DAI COMUNI ATTI CONCRETI E NON POLITICI SULL’AUMENTO DELLE TARIFFE RIFIUTI

2014-06-12 21La presa di posizione dei Comuni sull’aumento delle tariffe per i rifiuti disposta dalla Regione Calabria, rischia di diventare uno strumento demagogico, diretto ad addebitare tutte le responsabilità alla Regione Calabria, se non viene accompagnato anche da concreti atti amministrativi finalizzati a salvaguardare le Comunità amministrate.

Sulla vicenda dei rifiuti, infatti, le amministrazioni locali non possono pensare di cancellare le loro responsabilità, di ieri e di oggi, con una semplice polemica politica con l’Ente sovraordinato, dopo avere ignorato per oltre un anno le istanze di cittadini, movimenti e associazioni che da subito hanno contestato metodo, merito e costi dei tributi sui rifiuti, aumentate in modo spropositato con la TARES nel 2013 e che oggi potrebbe subire un aumento vertiginoso a seguito dei provvedimenti regionali.

Rifiuti a perdere
Rifiuti a perdere

L’iniziativa dei Comuni, che mira a contestare l’ulteriore aumento della tariffa di conferimento in discarica dei rifiuti, non solo è sostanzialmente tardiva e non contiene nessuna assunzione di responsabilità rispetto al mancato avvio della raccolta differenziata, ma è priva di atti consequenziali contro il massimo Ente regionale, dal momento che è ormai acquisita agli atti la responsabilità della stessa Regione e dei Commissari per l’Emergenza Ambientale, sulle continue interruzioni del servizio e sui disagi provocati all’ambiente ed ai cittadini.

Di questa circostanza i Comuni non hanno voluto prendere atto già con l’introduzione della TARES, negando ai cittadini il rimborso per un servizio non svolto o svolto in violazione di legge e costringendoli a ricorsi al TAR ed alla Commissione Tributaria, privandoli del ragionevole e bonario contraddittorio.

Di fronte a questi fatti, l’iniziativa di contestazione delle amministrazioni locali rischia di diventare un atto di furberia politica che mira ad individuare altrove le responsabilità, in modo da riuscire a contenere le inevitabili contestazioni dei cittadini, i quali non sono materialmente più in grado di reggere ad un ulteriore triplicarsi dei costi.

locandina tariTares copia2Se così non fosse, i sindaci dell’area dello Stretto hanno ancora la possibilità di dimostrarlo: Intanto procedendo al riconoscimento dei rimborsi per il 2013 ai cittadini che ne hanno fatto – o che faranno – richiesta, magari anche attraverso la compensazione ma contestualmente avviando un contenzioso con la Regione Calabria, procedendo immediatamente alla riduzione o sospensione dei pagamenti e, certamente, sottraendo alla stessa Regione le quote rimborsate ai cittadini per il mancato svolgimento del servizio.

Per discutere di questo e delle iniziative già avviate o da avviare, il movimento “Benvenuti al sud” ha convocato una assemblea pubblica per martedì prossimo, alle 18,30, presso il Centro Sociale Baden Powell di Villa San Giovanni, a cui parteciperanno, oltre ad altri gruppi e movimenti di diverse realtà territoriali, anche i rispettivi legali che hanno patrocinato i ricorsi presso il TAR e la Commissione Tributaria.All’iniziativa ha aderito anche il Consigliere Regionale Giuseppe Giordano.

                  Villa San Giovanni, 12/06/2014

Il Portavoce
Rocco CARIDI

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