Dopo le elezioni regionali, infatti, è avvilente assistere ai “conti della serva” che umiliano il consenso, riducendolo ad una sommatoria falsa e demagogica di persone che, sfidando il trend negativo di un astensionismo che rischia di diventare patologico, hanno creduto ad un progetto di cambiamento e si sono recati alle urne.
Al di là delle ragioni contabili, per le quali ognuno è padrone di far finta di nulla, ci sono motivi di sostanza, che pure i numeri esprimono con estrema chiarezza, ma che costituiscono la sintesi di una intesa che cresce dentro la città, che va amalgamata, che senza forzature ha trovato una naturale collocazione, una base comune che potrebbe costituire l’embrione di quello che sarà il futuro.
Sebbene ancora non ci sia un formale tavolo di discussione, è abbastanza chiaro che ad altre latitudini politiche si sia consumato, ben prima delle elezioni, il tentativo di dividere il mondo in buoni e cattivi, tranne poi, a risultato conseguito, ascriversene il merito.
Veniamo da una fase in cui, a livello cittadino, un certo modi di fare politica ha contagiato anche una opposizione divenuta di facciata, che ha determinato il disgusto degli elettori che, ove non hanno disertato le urne, hanno contribuito a rinnovare il quadro politico regionale. E siamo consapevoli che questa è la stessa analisi che sta muovendo la nuova classe politica nazionale e regionale.
Il risultato regionale ci ha, infine, convinti che in modo trasversale questa intesa ci sia già e ci rendiamo disponibili a partecipare all’apertura di un tavolo di confronto ed alla costruzione di un percorso comune, che abbia il compito di fermare il degrado politico-amministrativo fatto di favori, trasversalismi e inciuci, per fare uscire la città da questo terribile incubo.
Villa San Giovanni, 30/11/2014
Il Portavoce
Rocco CARIDI