Città in ginocchio e assetata ma il Comune regala l’acqua a Caronte&Tourist

Sull’orlo del dissesto, con richieste esose rivolte ai cittadini per il pagamento di bollette di acqua pagate come fosse “Marsala all’uovo” e sempre più spesso con rubinetti a secco: una volta per carenza idrica e un’altra per carenze infrastrutturali. Con un debito sull’acqua accumulato dalla fine degli anni ’80 pari ad oltre due milioni di euro!

Per capire come realmente stavano le cose o avere la certezza che si trattasse semplicemente di una gestione economico-finanziaria dissennata dell’Ente, piuttosto che starnazzare inutilmente, abbiamo avanzato richiesta all’Ente, partendo da lontano e con grande (ma poi non tanto grande) sorpresa ecco cosa abbiamo scoperto e cosa attendiamo di scoprire, poichè la risposta fornita dal Segretario Comunale non è per nulla esaustiva.

Prima ancora di passare al nocciolo (per ora, perché di sorprese ancora più clamorose ce ne saranno) della questione, per onestà dobbiamo premettere che le minoranze, tutte le minoranze, sono destinatarie degli estratti delle Delibere di Giunta e pertanto non potranno indignarsi e dimenarsi come fossero le suore Orsoline in attesa dell’esorcista.

La razionalizzazione del sistema idrico

Si o meglio no! Nel senso che il “tentativo di razionalizzazione della risorsa idrica nasce nel 2013 con il “Progetto di Finanza” presentato ed approvato dal Comune, caldeggiato dal Sindaco Rocco La Valle, dal suo Vice, Antonio Messina e dall’Assessore Lorenzo Micari. Un progetto innovativo quanto ingegnoso che puntava ad annientare il Referendum sull’Acqua Pubblica del 2011 e che, pensate, prevedeva la gestione elettronica della risorsa idrica, il controllo remoto dei consumi e la lotta all’evasione. E, cosa ancora più rilevante, la violazione di una norma di legge che stabilisce come i condomini debbano avere un unico contatore, le famose “utenze raggruppate” mentre gli Amministratori seri avrebbero dovuto poi fare installare i cosiddetti “contatori per sottrazione”.

Stravolgendo tutta la normativa, invece, dove prima nel condominio vi era un solo contatore, oggi ce ne sono 10, 15 o 25 a seconda della grandezza dello stabile e questo faceva moltiplicare il numero di contratti, facendo credere che prima di allora tali contribuenti fossero evasori. E permettendo all’ultimo sindaco, questo in esilio, di firmare un addendum al contratto per riconoscere un surplus all’azienda che aveva in gestione il sistema. In sostanza non avevano scovato un bel niente ma avevano incassato di più, trasformando la telelettura in fotolettura!

Una città liquidata con delibera

L’opera meritoria degli uomini e delle donne cha hanno amministrato questa città, una volta dato inizio alla razionalizzazione del sistema idrico, hanno pensato bene di proseguire su questo solco. E l’occasione è fornita dalla missiva, prot. 6583 del 30 aprile 2015 proveniente dalla società Caronte&Tourist. Occorre presumere che la società avesse già preso contatti con il Sindaco La Valle, il quale si era detto possibilista e purtroppo, essendo in scadenza, lasciava la partita al suo successore. Ed infatti, a seguito di una lunga istruttoria, il 13 ottobre del 2015, la Giunta presieduta da Antonio Messina e composta dal Vice Sindaco, Giovanni Siclari e dagli Assesori Lorenzo Micari, Maria Grazia Richichi, Angelina Attinà e Rocco Cassone, con delibera nr. 129, approvava la Convenzione con la Società Caronte&Tourist per l’utilizzo del pozzo su via Giudice Scopelliti.

La questione si fa quindi più nebulosa: approvare una convenzione significa averla già stipulata ma la stessa risulta, invece, essere stata sottoscritta un mese dopo. Altrimenti si approva lo schema di convenzione, ma la competenza ad approvare lo schema di convenzione è del Consiglio Comunale e non della Giunta.

Ancora più oscure appaiono le premesse, valutate positivamente dall’Amministrazione che nella proposta della Caronte&Tourist vede, badate bene, la possibilità di alleggerire il carico sulla condotta idrica comunale e poiché è un favore enorme (infatti l’acqua non è mai più mancata), come premio gliela da (mi sia consentito) gratis.

Considerati, ritenuti e presupposti

Il resto dell’atto amministrativo è un concentrato di piaggeria o di ignoranza amministrativa. Tanto da arrivare a scrivere che la città è beneficiaria di una somma a titolo di ecopass e che per tale motivo <<intende fornire a titolo gratuito l’acqua potabile per coloro che attraversano la città e pagano l’ecopass>>.

Intanto la fornitura gratuita alla società, a fronte del costo di mercato di 2,70 euro a metrocubo, era per uso industriale ma che nel corso della delibera diventa per uso domestico quindi potabile è interessante capire da dove la Giunta abbia tratto la convinzione di avere introdotto l’ecopass, dal momento che l’Ente percepiva un introito, a prestazione corrispettive, stipulato tra Enti Pubblici ai sensi della L.241/90 e non ai sensi del Codice della Strada. Infatti, il pagamento per l’uso della infrastruttura viaria era stato introdotto dal Comune di Messina!

Le altre amenità sono lasciate al giudizio del lettore!

convenzione

Tra falsi profeti e fenomeni da baraccone

Ma se a novembre stipulo la convenzione, come faccio ad ottobre ad approvare la convenzione con delibera di Giunta? Poco male, perché anche Siclari fece approvare dal Consiglio Comunale, qualche giorno dopo averla sottoscritta, una convenzione con l’ANAS che favoriva Caronte&Tourist. Un mistero!

Un altro mistero è la sottoscrizione della convenzione che il Sindaco firma sostituendosi al Dirigente che ha il compito della gestione. Una convenzione da cui emerge chiaramente come la stessa sia stata infarcita del nulla pur di giustificarla: la casa dell’acqua mai funzionante su via Zanotti-Bianco a carico della società Caronte&Tourist ma la cui mantenzione era a carico del Comune e, persino, una somma pari, nientepopodimenoche a 1.500 euro annui che sempre la stessa società avrebbe dovuto versare all’Ente.

Nell’attesa che il Segretario Comunale completi la risposta alla nostra richiesta, per sapere chi, come quando e perché ha dato l’autorizzazione all’allaccio ed alla derivazione dal pozzo alle condutture della Società Caronte&Tourist, chi sia l’intestatario del contratto per la fornitura di energia elettrica e nell’attesa che gli organi giudiziari compiano le loro attività, prima che noi si abbia il tempo di avviare l’ennesimo procedimento presso la Corte dei Conti, ringraziamo, i contribuenti, raggiunti da bollette e cartelle esattoriali di diverse migliaia di euro ma che pure sono sempre lì, ormai affetti dalla “sindrome cronica di Stoccolma”, pronti ad osannare i loro aguzzini ed a credere anche agli orchi con le fate se a raccontar le storie sono i loro eroi di cartone.

Restate in ascolto

28/08/2021

ITALIA DEI VALORI
Avv. Francesco Molinari
Commissario Regionale

Antonio Morabito
Coordinatore Cittadino

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: