CLAMOROSAMENTE L’UFFICIO TECNICO RINVIENE IL PROGETTO DEFINITIVO DEL POLMONE DI STOCCAGGIO

Ha del clamoroso quanto avvenuto in queste ore al Comune di Villa San Giovanni, dove pare sia stato rinvenuto il “progetto definitivo” del Polmone di Stoccaggio, opera da circa 8 mln di euro, ma solo dopo che si è appresa la notizia che noi di “Italia dei Valori” eravamo riusciti a venire in possesso di una copia della stessa progettazione, con tutti i relativi dettagli.

La questione assume contorni del tutto opachi ed ha anche dei risvolti di altra natura, dal momento che la locale Prefettura, su richiesta della minoranza, aveva sollecitato il Commissario Prefettizio per ottenere l’accesso a tutti gli atti del Decreto Emergenza da cui, evidentemente, questa progettazione era stata sottratta.

Tantomeno l’ing. Morabito, Responsabile per molti anni – e al momento sospeso – dell’Ufficio Tecnico Comunale, alle richieste della minoranza ha sempre mostrato gli atti del decreto Emergenza da cui mancava tale progettazione.

il contenuto del CD
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Lo ribadiamo, come abbiamo fatto in tutti questi anni: il progetto definitivo, dopo le modifiche apportate nel 2011 (resta solo da realizzare il progetto esecutivo) da quanto a noi risulta, sarebbe stato consegnato dal RUP il 24 marzo del 2012 alla Prefettura e nel marzo del 2013 tutto il carteggio è stato trasferito al Comune di Villa San Giovanni che ne ha assunto le competenze.

Ad oggi, tuttavia, nessuno ha mai tirato “fuori le carte” rischiando di far perdere alla città gli oltre 11 mln di euro già destinati alla realizzazione dell’Area, ma utilissimi da smembrare per il pagamento di contenziosi e transazioni varie.

L’ultima amministrazione a guida Richichi e prima ancora il Commissario Iorio, senza conoscere gli atti, decidevano di mandare in appalto un polmone di 8.500 mq che la storia della vicenda dimostra non esistere più, dal momento che quella piccola area era stata modificata con l’autorizzazione e il placet del Dipartimento della Protezione Civile che, su espressa richiesta, aveva dirottato i fondi e cancellato l’opera di allargamento del “Sottopasso Solaro”.

Con l’arrivo del nuovo Commissario, a riflettori ormai accesi, l’ennesimo tentativo di “forzare” l’appalto del polmone di 8.500 mq e di riaffidare la progettazione del più ampio polmone ad ANAS cui già – a quanto risulta dalle carte – sarebbe stata già stata saldata la prestazione, e nominare l’Ing. Morabito quale Responsabile Unico del Procedimento.

Oggi di fronte alla notizia del possesso di una copia del “progetto definitivo”, con tutti i calcoli, annessi e connessi, il fatto inatteso e clamoroso, secondo cui lo stesso Ing. Morabito era già in possesso dello stesso progetto definitivo che solo qualche giorno addietro era stato negato alla minoranza.

Nei prossimi giorni verranno forniti i dettagli di una vicenda che ha dell’incredibile non solo perché il primo progetto complessivo è di 30 anni fa ma anche perché ciò ha determinato un continuo deteriorarsi delle condizioni ambientali e sociali di questa città.

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