IL SINDACO DI MESSINA VAL BENE IL FUTURO DI VILLA. APPELLO PER ACCORINTI!

ACCORINTI: MESSINA REAGISCE E TU?
ACCORINTI RISVEGLIA LA SPERANZA

Il ballottaggio per l’elezione a Sindaco di Messina è una partita che non riguarda solo i messinesi, perché dentro quella competizione elettorale ci sono due anime, due mondi. Che non sono i due tradizionali schieramenti, destra e sinistra, essendo stata una parte (?) politica completamente annullata ma una straordinaria spinta dal basso che sta entusiasmando e investendo il Sud, l’Italia e il mondo.

Renzi, hainoi, l’ex rinnovatore chiuderà la campagna di Felice Calabrò, il quale aspira a finire il lavoro di “cesello” distruttivo iniziato dal sindaco Genovese e, per altri versi, dai Franza. Il Matteo nazionale lo fa, certamente in buona fede, perché nella vita ogni cosa ha un prezzo. Non si capisce perché il suo lo debbano pagare i messinesi.

Solo i messinesi? Non proprio!

Nonostante la politica si ostini ad allontanarle, le città di Messina e Villa sono molto più vicine e legate di quanto nemmeno s’immagini. E far prevalere una scelta (Calabrò), sull’altra (Accorinti), può determinare il mantenimento (e peggioramento) della situazione attuale (nel primo caso); oppure la trasformazione di un sistema dal basso, cioè dal punto di vista di quei poveri, bisognosi, ultimi o anche solo persone comuni, cui è stata sempre promessa (e data), la stessa cosa che faceva vincere le elezioni a “Cetto La Qualunque”. No, non si può dire!

RENZI, IL ROTTAMATORE?
RENZI, IL ROTTAMATORE DI CHI?

Sposteranno il traffico su Reggio Calabria. Bene, ottima opportunità per Villa, di trovare in Accorinti quel partner istituzionale e strategico per realizzare quel sistema di trasporti moderno e di qualità che per oltre 40 anni è rimasto al palo e dove, inspiegabilmente, per per correre meno di 3 km di mare si paga quanto un viaggio in treno di 500 km. Figuriamoci quanto pagano le merci (costi addebitati all’utente finale, cioè a noi consumatori).

D’altro canto questo spiega anche l’attenzione – per carità bipartisan – con cui le società di attraversamento alimentano le casse dei partiti tradizionali ( tutto regolare, ci mancherebbe). Ma è una scelta di campo, un’adesione ad un programma politico-amministrativo.

A noi è piaciuto quello di Accorinti che, come noi, aspirerebbe ad un sistema dei trasporti nell’area dello Stretto, pubblico e partecipato dagli Enti locali. Ma anche il modello messo in campo dal basso, cioè da quelli che – come diceva una volta Renzi – conoscono qualcosa e non qualcuno!

Ecco, Messina sta scegliendo proprio questo: un programma politico-amministrativo e deve essere consapevole degli effetti e delle ricadute che potrà avere una scelta sbagliata. D’altro canto ci sarà una ragione se il 14% della popolazione detiene l’80% della ricchezza?

Niente accade per caso e il caso lo decidiamo noi. Noi tutti, non solo i Messinesi, perché ci sono infiniti esempi di elezioni vinte o perse per una manciata di voti o anche solo per un voto.

Allora non resta da fare che una cosa: chiamate o mandate un messaggio a parenti, amici e conoscenti, colleghi di lavoro e di università e chiedete loro di cambiare anche il vostro di futuro votando Accorinti!

VINCE LO STRETTO
VINCE LO STRETTO

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