LICEO NOSTRO-REPACI: LA PROVINCIA IN DISARMO MANDA LA POLIZIA PROVINCIALE E SI BECCA UNA DENUNCIA

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A poche settimane dalla definitiva scadenza della Provincia, che lascerà il posto all’istituenda “Città Metropolitana di Reggio Calabria, il suo presidente, Giuseppe Raffa, continua l’atteggiamento di arroganza e prevaricazione contro il Liceo Nostro-Repaci di Villa San Giovanni, e nonostante gli sia stato detto, in tutte le lingue, l’inconsistenza della deliberazione che frettolosamente ha adottato il 1° ottobre scorso, ha deciso che era tempo di regalare una nuova sorpresa ai ragazzi del liceo villese, che sembrano ormai privi di rappresentanza.

Per  rendere ancora più credibile l’atto di prevaricazione, Raffa, si è più volte servito della Polizia Provinciale, guidata dal Dirigente, Domenico Crupi, che insieme alla dott.ssa Alessandra Sarlo (moglie dell’ex Giudice Giglio e anche lei, a dicembre, condannata per corruzione a due anni di reclusione) ed all’arch. Mezzatesta, si sono presentati presso i locali dell’Ist. Tecnico “Repaci” per verificare come …gli studenti non abbiano ancora ottemperato al trasferimento. (scarica il verbale)

Stupisce, ovviamente, che la Provincia – dice – abbia avvisato dell’attività ispettiva i dirigenti, con un sms che tutto può essere tranne che una notifica.

LE BALLE DI RAFFA

La questione è vecchia e riguarda quel “pasticciaccio brutto” prodotto da interessi che nulla hanno a che vedere con l’attività scolastica e che si determinava con il sequestro dell’Istituto Alberghiero da parte della locale Procura della Repubblica, nell’agosto 2013.

12046804_10207877866053324_8554221402936280600_nUn balletto durato (adesso) tre anni, laddove il Dirigente dell’Istituto Tecnico “Nostro-Repaci” accettava la richiesta della Provincia di ospitare l’Alberghiero presso i propri locali di via De Gasperi. Ma come spesso accade….chi dentro ti metti, fuori ti caccia. 

Dopo un tira e molla durato più di due anni (scolastici), anche a seguito dell’inusuale crescita di iscrizioni del Liceo Nostro-Repaci (e in parte dell’Alberghiero), mentre la Provincia continuava a promettere il nulla (non è stata in grado di reperire locali per l’Alberghiero, ha preso in giro con la promessa di nuove aule per il “Nostro-Repaci”, con uno stanziamento fantasma di 750.000 euro, presso una struttura che non si capisce cosa diventerà, cioè se Caserma dei Carabinieri o Auditorium). Ora, addirittura, lui che sarà nominato Commissario per gli affari correnti, ha ipotizzato altri 2 mln di euro. E perchè non 4 / 8 o 12…tanto non costano nulla.

PROVINCIA INCOMPETENTE

Nella sua qualità, Raffa, insieme alla Sarlo, il 18 settembre 2015 inviava una missiva alle due dirigenti degli Istituti superiori, prospettando due soluzioni e invitando la dirigente del “Nostro-Repaci” a fare una scelta…«per non pregiudicare l’inizio dell’anno scolastico (Sic! che è già iniziato il 14 NdA)», ma l’opzione scelta non va bene a Raffa e soprattutto alla Barbalace, dirigente dell’Alberghiero, ospite del “Nostro-Repaci”.

Sicchè Raffa decide! E con la delibera n. 117_del 1° ottobre 2015 assegna, con atto d’imperio, l’intero Istituto “Nostro-Repaci” di via De Gasperi, all’Istituto Alberghiero della Barbalace, incurante del fatto che la Provincia non ha alcuna competenza esclusiva, poichè l’utilizzo delle sedi scolastiche, ai sensi dell’art. 139, comma 1, lett. d), la Provincia lo “concerta e concorda” con le istituzioni scolastiche. Ciò in base all’art. 117, secondo comma, della Costituzione, che ha sancito l’autonomia delle istituzioni scolastiche, come peraltro confermato dalla storica sentenza del TAR Umbria,Sez. I n. 368/2008 (clicca per scaricare).

