Appena 2 ore dopo era intervenuta, sulla stessa pagina, il consigliere Liz Ciccarello la quale attraverso un post informava che “l’iter relativo ai rilievi sulla spiaggia era in via di definizione e che «Avendo già completato i rilievi ed essendo in possesso dei dati oggettivi su cui poter discutere», a breve ci sarebbe stata una riunione”.
Dimenticava, la Consigliere Ciccarello, già nota per le sue incompatibilità legali su cui non ha mai dato conto, in ossequio a quel principio di trasparenza e legalità per il quale, a partire dal Sindaco Messina, nell’inchiesta risulta coinvolta anche parte della stessa Amministrazione, ha dimenticato di avvertire i partecipanti al Gruppo che essendo il luogo della riunione, Area di Cantiere, il luogo era inaccessibile.
CARNEADE, CHI ERA COSTUI?
Sicchè alla riunione dei diportisti, rimasti nel girone degli “ignavi” in cerca di un luogo di ricovero per barche e battelli, si presentano i Vigili Urbani che, con modi cortesi, avvertono gli astanti che quella è Area di Cantiere, aggiungiamo noi sin dal 2005, omettendo però di scusarsi per la mancanza di informazioni in loco e assicurando che questo deficit venisse colmato contestualmente.
I Diportisti, nonostante le sottili provocazioni (non dei Vigili), ottemperano all’invito ma continuano la loro riunione, dove non si vede neanche l’ombra dell’amministrazione comunale, compresa la Ciccarello, che rinuncia al dialogo con i diportisti cui una spiegazione deve essere data.
IL PORTICCIOLO E’ MIO E LO GESTISCO IO
Un posto di mare in cui è impossibile usare il mare come fonte di sviluppo (e di reddito) e dove è tecnicamente impossibile far fronte alle richieste di ricovero natanti, il cui numero dovrebbe essere almeno il doppio rispetto alla richiesta locale e tenere in conto la possibilità di un approdo anche per il peschereccio, a fronte di una tiritera di presunta “città turistica” che tradotta nella lingua del politichese locale vuol solo dire trasferirsi in quel di Cannitello a patire traffico, ingombri, carenza idrica e fogne.
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Come si faccia a eliminare il traffico veicolare pesante che …generalmente va su strada, con un’opera portuale a protezione degli approdi, è dura da spiegare ma se è la Prefettura la stazione appaltante è tutto a posto anche se il dubbio sulla spiegazione resta. Allora ecco che timidamente viene detto che è un’opera a “protezione della costa” ma in quell’area non c’è uno straccio di studi metomarini e nemmeno una segnalazione sul pericolo che corre la costa.
TUTTO CAMBIA PERCHE’ NULLA CAMBI
L’Ordinanza n. 3296, con la quale il Dipartimento della Protezione Civile regolamentava il Decreto del 6/12/2002 che dichiarava l’Emergenza Ambientale per la città e individuava il Prefetto come «soggetto attuatore» delle opere, a seguito delle modifiche della L.225/92, introdotte dalla L. 100/2012, veniva revocata, individuando (art.1) Il comune di Villa San Giovanni quale amministrazione competente al coordinamento delle attivita’ necessarie al completamento degli interventi…ed intimando al Prefetto di consegnare, entro 10 giorni, tutta la documentazione ed al Comune, entro 30 giorni (10+30) di subentrare in tutte le attività.
La notizia, accolta con entusiasmo, fu rilanciata dall’ex sindaco La Valle che assicurò che entro aprile (2013) il molo di sottoflutto avrebbe potuto essere utilizzato, in parte, dai mezzi da diporto. Ma, nel frattempo, il Comune di Villa San Giovanni, pone in essere, a sorpresa, la decisione di aderire all’Autorità Portuale di Gioia Tauro (clicca per la relazione).
Decisione che viene ratificata, con altrettanta sorpresa, con il decreto_del Ministro Lupi il_6/08/2013 che, con altrettanta sorpresa, esclude stranamente l’area del “Molo di Sottoflutto” dalla competenza dell’Autorità Portuale che pure ha già in dote il porticciolo di Palmi ma che, colpo di scena, definisce il “Molo di Sottoflutto” un «costruendo porticciolo turistico».
Noi tutti siamo ancora in attesa ma una domanda viene spontanea: signor Ministro, se era un “molo di sottoflutto” andava ascritto alla competenza dell’Autorità Portuale, se invece era un “Costruendo Porticciolo Turistico”, a maggior ragione doveva essere inscritto alla competenza della stessa. O forse qualcuno le ha suggerito male perchè il destino dell’area ha ben altre private destinazioni?
05/10/2016
antonio morabito