LA VALLE IMPONE L’OPERAZIONE TRASPARENZA: Dal pianobar alle mozzarelle, la corsa a nascondere le carte

IL SINDACO OPACO

Era il 28 luglio scorso quando, anticipando di qualche mese il terremoto politico-istituzionale che avrebbe investito l’Italia da nord a sud, mettendo a nudo le nefandezze di una classe politica volgare e rozza, avevamo sottolineato il deprecabile comportamento dei “fantastici tre” amministratori villesi i quali, fuori sede per ragioni istituzionali, avevano deciso di trastullarsi con la musica da pianobar, in una calda e magica serata romana, tra vodka e gin lemon.

Gli stessi “fantastici tre” amministratori, al ritorno dalle fatiche romane, piuttosto che fermarsi a consumare il pasto (che regolarmente sarebbe stato rimborsato… forse) optavano per qualche mozzarella di bufala: tre chili più o meno!

Tutto regolarmente messo in conto alle casse comunali, insieme al costo dell’alloggio e del vitto ulteriore.

La notizia non era frutto di un pettegolezzo ma degli atti pubblicati all’Albo Pretorio Online dell’Ente ma, evidentemente, il livello di irritazione provocato ai tre fantastici, deve avere superato ogni umana ragione.

Tant’è che nel rispetto di quella che ormai appare una tradizione che questa amministrazione sta affermando con forza, piuttosto che piegare i comportamenti al rispetto delle regole, la soluzione rinvenuta è stata quella di nascondere le carte in barba ad ogni principio di trasparenza e di legalità.

La prima operazione, in atto ormai da tempo, è quella di rendere la “vetrina” dell’Albo Pretorio Online una vera e propria corsa ad ostacoli, sicché sotto lo stesso numero di pubblicazione vengono inserite una miriade di Delibere di Giunta ed altrettante infinite determine dirigenziali, rendendo difficoltoso, se non impossibile, un attento controllo da parte dei cittadini.

L’altra operazione, ancora più subdola, è stata quella di omettere, dagli atti pubblicati e relativi ai rimborsi per le missioni degli amministratori comunali, tutti gli atti allegati, di modo che non si possa più desumere i rimborsi a che titolo siano stati concessi.

Allora può capitare che al Vice Sindaco vengano liquidate 175,91 Euro di missione per recarsi a Cittanova in data 21settembre 2012 ma senza dimostrare il perché di tale cifra, dal momento che il D.M. 4 agosto 2011, fissa la misura massima del rimborso (per le missioni che non prevedano il pernottamento) in una cifra che va da 28 a 52 euro massimo.

Lo stesso vale per le missioni di Sindaco e Vice, dal 26 al 28 settembre 2012 e per quella del 2 e 3 agosto, protagonisti sempre Sindaco, Vice Sindaco e il sempre più amabile Assessore Marco SANTORO.

Insomma, tutte scelte, queste, volute con determinazione dall’Amministrazione La Valle, dirette a riportare indietro di oltre 20 anni ogni sforzo del legislatore per la modernizzazione del Paese; un modo per negare ogni principio democratico. Per dimostrare come sia possibile violare, con disinvoltura, quei principi di legalità, trasparenza, imparzialità e buon andamento imposti dalle norme di legge.

Soprattutto, per dimostrare l’assiomatico principio di governo di La Valle: noi abbiamo vinto e noi gestiamo!

di Antonello Morabito

Una risposta a “LA VALLE IMPONE L’OPERAZIONE TRASPARENZA: Dal pianobar alle mozzarelle, la corsa a nascondere le carte”

  1. E a cosa servirebbe? Non e’ gia’ abbastanza eloquente il modo con cui stanno utilizzando, non le risorse dell’ecopass ma le risorse comunali.
    L’ecopass (che poi tale non e’ essendo la fase preliminare all’introduzione dell’ecopass e tale e’ rimasta per manifesta incapacita’ amministrativa) doveva servire per generare un nuovo sistema produttivo capace, a sua volta, di generare occupazione ai diversi livelli, abbattendo i fattori inquinanti e migliorando la qualita’ della vita. Per ragioni oltremodo evidenti, il sindaco ha rinunciato ad un progetto vero e credibile pensando di potersi vantare della realizzazione dell’ecopass. In realta’ questa amministrazione non ha alcun merito rispetto a questo provvedimento. Questa e’ una vittoria mia personale e chiunque ica il contrario e’ solo un falso millantatore. Hanno fermato un modello di sviluppo ma non lo hanno bloccato ma solo rimandato. E tra qualche tempo sara’ possibile dimostrare davvero cosa significa amministrare una citta’ e farle cambiare volto senza bisogno di opere faraoniche ed improbabili come il ponte sullo stretto. Adesso continuino pure a sollazzarsi con pranzi e cene di rappresentanza 🙂

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