Il “Comitato 20 Dicembre” ha diffuso oggi un comunicato da cui sembra emergere che il locale Circolo del PD abbia, di fatto, contratto la “sindrome del disturbo bipolare”, malattia che si manifesta con gravi alterazioni dell’umore, delleemozioni, dei pensieri e dei comportamenti.
Dopo la riunione autoconvocata, del 20 dicembre scorso, cui avevano partecipato diversi gruppi e singoli cittadini che avevano condiviso un percorso riformatore che facesse uscire la città dal pantano, il Circolo locale del PD (che pure aveva disertato quell’incontro), ritenendo lesa la propria autorevolezza, è corso ai ripari aprendo, con i propri partner, le consultazioni per la formazione della lista per il rinnovo del sindaco e del Consiglio Comunale del prossimo maggio.
Finite le consultazioni con i propri partner (SEL), continuava l’attività consultiva con alcuni gruppi e movimenti esistenti sul territorio, con l’ovvia finalità di sottrarre partecipanti, ad un tavolo già costituito e decidendo di convocare singoli gruppi.
Tra questi il Movimento Democratico con cui in precedenza aveva aperto i “tavoli programmatici”, il neo gruppo “Orizzonti Inediti” che dopo le elezioni Regionali era stato tenuto fuori dai “conti della serva” ed il cosiddetto “Gruppo dei Medici” che in realtà non esiste e che, quindi, non poteva far parte di alcuna delegazione.
AIUTO MI SI E’ RISTRETTO IL PD
Il “Comitato del 20 dicembre”, infatti, tra le regole che si è dato, ha proprio quella secondo la quale “uno vale uno” e, pur apprezzando il lavoro sin qui svolto, non ci sono posizioni precostituite e chiusure e censure nei confronti di nessuno, fatte salve le ragioni che hanno portato alla scelta della formazione del “Comitato” stesso.
Sicchè veniva notificato al Segretario del Circolo che non esistendo il “comitato dei medici”, così come tutti gli altri gruppi ed i singoli, questi avevano nominato una delegazione, formata da Cotroneo, Caridi e Nava, con il compito di incontrare chiunque ne avesse fatto richiesta.
Ieri sera l’epilogo, dopo l’ennesima riunione convocata tra il PD ed alcuni gruppi, i quali, questi ultimi, facevano presente al PD che la loro partecipazione non doveva darsi per scontata e qualsiasi comunicazione avrebbe dovuto essere preceduta da una prima consultazione con “TUTTE” le aree interessate a costruire una alternativa di governo per questa città.
Dopo queste dichiarazioni partiva la convocazione del PD che veniva concordata per oggi alle ore 10,30, presso lo studio di uno dei tre delegat. Incontro che aveva luogo per l’orario prefissato ma che nello stesso orario aveva fine, dal momento che la delegazione del PD, formata da Rappocciolo, Peppe Morabito e Sofi, si limitava a informare che non era quella la composizione della delegazione con la quale un deliberato del “Direttivo del PD” li autorizzava a trattare.
DISTURBO MANIACO DEPRESSIVO
In sostanza, si sarebbe appreso, che il direttivo del circolo, a maggioranza, avrebbe votato un deliberato per limitare la trattativa escludendo il movimento “Benvenuti al Sud”, e alcuni ex esponenti del PD riconducibili ai gruppi Melito e Giordano ed ai tre consiglieri dimissionari, Caridi, Mamone e Bellantone.
Pur rimanendo costernati e affranti dalla decisione del PD, lasciamo all’itelligenza dei lettori una serena riflessione: ma sapendo da chi era formata la delegazione, perchè il PD ha deciso di incontrarla ma di non parlare? E poi perchè escludere Mamone, Caridi e Bellantone ma salvare Santoro? e poi perché Melito? E, ancora, e chi lo ha detto che la delegazione trattante avrebbe avuto (o avrà) un ruolo in una ipotetica squadra? E, infine……scusate: ma questo è il ragionamento inclusivo che intende fare il PD?
C’è il sospetto che il partito fondato da Veltroni e Cofferati abbia perso la bussola a queste latitudini e stia litigando con se stesso….ma non lo dite in giro 🙂
=> To be continued
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