IL VERMINAIO DEI COCCODRILLI MUTI O PIANGENTI

C’eravamo chiesti, anche noi, da dove il sindaco Messina avesse tratto, tra tutte, l’unica accusa che il “Corriere della Calabria” e la brillantissima collaboratrice, Alessia Candito, che oggi vive momenti di tensione a causa di inenarrabili minacce, soltanto ipotizzava: l’assunzione della consorte del sindaco stesso presso la “Interdata Cuzzola” (o Center) affermando in lungo e largo che per tale questione egli avrebbe presentato una denuncia per violazione della privacy.

Denuncia ridondante contro di noi che, forse a causa del concitato momento, non gli ha fatto comprendere che la denuncia giace già alla Procura della Repubblica e presso l’ANAC e nulla nasconde dei fatti presi in esame che, quindi, saranno utilizzati anche contro di noi qualora ritenuti apprezzabili dal punto di vista penale e del perseguimento degli autori.

Al momento, l’unica cosa che abbiamo appreso è che la coniuge del primo cittadino, per ammissione della stessa “Interdata Cuzzola”, è responsabile dell’area “Ordinamento Contabile” di quella società, quindi inserita stabilmente tra il personale dipendente, come attesta lo stesso sito internet della società all’indirizzo http://www.cuzzola.it. E non è l’unica sorpresa tra i collaboratori!

volemose bene

LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO

primo firmatario
primo firmatario

Il Consiglio Comunale durante il quale – pare – che l’Assessore Micari abbia indicato al sindaco la presenza dell’articolo del “Corriere della Calabria”, scatenando l’ira (forse volutamente?) del Primo cittadino e, a seguire, quella dei consiglieri di maggioranza prima e il silenzio di quelli di minoranza poi, aveva fatto emergere una serie di invettive e di gravi offese contro il consigliere Morgante e contro il Gruppo che a lui fa riferimento tranne, poi a bocce ferme, accorgersi che l’articolo del “Corriere” era tratto da una interrogazione parlamentare n° 4-04884 che 7 Senatori – gli stessi che si sono occupati della mancanza dei ricettari – avevano presentato.

Questo, tuttavia, non ha impedito ai manovratori di turno – sempre a bocce ferme – di manipolare i verbali del Consiglio, facendo sparire quelle frasi offensive del sindaco e che non stanno bene soprattutto se in bocca ad una signora, capogruppo della maggioranza.

La parola d’ordine, dopo lo shock iniziale, da distribuire nelle tavole imbandite è: tanto li hanno denunciati per violazione della privacy, perchè hanno pedinato la signora moglie del sindaco e, poi, non gli faranno niente perchè l’Autorità Anticorruzione non si occupa dei Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti.

L’AGENZIA DELLE ENTRATE

4 mani
4 mani

Il dubbio, sollevato anche nell’interrogazione parlamentare, è che il Comune non potesse affidare all’esterno il servizio di “segnalazioni qualificate” che prima la SATI srl e poi la INTERDATA Cuzzola srl, hanno svolto, mandando sotto accusa migliaia di cittadini sottoposti a nuovi accertamenti tributari, nuove perizie, nuovi avvocati tributaristi, nuovi accertamenti con adesione, nuove sanzioni e chi più ne ha più ne metta, poichè l’Agenzia delle Entrate – sede nazionale – aveva assunto l’impegno di “formare” in ogni regione (e quindi a cascata) il personale dei Comuni.

Ironia della sorte, un illustre sconosciuto ai più che nel 2004 scriveva prodotti editoriali a quattro mani con la Responsabile comunale dell’Area Economico-Finanziaria, nonchè Amministratore Unico della Interdata Center sas (fino al 30 aprile) e della Interdata Cuzzola srl poi, il 23 marzo veniva nominato Organismo (In)dipendente di Valutazione dal sindaco La Valle, per tre anni, mentre il 4 giugno, la dott. Salzone, compagna di scrittura del Cuzzola, pubblicava una determinazione con la quale affidava alla nuova società di Cuzzola le attività che prima erano della SATI srl.

La domanda posta dalla stampa è stata spontanea: ma se la moglie dell’ex Vice Sindaco è stata assunta, a progetto, dalla SATI srl (con quale bando e con quale concorso), non è che per caso, ereditando il lavoro che era della SATI srl, l’Interdata Cuzzola (o Center) ha ereditato anche la moglie dell’attuale sindaco?

MARTEDI’ CONSIGLIO COMUNALE

Molti, in questo mese, si sono interrogati sulla veridicità delle accuse e alcuni (indovinate perché) hanno giurato e spergiurato sulle falsità che la Procura avrebbe smascherato. E non si sa bene se realmente convinti, oppure se per il solito metodo del “compare attivo” che ha portato ad allertare alcune amicizie influenti, in grado di pilotare durata e indirizzi delle inchieste che, com’è noto, fino ad oggi si fermavano al Kalura per ripartire alla Costa Viola, creando nel territorio di Villa San Giovanni una “zona franca urbana” (ed extraurbana).

Le inchieste giudiziarie svolte dalla Procura e quelle amministrative svolte dall’ANAC, dal Ministero dell’Interno e da quello dell’Economia e delle Finanze, per i quali l’interrogazione parlamentare ha espressamente chiesto l’avvio di un’attività ispettiva, avranno tempi e modalità che a noi riguardano relativamente.

Quello che invece ci riguarda (o dovrebbe riguardare), è la questione politica che, ancor di più di fronte ai fatti odierni, pone un problema etico immane e costituisce un preciso spartiacque tra una complicità politica (e forse non solo) e incalzare il sindaco a dare risposte vere e veritiere ad una città che è stata tradita con l’inganno e per l’interesse.

Da cittadini vogliamo, anche noi, sapere quale grumo di interessi ha pervaso la città e se questi interessi – che forse sono stati svelati – porteranno all’unico gesto possibile che renderebbe un poco dignitosa la vita istituzionale di questa città.

Martedì il Consiglio Comunale restituirà la verità anche su questa domanda!

19/12/2015

di antonio morabito

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