LA CITTA’ IMPARI A CONOSCERE GLI AMMINISTRATORI CHE SI E’ SCELTA E SE E’ CONTENTA PAGHI!

16 agosto 2013
16 agosto 2013

Noi lo avevamo detto agli albori dell’applicazione della nuova Tariffa per il ciclo integrato dei rifiuti, perché era evidente come l’essersi limitati ad applicare le sole agevolazioni ed esenzioni già stabilite dalla legge, avrebbe rappresentato un vero e proprio salasso per le famiglie.

Le norme con le quali era stata introdotta la TARES, infatti, oltre alle agevolazioni, riduzioni ed esenzioni già previste dal legislatore, consentiva ai comuni l’introduzione di ulteriori esenzioni ed agevolazioni. A patto, prevedeva espressamente la norma, che vi fosse copertura finanziaria (art.14, comma 19 D.L.201/2011).

24 agosto
24 agosto

Tale norma, rimasta in vigore fino al 31 agosto 2013 (ma il regolamento comunale è stato approvato ad aprile 2013 mentre le tariffe a giugno dello stesso anno) dimostrava come vi fosse una “sofferenza” nel bilancio comunale.

Tali affermazioni provocavano la reazione indignata dell’amministrazione comunale, corsa subito a smentire la sola ipotesi di “difficoltà di bilancio”, che addebitava alle imposizioni del Governo il significativo aumento del tributo comunale.

In base a  quanto fatto emergere oggi da “Benvenuti al sud”, invece, è più che evidente come il milione di euro di debito del comune nei confronti della regione e l’altrettanto esosa esposizione nei confronti della Sorical (acqua), dimostrano come gli amministratori villesi siano stati clamorosamente “impallinati da fuoco amico”, se è vero che la notizia dell’esposizione debitoria è stata diffusa dall’assessore regionale all’ambiente Pugliano.

23agostoLa magra figura di La Valle e Messina non finisce qui. La loro “reprimenda” anche contro chi aveva osato affermare la “sofferenza di bilancio” e invocava una revisione degli “avvisi tares” per mancata detrazione dei periodi di interruzione per i quali, sempre l’art.14, comma 20, del D.L. 201/2011, prevede che non potrà applicarsi una quota superiore al 20% della tariffa prevista.

Sul punto la risposta fornita dal Vice Sindaco, Antonio MESSINA, lascia esterrefatti! Non è più solo una questione di incapacità e approssimazione: qui siamo di fronte ad una acuta carenza sul piano strutturale dei più elementari principi giuridico-amministrativi.

Via Rosario
Interruzione breve?

Dopo avere accusato “movimenti cittadini” di stato confusionale e amnesie, MESSINA scrive: dimenticando … la potestà regolamentare dell’Ente che ha la facoltà, ai sensi del’art. 52 del d.lgs. 446/97, di intervenire in tema di tributi locali così come è avvenuto con il Regolamento Comunale TARES che, con riferimento al problema del mancato svolgimento del servizio prevede espressamente quanto segue: Art. 26 Mancato svolgimento del servizio 1. Previa formale e motivata diffida dell’utente al gestore del servizio di raccolta dei rifiuti e/o  ai competenti uffici comunali attestante situazione di carenza o di grave irregolarità nell’erogazione del servizio, ove non si provveda da parte del Comune, entro congruo termine, a regolarizzare il servizio o ad argomentare l’insussistenza dei motivi di diffida, o quando sia presente una situazione che ha generato un danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente, riconosciuta dall’autorità sanitaria, deve essere applicata una riduzione nella misura massima pari al 10%.

UN MILIONE DI DEBITO
UN MILIONE DI DEBITO

Sicché, secondo MESSINA, la riforma Costituzionale in senso federale, avviata con la L.3/2001, avrebbe finito per ridisegnare l’intero sistema ordinamentale, demolendo i principi della successione delle leggi e soprattutto quello della gerarchia delle fonti del diritto, nonostante la riforma del Titolo V della Costituzione che, evidentemente, Messina non legge da un bel po’.

Ma se proprio è interessato, nella prospettiva che egli si è dato, ci rendiamo disponibili a ripetizioni, a patto che la smetta di occuparsi di bilanci comunali.

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