MANCATA RACCOLTA DIFFERENZIATA E INERZIA DEGLI AMMINISTRATORI. BUCHI NEL RISPETTO DEL CAPITOLATO CON L’ALLEGRA PARTECIPAZIONE DELLA MINORANZA

Non è l’introduzione del contributo per le spese indivisibili ad aver fatto lievitare il conto della nuova Tariffa sui rifiuti. A determinare l’aumento soprattutto l’elusione dell’obbligo di attivare la raccolta differenziata, raggiungendo, sin dal 2006, una quota minima pari ad almeno il 35% e che entro il 2012 sarebbe dovuta arrivare al 60%.

Indifferenziati e ingiustificati
Indifferenziati e ingiustificati

Un bel risparmio per i cittadini che avrebbero visto ridursi, considerevolmente, il balzello che oggi ha, invece, raggiunto livelli così alti da essere insostenibile per molti.

Una “elusione” diluita nel tempo, come le responsabilità che, certamente, non possono essere imputate solo all’Amministrazione guidata da Rocco La Valle.

In ritardo dal 1997. Ancora di più dal 2006 ma su cui adesso pesa, dopo la liquidazione della “FataMorgana”, la società partecipata che si occupava dei rifiuti, una gara d’appalto assegnata lo scorso anno ed il cui “capitolato” (dove vengono evidenziati gli obblighi della società aggiudicatrice) è stato inteso dall’Amministrazione Comunale come una semplice dichiarazione priva di conseguenze.

Dall’obbligo di “agevolare” gli utenti nel conferimento dei rifiuti, alle precauzioni per rumori molesti durante la raccolta di notte e nelle prime ore del mattino; dal lavaggio dei cassonetti all’attivazione del numero verde per i cittadini; dalle campagne informative per l’utenza alla redazione mensile del report sulla quantità di rifiuto differenziato; (clicca per scaricare il capitolato)

La Giunta Comunale
La Giunta Comunale

Già, rifiuto differenziato! Ma se la società aggiudicatrice aveva l’obbligo di presentare, mensilmente, questo report, così come il dato sulla “pesatura” del rifiuto conferito in discarica, si presume che la raccolta differenziata sia stata resa effettiva. Anche se non si capisce né come né quando, considerato quello che chiunque può verificare su strada.

Dunque non ci sarà alcun risparmio perle tasche dei contribuenti, mentre all’orizzonte si profila una semplice campagna informativa che non potrà portare alcun vantaggio nelle casse comunali e nelle finanze delle famiglie.

Ad essere state eluse anche le previsioni sulla “vendita” del rifiuto differenziato avviato al riciclo e che avrebbe dovuto rimanere di proprietà comunale, così come il corrispettivo economico realizzato. Nulla di nulla, mentre a languire rimangono anche i cosiddetti servizi indivisibili, con strade impraticabili, sicurezza urbana che vacilla sotto i colpi delle organizzazioni criminali ed un’igiene che non ha nulla da invidiare ai Paesi sottosviluppati.

Io non c'ero....
Io non c’ero….

Una situazione che rende incomprensibile l’atteggiamento di una minoranza che ha rinunciato ai propri compiti e doveri di controllo, di fronte ad una maggioranza che ha fatto della trasparenza il proprio maggior nemico, tanto da essere risultata tra le peggiori nel sistema di valutazione introdotto dalla Presidenza del Consiglio   dei Ministri, con ben 68 bollini rossi sui 70 valutati.

Una sorta di complicità/corresponsabilità, quella della minoranza che, senza batter ciglio, ha assistito inerme alla introduzione del nuovo regolamento sulla TARES che cancellava tutte le precedenti esenzioni ed agevolazioni (tranne quelle imposte per legge).

Ma sul tema delle responsabilità della minoranza e, in specie, degli uomini che rappresentano il Partito Democratico in seno alla massima Assise cittadina, c’è da credere che nei prossimi giorni emergeranno ben più gravi e significative responsabilità che verranno evidenziate anche di fronte al Comitato Nazionale di Garanzia del partito guidato da quel galantuomo di Epifani.

Un comportamento che offende ed avvilisce la storia, l’impegno e il sacrificio di tanti militanti di una cultura dietro alla quale oggi si nascondono grumi di interessi e di potere.

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