COMMISSIONE TERRITORIO: DOPO IL PD ANCHE MORGANTE ABBANDONA

DOPO IL COMUNICATO DEL PARTITO DEMOCRATICO RICEVIAMO IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIERE MASSIMO MORGANTE CHE RIPORTIAMO DI SEGUITO

il Consigliere Comunale Massimo MORGANTE dice addio alla commissione territorio
il Consigliere Comunale Massimo MORGANTE dice addio alla commissione territorio

Ancora una volta occorre prendere atto di essere di fronte ad una compagine politica che al confronto preferisce l’aggressione, al ragionamento l’offesa. Tanto è accaduto un minuto dopo la diffusione della notizia che il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha deciso di sospendere e ritirare i propri componenti dalla Commissione Consiliare Territorio, il cui ruolo è stato svilito da un assetto “burocratizzante”, impresso dal suo presidente, capogruppo PDL, che ha impegnato la commissione esclusivamente su pratiche di sdemanializzazioni.

La decisione di sospendere la partecipazione alle sedute della Commissione era nell’aria e lo si sapeva da tempo. Una decisione che riguarda non solo il Partito Democratico ma tutte le componenti della minoranza che avevano avvertito della necessità che la Commissione fosse investita di tutte le tematiche più importanti che riguardano l’assetto e lo sviluppo del territorio.

Il persistere di comportamenti elusivi delle prerogative e delle funzioni delle articolazioni dell’Assemblea cittadina, ha imposto l’assunzione dell’unica decisione politica possibile, anche per evitare – come nel passato – l’acuirsi di delicatissimi momenti di conflitto che hanno sottratto a componenti della minoranza la serenità necessaria ad apportare un contributo propositivo ai lavori della Commissione.

Soprattutto negli ultimi mesi, in città si sono consumate situazioni amministrative di assoluto rilievo sul fronte degli assetti territoriali, senza che l’organismo sia mai stato investito delle questioni e senza che il presidente abbia avuto la sensibilità di convocare la Commissione Territorio, presentando una compiuta informativa su quanto stava accadendo.

le aree di servizio a bagnara
le aree di servizio a bagnara

Dalla vicenda delle “aree di servizio”, la cui verità sembra avvolta da un’oscura coltre nebulosa, alla questione del lungomare; dalla variante di Cannitello,  alle vicende che ancora oggi coinvolgono l’abitato di Piale, emerge un atteggiamento “dirigistico” e preclusivo da parte  dell’amministrazione comunale e della maggioranza consiliare.

Questo atteggiamento è il chiaro sintomo di una volontà delle oligarchie interne alla maggioranza di “far da soli” e di nascondere le ragioni ed i ragionamenti che inducono ed hanno indotto all’adozione di scelte che danneggiano la città.

Di fronte a queste condotte, più volte sottolineate, appare scandaloso che la maggioranza, per il tramite del proprio Capogruppo, con dichiarazioni avventate e prive di contenuti, su maggiori social network si mostri stupefatta di uno stato di fatto da essa stessa determinato.

Sarebbe auspicabile che in luogo degli attacchi e delle banali dietrologie, la maggioranza che governa la città cominciasse a rispondere nel merito delle questioni poste, utilizzando il linguaggio della chiarezza e riconducendo entro l’alveo della trasparenza tutti i comportamenti amministrativi ed istituzionali.

Villa San Giovanni, 25/04/2013

Gruppo Misto

                                                                                    Consigliere Comunale

Massimo MORGANTE

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