ELEZIONI: LA MACCHINA DEL FANGO

Sgomberiamo il campo da ogni equivoco: l’AVR è una società privata (?) che ha vinto un appalto e dovrebbe cercare di svolgerlo negli interessi della città (non di questa o quella parte politica) ma, dal novembre 2012, non sembra avere ottemperato a nessuna delle norme imposte dal capitolato d’oneri o di averlo, in parte, fatto con assoluto ingiustificato ritardo.

Ecco cosa spinge una società di diritto privato, cui vengono concessi infiniti lasciapassare, ad utilizzare un proprio veicolo (appena acquistato) per realizzare il più importante spot elettorale di questa amministrazione, ponendolo in bella mostra nel pomeriggio di ieri e nella centralissima piazza Valsesia.

veicoloAbilmente organizzata, la cosa ha sortito migliaia, anzi centinaia, anzi decine di nuovi “i Like” e commenti tra i sostenitori  prezzolati (molti) dell’amministrazione comunale. Ma ha generato l’effetto inverso, anche perchè dopo l’oggi viene il domani.

In questo caso il domani è fatto dell’imbrattamento e dell’insudiciamento di una piazza “centralissima” che, specie la mattina, è frequentata da genitori e bambini per via delle limitrofe scuole elementari, e che ha mostrato i segni più evidenti di una gestione dell’igiene e della pulizia degna di un Paese del terzo mondo.

gommeChissà come saranno rimasti i “puristi” del sabato prima della festa, appurando, loro stessi, che quella magistrale opera dell’uomo, trasformata in spot elettorale abbia prodotto un danno d’immagine piuttosto che raccogliere il plauso della cittadinanza.

Perchè una cosa va detta: i sostenitori del “pulito”, quelli che hanno inneggiato al “calar della sera”, dovrebbero spiegare alle moltitudini che il loro entusiasmo non deriva da unaloro volontà ma da una necessità, perchè è chiaro che modificando il quadro politico (di maggioranza e minoranza), termina anche la favola dell’emergenza e quello dell’affidamento diretto. E che ciascuno, ove cisia necessità, sarà chiamato per tempo a predisporre un progetto per la cui realizzazione, prima di acquisire servizi e beni, sarà costretto a passare all’esame di un appalto.

LA FINE DELLE VACCHE GRASSE

sporchissimoChiarita, adesso, l’irritualità ed inutilità dell’operazione cinematografica (che lascia sul terreno immonde sudicizie), viene da chiederci: ma davvero un’azienda che si ritiene così importante tanto da imporsi anche in altri luoghi, può permettersi il lusso di simili operazioni che violano “par condicio” e l’obiettivo primario della trasparenza, economicità e legalità, senza avere le debite coperture dentro i palazzi che (una volta) contavano?

E di fronte ad un infernale macchinario del genere, perchè mai AVR, già la mattina di ieri aveva (more solito) schierato un’orda di operai (assunti col metodo del compare attivo) per pulire e lucidare anche quella piazza poi fatta ripassare dal veicolo al comando di “un sol uomo” lancia in resta?

Resta, di grazia, un ultima domanda: coloro i quali hanno esultato, inneggiando, ovviamente in modo disinteressato, all’amministrazione e al suo vice sindaco, si sono chiesti chi abbia curato l’igiene e la pulizia della città negli ultimi anni? Oppure a loro basta fare la figura dei libici che osannavano Gheddafi o gli Irakeni di Saddam Hussein?

Meditate, gente, meditate, perchè la prima vera pulizia che deve riguardare questa città (trasformata in paesello) deve essere quella di restituire dignità alla democrazia…

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