuti al Sud”, in merito alla ferita, ancora aperta, del quartiere Piale.
Ed, infatti, non riuscendo a sovvertire le critiche circa i mancati impegni solennemente assunti da Ciucci sul completamento dell’Autostrada entro il 2013, La Valle si è limitato a confermarli, omettendo che i tratti realizzati lasciano alquanto perplessi, dal momento che se uno svincolo autostradale, come quello di Campo Calabro, viene chiuso a causa di poche ore di pioggia, significa che a monte vi sono errori che vanificano anche le opere autostradali completate e frettolosamente inaugurate.
La Valle, però, ha superato se stesso e il ritegno che dovrebbe accompagnare le istituzioni pubbliche, quando ha tentato di proiettare l’immagine filantropica dell’Anas che avrebbe “gratuitamente” concesso la terra per il ripascimento della costa, dimenticando di aggiungere che quella terra di scavo, Anas e Contraente Generale, avrebbero dovuto trasferirla nella discarica di Melicuccà, con costi altissimi per il trasporto che, invece, il ripascimento ha fatto loro risparmiare.
A conferma che il suo intervento non abbia nulla di genuino, dopo avere omesso e glissato su molte inadempienze di CIUCCI e dell’Anas, il Sindaco incentra la sua difesa sulla triste vicenda di “Piale”, definendo i mancati adempimenti normali “ritardi” e “divergenze sul quantum”, ignorando che in ballo ci sono non solo i beni ma la stessa vita delle persone, sconvolta nella sua normalità da vicende che continuano ad essere affrontate con superficialità ed approssimazione.
Da navigato “strutturista”, La Valle ha così informato la popolazione che un edificio con un cedimento di oltre 8 centimetri non debba temere alcun evento da lavori ormai ultimati, dimenticando la sismicità dell’area.
In buona sostanza, tra mistificazioni e amnesie, l’intervento – non sappiamo quanto genuino – di La Valle, finisce per confermare in pieno tutte le riserve e le critiche che a destra come a sinistra sono state espresse nei confronti del Presidente dell’Anas, aggiungendo alla penosa storia dell’ammodernamento dell’autostrada un nuovo elemento di cui non andare fieri: il comportamento del sindaco La Valle.
Villa San Giovanni, 08/01/2014
Il Portavoce
Rocco Caridi