MINORANZA DAL PREFETTO E LA MAGGIORANZA SI FA TRE AUTOGOL

La coalizione “LeAli per Villa” e “Forza Italia” lo avevano detto chiaro dopo il Consiglio Comunale di martedì scorso: «Mancare a un consiglio comunale, che vede la trattazione dei punti richiesti dalla stessa opposizione, evidenzia un atteggiamento irresponsabile e contraddittorio nei confronti della città nonchè irrispettoso nei confronti del Commissario Prefettizio, del Prefetto e del Tar che ha deciso e si è espresso circa la legittimità del Consiglio».

Lo avevano fatto, a caldo, gli unici 8 Consiglieri presenti, riuniti in fretta presso lo “Studio Scarcella”, in via Nazionale, dove ad attenderli ci sarebbe stato anche il sindaco eletto e sospeso, Giovanni Siclari. Continuavano a mancare gli altri tre che, comunque, avrebbero dato l’adesione al documento dove appare la loro firma.

CATTIVA CONSIGLIERA

La coalizione “LeAli per Villa” e “Forza Italia”, è stata,probabilmente, presa dalla fretta, dallo scoramento per aver partecipato ad un consiglio comunale triste e desolato, in cui persino il Commissario Prefettizio era mancato. Ma si sa, la fretta è cattiva consigliera.

Infatti, la minoranza tutta, dopo la nomina del dott. Saladino a Commissario Prefettizio, (quindi ben prima della convocazione del consiglio) aveva fatto pervenire in Prefettura una nota in cui chiedeva di essere ricevuta dal Prefetto. E, una volta convocato il Consiglio ad opera del Presidente del Consiglio Comunale, eletto nella seduta censurata dal TAR, aveva comunicato che non avrebbe partecipato alla stessa.

Con una dotta interpretazione, peraltro, la coalizione “LeAli per Villa” e “Forza Italia”, assumevano che la sentenza del TAR avrebbe “salvato” la proclamazione degli eletti e, dunque, salvato anche la prima seduta (e quelle successive) del consiglio comunale.

MINORANZA IRRESPONSABILE = 1 – 0

Ieri, su esplicito appuntamento del Prefetto (comunicato il giorno del Consiglio Comunale), la Minoranza si è recata in Prefettura e – udite udite – ha chiesto al dott. Di Bari di far conoscere quando e a chi la Prefettura ha trasmesso il progetto del Polmone di Stoccaggio, ricevuto dal ˝Provveditorato alle Opere Pubbliche e dall’ANAS.

Il Prefetto – cui è stata consegnata la proposta di delibera che la maggioranza si è rifiutata di votare – si è riservato un paio di giorni per fornire tali informazioni ma che ha, suo malgrado, detto chiaramente che sull’appello ad intervenire per il mantenimento degli 11 milioni di euro che scadranno il 31 dicembre prossimo, i margini di manovra della Prefettura sono molto ristretti.

Di quale irresponsabilità parlava, dunque, la coalizione “LeaAli per Villa” e “Forza Italia”? Probabilmente di quella per la quale la città non ha un sindaco, non ha una Giunta e, a distanza di oltre 4 mesi dalle elezioni e con scadenze importanti (come quella della perenzione dei fondi del Decreto Emergenza) non ha ancora costituito un Consiglio Comunale?

Acta est fabula = 2 – 0

Sul finire di un incontro durato poco meno di un’ora, il Prefetto Di Bari ha precisato che provvederà subito ad inviare una nota al Commissario Saladino, dettando istruzioni su un Consiglio Comunale che, a seguito della sentenza del TAR, deve intendersi non ancora insediato.

Dunque, da dove ha tratto, la coalizione “LeAli per Villa” e Forza Italia” che il TAR e il Prefetto abbiano sancito la legittimità del Consiglio Comunale? Perchè il TAR, come riporta la sentenza, ha fatto salva la “proclamazione degli eletti” e non già l’insediamento del Consiglio, avendone annullato l’atto originario di convocazione. Una interpretazione del tutto singolare a cui ci hanno abituato (e stancato) i soliti noti, che amano prendere per i fondelli la città.

Noi non abbiamo la saccenza di sapere e volere interpretare norme di legge o sentenze giudiziarie ma la presunzione di saper leggere, quella si, contrariamente a tanti nani e ballerine che questa città dicono averla nel cuore macon i fatti dimostrano il disprezzo che li anima, ostentando solo arroganza e prepotenza.

Giochi Circensi = 3 – 0

No, il governo di un popolo, piccolo o grande che sia non è un gioco. Nemmeno un gioco sporco. E, invece, questo giocare da oltre 10 anni ha portato solo un impoverimento ad una città smarrita, illusa, depredata.

Dai 440 posti di lavoro del “Parco dei Falchi” a quelli del Ponte impossibile, dall’Ecopass deliberato e mai realizzato, all’adesione Autorità Portuale che si era impegnata ad aprire un ufficio in questa città, sono troppe le bugie – come quelle di questi mesi – che hanno gettato una città nella disperazione, lasciando campo libero ai “nuovi padroni”.

Oggi l’ultimo capitolo di una “saga delle cazzate”, consumata solo per rimanere avvinghiati a una poltrona in bilico tra le decisioni del Commissario Prefettizio e quelle di una Commissione d’Accesso Antimafia tutt’altro che “di facciata”. Ce ne accorgeremo presto. Molto presto.

19/10/2017

antonio morabito

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