DICHIARAZIONI AVVENTATE: NEGATO L’AFFIDAMENTO ASSISTENZA DISABILI

Il Centro Diurno per disabili di Piale
Il Centro Diurno per disabili di Piale

La domanda che facciamo è rivolta a tutte le persone superficiali e/o in malafede che, nei giorni scorsi, hanno inteso schierarsi per difendere le ragioni di persone che vivono con “passione” i loro risentimenti e che hanno espresso solidarietà ad una persona che, non contenta di avere scritto il falso e averlo cancellato e poi riscritto, ha preteso di poter cancellare gli effetti di quelle maldicenze dicendo: scusate, ho sbagliato.

Gli effetti delle dichiarazioni calunniose e lesive, riprese da un personaggio che a nome dell’intera amministrazione comunale esprimeva la propria “solidarietà”, ci sono state comunicate oggi da una Cooperativa secondo cui, il Capo dell’amministrazione comunale, avrebbe dichiarato che non era al momento possibile emanare il provvedimento (del maggio scorso), con il quale si dava affidamento alla Cooperativa del servizio disabili per il “Centro Diurno” di Piale, a motivo delle dichiarazioni scaturite su Facebook.

un uomo solo al comando!
un uomo solo al comando!

Ovviamente, il Capo dell’amministrazione comunale sa bene che si tratti di un pretesto e che l’intero contenuto di quella dichiarazione è falso, anche perché lo dichiara lo stesso autore che, travalicando quello che è definito “diritto di critica”, ha omesso di effettuare il controllo sulla veridicità o verosimiglianza delle informazioni rese.

Certo sarebbe stato un atto di coraggiose egli avesse provveduto a denunciare i fatti all’Autorità Giudiziaria, chiedendo che venisse chiarita ogni cosa ma, evidentemente, sarebbe venuta fuori una verità troppo scomoda per il Primo cittadino e per la sua maggioranza.

Con un fulgido esempio di “non comuni virtù”, il primo cittadino ha inteso utilizzare informazioni false, che la sua stessa amministrazione ha in qualche modo sostenuto, per negare, “al momento”, a dei ragazzi molto più “abili” di lui, adeguata assistenza.

Tale coraggioso atto, di negare un servizio finanziato con fondi regionali, adesso lo potranno condividere tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno inteso esprimere solidarietà e sostegno ad un altro campione di verità che deve ora essere perseguito, proprio per evitare che le conseguenze delle sue gesta possano ulteriormente nuocere ad alcuno.

A dimostrazione di come l’intera vicenda (e non è l’unica) sia stata orchestrata da “menti raffinatissime” di “falconiana” memoria, nella cui trappola sono caduti pochi inetti!

di
Antonio Morabito

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