LICEO NOSTRO REPACI: ALUNNI E DOCENTI PRESI IN GIRO DA RAFFA E LA VALLE

n1Agli alunni del liceo Nostro-Repaci di Villa San Giovanni viene negato non un diritto Costituzionale ma due. Roba da far sobbalzare nelle tombe i padri costituzionali, per colpa di qualche genitore che giocava una propria partita elettorale ma, soprattutto, per colpa di autorità per nulla autorevoli che hanno dimenticato che il loro compito è di servire le leggi dello Stato e non altro.

costituzione-2Neanche per la TAV è successa una cosa del genere, con autorità  pronte a minacciare i ragazzi che avevano manifestato l’intenzione di fermarsi a piazza stazione. Non di occupare, ma di fare una sosta che, con ogni probabilità, avrebbe creato un disagio alla circolazione. E che senso ha una manifestazione di protesta, se non crea disagio?

Certo, in questo caso il disagio lo avrebbe provocato ai mezzi che attraversano lo Stretto. Non tutti, solo quelli diretti e provenienti dalla Caronte. Cioè non ad un servizio pubblico, come le ferrovie, ma ad un servizio privato, non catalogato come servizio pubblico ma che da queste parti è visto dalle autorità, per nulla autorevoli, come il padrone assoluto di tutte le cose.

Insomma la dimostrazione che viviamo in una città a sovranità limitata. Limitata non per legge ma per l’interpretazione che ne danno le istituzioni. A cominciare da quelle comunali, partite insieme al corteo come se  stessero andando in ospedale e diventati funerei in piazza stazione, dove dal corteo sono pure uscitiper non essere considerati complici.

IL DIRITTO ALLO STUDIO

raffaPer cosa protestavano gli studenti è persino superfluo spiegarlo, dopo essere stati presi in giro – per colpa di alcuni genitori che si prostrano davanti al potere – da una politica arrogante che non considera più i cittadini, se non in campagna elettorale.

La carenza di aule, segnalata per tempo lo scorso anno dalla dirigente scolastica, si è scontrata con il pasticcio di una politica attenta agli interessi privati, che su richiesta del Comune – il quale aveva garantito il mancato utilizzo per fini scolastici del plesso dell’ex Magistrale – aveva portato la Provincia a consentire all’Ente guidato da La Valle di stipulare una cessione di quei locali al Museo dello Stretto.

Bugie su bugie la situazione si è nel frattempo complicata e piuttosto che pretendere di far sgomberare i locali al museo, la lungimiranza del presidente Raffa, sottoposto al ricatto della farsa delle dimissioni di La Valle, prendeva tempo e prometteva di risolvere il problema prendendo in affitto alcune strutture e garantendo che entro dicembre avrebbero presentato un progetto, unito ad un finanziamento di 700.000 euro, per la realizzazione di nuove aule nella ex fabbrica ISA. Che però il Comune aveva – con atti formali – già destinato all’Arma dei Carabinieri.

Se questo fosse successo in Italia, altro che manifestazioni. Se questo fosse successo dove vigono le regole e la civiltà non è una parola vuota, sarebbero scattate indagini, denunce, ordini di sgombero e smantellato un sistema di potere che la Procura della Repubblica Autonoma di Reggio Calabria non ha la forza di smantellare.

IL DIRITTO DI MANIFESTARE

silviaChe le autorità abbiano preso sotto gamba la protesta, solo dopo avere superato il critico viale Italia, è dato dal fatto che le soste del corteo si sono moltiplicate senza ostacoli, a parte quella davanti la segreteria di Messina, in cui i ragazzi hanno intonato cori non proprio in suo favore. Ma anche dal fatto che da lì in poi è stato un percorso ad ostacoli, con auto parcheggiate in divieto di sosta, lasciate li ad infastidire il corteo.

messinaSi può essere violenti in molti modi, anche senza usare violenza fisica sulle persone, ma anche utilizzando il potere per ingenerare il dubbio che, forse, noi siamo nati sudditi di un sitema politico che è diventato “casta” e che interagisce con le altre istituzioni.

Così come violento è stato Raffa, questa mattina, nel proprio messaggio pubblico diretto al candidato  Messina, secondo cui la manifestazione odierna era una strumentalizzazione e che il lavoro di La Valle, in questi cinque anni, è stato egregio. Imperioso, aggiungeremmo noi, tanto da meritare continuità, invitando tutti a votare chiunque, ma non coloro i quali hanno governato nell’ultimo mandato.

Questo è ciò che meriterebbe un presidente come Raffa e un sindaco come La Valle, ormai dati per dispersi, che hanno alacremente lavorato per mortificare alunni, docenti, famiglie che nella scuola, in questa scuola, avevano risposto tante speranze e ancora oggi, a distanza di un anno, si ritrovano a dover trovare un posto in cui esercitare i loro diritti e i loro doveri.

Si, si può essere violenti in tanti modi e il peggiore è proprio questo, grazie anche a dei servi schiocchi, che dimenticato come le manifestazioni si organizzano per non per darsi un tono, sbavando dietro il potere da immortalare in servizi fotografici improbabili, quasi  si immortalasse la Regina d’Inghiltera, ma per farsi sentire da quelle istituzioni sorde, ottuse, chedei disagi se ne infischiano perchè sono proprio loro a provocarli, per favorire interessiprivati e comunque altri rispetto a quelli di una città che vuole guardare al proprio futuro.

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: