Questo perché un atto del genere potrebbe rappresentare una vera e propria dichiarazione di ostilità nei confronti di tutta la città e tentare di annullare quel principio amministrativo che, nella continuità, vede l’intervento di diversi Presidenti del Consiglio dei Ministri, Assessori Regionali e Sindaci che in questi anni si sono battuti per garantire la Comunità villese.
Già il fatto, tuttavia, che la Delegazione sia partita in gran segreto, senza informare il Consiglio Comunale e ottenere un mandato preciso, dimostra che l’Amministrazione stia percorrendo strade contorte e che scoprirà essere ricche di difficoltà. Soprattutto nel momento in cui il Consiglio, sin dalla prima seduta, chiede senza esito di ottenere informazioni sulle novità e sul pregresso delle opere del Decreto Emergenza e, per ottenerle, ha già depositato richiesta di un Consiglio Comunale ad hoc.
Lo stesso Commissario Straordinario del Comune, nel brillante tentativo di dare un’accelerazione alla questione, aveva proposto la realizzazione dell’area di circa 8.500 mq che serve solo ai trasporti di merce nociva e pericolosa di cui lo Stato deve farsi carico.
Ogni tentativo, comunque, si è interrotto grazie ad un atto di sindacato ispettivo presentato in Parlamento da IDV, fino a quando, con la dubbia elezione di Siclari, tutt’oggi sottoposta al giudizio del TAR e, in particolare, con la nomina del Vice Sindaco, la questione non tornava di attualità insieme ad altre vicende che stiamo ancora accertando.
Un argomento, questo del Decreto Emergenza, che consente a chiunque di parlare senza avere cognizione di atti e fatti amministrativi, come la questione del nuovo Porto che si vorrebbe collocare a Bolano, senza sapere indicare che tipo di utilizzo se ne farà e senza sapere di una progettazione avanzata nel sistema delineato dall’Accordo di Programma che era, e rimane, in adesione all’attuale porto delle F.S.