Ecco, qui non troverete mai il “nulla”, non troverete mai chi sta peggio di voi e non leggerete mai una verità edulcorata, ripulita dall’inganno che sta dietro, con l’unico tentativo di farvi dimenticare non cinque ma 10, 15, 20 anni della vostra vita, per continuare a giocare con le vostre vite, costringendovi a sopravvivere, offuscando la verità che non possono far altro che rifuggire, come rifuggono il confronto.
L’ILLUSIONE DIMENTICATA
Si può essere Guelfo e Ghibellino, bianco e nero contemporaneamente? Evidentemente si, se ci si stracciano le vesti per il Ponte sullo Stretto e si richiede che lo Stretto divenga patrimonio dell’umanità. Che rappresenta l’esatto contrario di una inutile devastazione, anch’essa frutto di un inganno.
L’opera, il cui annullamento il Governo Berlusconi (prendete appunti) ha sostenuto, era solo un manufatto stradale, furbescamente travestito da opera ferroviaria facendole indossare un paio di binari, non collegati a nulla (da qui il rifiuto dell’Europa, che finanzia solo opere ferroviarie, di sborsare un solo euro).
Pur tuttavia, il nostro governo locale, senza batter ciglio ha espresso il proprio assenso, proprio mente il Parlamento, sostenuto dal Governo Berlusconi, definanziava l’opera e nonostante il pressante invito – e si ribadisce – invito a verificare prima dell’assenso la bancabilità e la fattibilità tecnica dell’Opera.
IL DANNO E’ NOSTRO
Dunque non un “no” ideologico ma una verifica e delle rassicurazioni da inserire nel verbale del parere espresso, a novembre 2011, dall’amministrazione comunale che altre forze politiche, anch’esse comodamente accomodate, avevano mancato di rilevare.
Per realizzare il Ponte, era tuttavia necessario espropriare circa 800 proprietari immobiliari. Ma non espropriare, solo una immobilizzazione cui si aggiunge quella della mancata adozione e approvazione del Piano Strutturale Comunale. E se tanto non bastasse, va aggiunta la vergogna che persino Maurizio Crozza ha deriso, di spostare e intubare un tratto di ferrovia per far spazio ai piloni del Ponte.
Tanto che ci frega…io sono di Porticello, io di Acciarello….io di Piale….già, di Piale, dove i crolli, le crepe e poi ancora i crolli hanno segnalato…come dice CIUCCI, che qualcosa non ha funzionato. Grazie presidente, ce ne siamo resiconto. E lei?
Dunque votare nuovamente per gli autori di questo (uno dei tanti) scempi, può voler solo dire essere in malafede, aspettare il vantaggio, la paghetta, la prebenda, il favore. E poi trovare il coraggio per guardare in faccia i propri figli, il vicino, l’amico, il parente!