ELEZIONI: IL LUPO MESSINA PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

shutterstock_86074972Siamo al rush finale di una campagna elettorale che fará risvegliare, lunedí mattina, questa cittá con un nuovo sindaco. Ed è stata una campagna elettorale quasi silenziosa, come volevano PD e quella “cosa” che fa capo a Messina.

Dopo avere trascorso gli ultimi 5 anni a far da stampella a La Valle, che ha ricambiato concedendo favori non di poco conto (dalla vicenda Piale all’ingresso nello staff della cugina di Calabrò e Sorrenti), la strategia si è perfettamente sposata con quella di “menti raffinatissime” che, dopo avere indicato “un sindaco mai nato” si è adoperato per modificare la legge regionale, consentendo la candidatura di Malara a sindaco di Santo Stefano, attribuendo continuitá a quell’unica consorteria politica che, da destra a sinistra, governa l’intera provincia reggina.

Messina, secondo il PD, poteva incarnare gli alti valori del PD villese e dunque andava sostenuto. Esattamente come intendono tutti i sostenitori ostili al PD, a patto che stiano almeno a 700 km, ma che a livello locale lo considerano l’unica forza presentabile. Tra gli impresentabili, aggiungiamo noi.

MESSINA LUPO E MESSINA AGNELLO

blue_wolf_Il candidato a sindaco Messina si lamenta, di presunti attacchi da lui, così buono e disponibile, subiti nel corso della campagna elettorale. Cosa, questa, che non ci sembra sia successa e che nemmeno consultando il “Mago Otelma” sará possibile verificare.

Al contrario Messina, in modo vile e tracotante, ha per primo gettato il guanto di sfida, tentando di intimorire e intimidire una candidata che aveva osato condividere un articolo di “Repubblica” dopo i noti fatti del Ministero delle Infrastrutture e che, colto con le mani nella marmellata, si è ritirato in buon ordine, preferendo utilizzare altri metodi pressione. Quelli che in questi anni hanno portato tanti a leggere i nostri post, senza poter intervenire. E sono veramente tanti.

UNA CASA PER TUTTI

freddo-2Ad un livello così basso di ragionamento politico, ogni argomentazione non regge, perchè s’incontra (o si scontra) con la logica “ri storti rinisciuti” (nessun’altra affermazione avrebbe dato il senso) che, quando le argomentazioni sono talmente forti da non poter essere abbattutte nemmeno con l’arroganza, sono abituati a rivolgersi alla magistratura. Loro, non noi.

«La battaglie si vincono sul piano politico, non giudiziario», diceva un noto esponente della “imprenditoria del freddo”, locale, prestato alla politica e per necessitá rimastoci, venendo smentito dai suoi stessi colleghi che, per dimostrare che, ad esempio, la “BM Service”, società dei La Valle che da La Valle prendeva incarichi al Comune di Villa San Giovanni, non fosse stata coinvolta in indagini sulla criminalità organizzata, presentava una querela, dimenticando che il Maggiore Vitaliano, del ROS dei Carabinieri, aveva anche disposto un accertamento atipico di Polizia Giudiziaria, attestando che Rocco La Valle (che nell’impresa non compare) si era presentato a “trattare” in nome e per conto della BM Service, presso un noto ristorante di Cannitello, con alcuni esponenti della criminalità con cui era in affari. La BM service, naturalmente.

Peccato anche che, il candido amministratore della BM Service, non sapesse di essere indagato, insieme agli amministratori della Ecofal (Egidio e Franco La Valle) in un altro procedimento, che ha già portato all’avviso della conclusione delle indagini anche per l’ex Prefetto, Goffredo Sottile.

I BUONI SIAMO NOI

logo_aterp_ridimensionato(1)Queste sono solo alcune delle attività che la magistratura, senza bisogno di “aiutini” sta portando avanti, ben sapendo che aiutini istituzionali non ne verranno. Così come non verranno le risposte, da parte di Messina, travestitosi da agnello in pubblico, alle infinite domande rimaste senza risposta.

A dimostrazione che più che un agnello egli abbia più le sembianze da lupo. E si sa, il lupo, perde il pelo, ma non il vizio. Speriamo lo perdano gli elettori, perchè quasi saremmo contenti (non per lacittà) di avere Messina sindaco, aspettando di vederlo cianotico mentre si allunga la fila dietro la sua porta…..solo per fare domande, che avete capito!

A cominciare da:

Giudice di Pace, per il quale, lui, assessore al bilancio, non conosce la spesa;
Accordo ASP, rimasto inattuato solo per la parte dei servizi chel’ASP averebbe dovuto erogare;
Vendita Case Aterp, solo una manovra elettorale senza piano di vendita (ecome avrebbero potuto)
Variante di Cannitello e lungomare, dove enorme è la loro responsabilità;
Parco dei Falchi, i Giudici hanno dichiarato l’illegittimità della delibera;
Piale, crolli e fornelli e siamo tutti belli, ma non si capisce cosa è successo, nonostante Ciucci;
Parcheggi a pagamento, ricorso al TAR nemmeno discusso perchè loro stessi hanno riconosciut le ragioni;
Zone a Traffico Limitato, non pervenute nonostante una delibera di Consiglio li obblighi;
Molo di sottoflutto, consegnato al Comune che, ad aprile del 2014 doveva essere aperto ai privati;
Parcheggio di via Mazzini e Mercato, dal 2003 rimasto sulla carta nonostante l’autorizzazione del Ministro;
Orto Botanico, 150.000 euro per l’acquisto di un terreno a meno di 200 mt dal parco della variante;
Dissuasore mobile p.zza Valsesia, 24.000 euro spese e mai utilizzato;
Pavimento di Garibaldi, 11.000 euro per rifare la pavimentazione a distanza dipochi anni
Barriere Architettoniche, 60.000 € spesi complicando la vita dei disabili, mettendo a rischio la sicurezza;
Piano Urbano del traffico, consegnato 2011 al Comune un documento superiore ma neanche guardato; Piano regolatore del porto, nonostante gli annunci, nemmeno una bozza, dopo 40 anni;
Piano Strutturale Comunale, c’è sempre tempo ma intanto tutte le areesono diventate bianche;

TO BE CONTINUED ————->

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: