IDV: LE CASSE SONO A SECCO E IL COMMISSARIO VUOLE SPREMERE I CITTADINI

La notizia è di quelle che dovrebbero preoccupare non poco, perché un conto è chiedere un impegno più incisivo della Polizia Locale, finalizzato a migliorare l’infrastruttura stradale e la sicurezza, altro è chiedere di produrre più multe. Semplicemente la quantità!

Saladino (già rinviato a giudizio insieme ad altri due per una questione di multe annullate) che, con ogni evidenza, ha tradotto le difficoltà di cassa di un Ente prosciugato dalle iniziative dissennate degli amministratori, avrebbe inteso trovare la “soluzione comoda e politica”, impartendo la nuova disposizione al Comandante della Polizia Locale che, a sua volta, l’ha diramata ai propri sottoposti. Comoda perché ricade solo sugli ignari cittadini e politica perché finisce per favorire quanti hanno dilapidato un patrimonio comunale prossimo al dissesto.

Una questione gravissima ma che si sposa in pieno con le affermazioni, anch’esse gravissime, espresse dallo stesso Commissario il quale, nel corso della riunione abbandonata in malo modo da IDV, lamentava l’esiguità dei proventi derivanti dalle multe comminate dalla Polizia Locale.

Ora, a parte che il “disordine della circolazione” prima di combatterlo con la sanzione, si fronteggia con azioni amministrative, in una città che sempre e solamente per responsabilità amministrativa, pur avendone tutti gli elementi, non ha mai adottato un solo atto che vada a impattare con i circa 28.000 veicoli che ogni giorno invadono la città, oltre al traffico locale e quello diretto in Sicilia. E far pagare ai cittadini il risultato della propria incapacità è un atto biasimevole e da condannare. E questo non significa dare “carta bianca” a conducenti indisciplinati ma nemmeno che sia tollerabile che il “mezzo” divenga il “fine”.

Di fronte ad un progetto di un’area di sosta per circa 300 veicoli, già approvato dal 2007 e da realizzare con i fondi del Decreto Emergenza, come autorizzato espressamente dal Ministro dei Trasporti dell’epoca, si è rimasti 10 anni nell’immobilismo più totale e si tenta ora di dare ossigeno alle casse comunali gravando sui cittadini, senza offrire alcun corrispettivo ma una “città sgarrupata”, senza strade e senza servizi di alcun genere.

Tutto questo mentre 11 mln di euro stavano per essere restituiti e mentre altri si facevano finanziare le proprie associazioni, IDV – dopo aver lavorato per questi progetti – ha provveduto a reperirli dimostrando che sul lavoro e sulla salubrità dell’ambiente, la “coalizione dell’inganno” , tanto per cambiare, non dice la verità.

Questo, tuttavia, ci porta ad un altro aspetto della questione che, se fosse riscontrato, sarebbe ancora più grave e romperebbe il patto tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni, perché denuncerebbe una “intesa politica” tra la “coalizione dell’inganno” e il Commissario Prefettizio.

Intesa che si è oggi manifestata in un’incomprensibile solidarietà della “coalizione dell’inganno” teleguidata e confusa che invece di assumersi la responsabilità dei disastri politico-amministrativi-giudiziari in cui è incappata la città – e trarne le conseguenze – tenta di allontanare le proprie colpe addebitando ad altri la responsabilità e dimenticando che “gli altri” sono i giudici di ogni ordine e grado che li hanno smentiti con le sentenze.

Per questo motivo, quando è stato chiaro, IDV ha abbandonato il “tavolo” che giovedì scorso voleva chiarimenti su una gestione che stancamente arranca nel solco di una continuità amministrativa già dichiarata illegittima. E ad illegittimità si aggiunge il tentativo di creare confusione perché si sa, la confusione aiuta gli incapaci.

29.11.2017

resp. cittadino IDV
antonio morabito

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