Come e peggio di prima, torna la sosta a pagamento. Forse…..

Tornano, forse, i parcheggi a pagamento. Come e peggio di prima e quale discutibile iniziativa amministrativa del passato, sulla quale l’attuale Amministrazione aveva scritto la parola fine, Tranne poi riproporla adesso con una delibera che consegna ai diversi Settori Comunali il compito di riproporre l’istituzione della sosta a pagamento.

Si tratta dell’evidente segno di un rigurgito del passato, provocato da tossine che il “sistema” non è stato ancora in grado di depurare e che questa maggioranza ha la responsabilità di essersi portata appresso.

Con una striminzita argomentazione, infatti, La Giunta Comunale ha disposto che gli uffici provvedano ad “effettuare uno studio” – così viene scritto – “finalizzato ad individuare gli spazi destinati al parcheggio a pagamento, regolamentare le modalità di affidamento del servizio” ed altre incombenze conseguenti.

Roba da gettare nel panico i cittadini che però vanno tranquillizzati subito visto che, a queste condizioni ed in questi termini, l’Amministrazione Comunale non potrà dar seguito ad alcuna introduzione di regolamentazione tariffata della sosta e che, addirittura, la stessa delibera di indirizzo è incapace di produrre alcun effetto.

Nell’opaco palazzo in cui è asserragliata l’Amministrazione Comunale, infatti, non sembra essere giunto nemmeno l’eco della copiosa novità normativa, introdotta a seguito dell’esito referendario con il quale è stata cancellata la precedente regolamentazione del settore dei Servizi Pubblici Locali, a sua volta ulteriormente innovata dal Governo Monti.

Prima ancora di qualsiasi atto, infatti – essendo un Ente con una popolazione superiore ai 10.000 abitanti – l’Amministrazione Comunale è obbligata ad avviare un’accurata relazione istruttoria in cui devono confluire una serie di dati e di elementi su cui fondare la successiva “delibera Quadro” che, a sua volta, dovrà essere sottoposta al parere obbligatorio, da rendersi entro 60 giorni, da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.  Sul piano formale, quindi, l’introduzione della “sosta a pagamento”, al momento, non rappresenta nemmeno una ipotesi in fase embrionale.

Ciò che rileva, invece, è che dopo le gravi defaillance mostrate da La Valle e sodali nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, a distanza di pochi giorni ci si trovi di nuovo costretti a richiamare l’Amministrazione Comunale a  comportamenti amministrativi rispettosi delle norme di legge e ad abbandonare la convinzione che, insieme alle elezioni, La Valle e la sua maggioranza possano aver vinto anche la città con tutto quello che c’è dentro.

Concetto, questo, che il capogruppo PDL, Claudio CAMA, ha espresso con inedita limpidezza, dettando a verbale del Consiglio che “le leggi dello Stato vanno rispettate nel momento in cui si ledono gli interessi dei terzi”.  Un’affermazione che non ha bisogno di spiegazioni ma che unita alle iniziative stravaganti di questa maggioranza, costituirebbe ragione idonea per provocare misure di tutela da parte della delegazione territoriale del Governo.

Certo, abbiamo la consapevolezza che già da domani La Valle convocherà l’ennesima conferenza stampa in cui, travestendosi da vittima, recriminerà che le plurime dimostrazioni di inadeguatezza, compresa quest’ultima, costituiscono solo offese alla sua persona e non una condotta responsabilmente diretta a difendere i cittadini, e le istituzioni locali, da una amministrazione approssimativa e superficiale.

 

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