Presidente_Sergio_MattarellaUna delibera farlocca, quindi, che avrebbe benissimo potuto essere impugnata e annullata attraverso il Tribunale Amministrativo Regionale ma i cui termini sono stati fatti spirare, dietro la scusa che non erano stati previsti in bilancio risorse per questo tipo di attività.

Spesso, a pensare male si fa peccato e tuttavia, qualora effettivamente non vi siano altri e meno legittimi impedimenti, resta ancora entro il prossimo 15 febbraio la possibilità di impugnare la Delibera Provinciale, con Ricorso Straordinario al Capo dello Stato, chiedendo anche la sospensiva del provvedimento, finanziabile attraverso una sottoscrizione di fondi da parte di tutti i genitori degli alunni del “Nostro-Repaci” e che costerebbe si e no 1000 euro, che è una cifra irrisoria, vergognosamente misera se si considerano i quasi 1000 alunni della scuola.

INTERESSI E INTERESSENZE

siclari strutturaRaffa non lo dice e si limita a indicarli come “Immobile A)” e “Immobile B)”, reperiti attraverso una singolare “Manifestazione”  – appunto – “di interesse”. I due immobili, infatti, risponderebbero più a sentimenti politici che altro, tant’è che uno fa capo all’ex Università Ranieri, con una capacità di 100 unità e le altre aule, ex ASP, riconducibili alla famiglia del vice sindaco di Villa San Giovanni che, appena il 12 ottobre 2015, faceva visita, insieme al sindaco ed altri amministratori, alla dirigente dell’Ist. “Nostro-Repaci” con lo scopo, dichiarato il giorno dopo, appena scoperto l’inciucio, di invitare la stessa dirigente a visitare i nuovi locali.

Tutto senza minimamente preoccuparsi del fatto che presso il Tribunale di Reggio Calabria, giace già un procedimento penale, il n. 1481/2015 che vede indagata parte della vecchia Giunta Comunale di Villa San Giovanni, per i reati di “abuso d’ufficio” e altro, per una questione, se non identica, certamente simile, alla quale ora si affiancherà questo ennesimo esempio di approssimazione amministrativa.

SCUOLA E STUDENTI ALLA DERIVA

20140930_083618Dirigenza Scolastica Regionale, Provinciale e Locale non sono interessate e il Ministro della Istruzione fa finta di non sapere, mentre anche una parte dei genitori briga a danno di altri e, soprattutto, degli studenti che, colti dalla disperazione, chiedono al Prefetto un intervento, mentre in riva allo stretto si consumano le peggiori nefandezze.

Dimenticano, tutti, infatti, che il liceo “Nostro-Repaci” è anche assegnatario del plesso scolastico di via Monsignor Bergamo, noto come “Ex Magistrale” che però, attraverso un giro di scempiaggini amministrative, Comune e Provincia hanno dato in uso al “Museo dello Stretto”, facendo poi vivere una parte degli alunni del “Nostro-Repaci” in una pericolosa promiscuità.

Dunque, l’ulteriore mancata impugnazione del provvedimento, qualora non si farà nei termini, farebbe sorgere il sospetto che dietro la vicenda si nascondano odiose attività, che mirano, esclusivamente a prendere in giro circa mille alunni, ignari che dietro il loro diritto allo studio ci siano gli interessi di un gruppo di potere che vergognosamente sta cercando di brigare anche a danno di altri genitori.

Tutto questo nell’imminenza del commissariamento della Provincia e di Raffa che, ne siamo certi, verrà premiato con una messe di voti per soddisfare le sue aspirazioni.

03/02/2016

di antonio morabito

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