CHIUSURA DEL GIUDICE DI PACE: IL SINDACO DA I NUMERI E LI SBAGLIA!

l'Ex Pretura sede del Giudice di Pace
l’Ex Pretura sede del Giudice di Pace

Chiuderà, a breve, anche l’Ufficio del Giudice di Pace e ancora non si è capito bene il perché. Ad ufficializzarlo il Sindaco, Rocco La Valle, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale quando, dopo diversi, troppi mesi da una richiesta di chiarimenti della minoranza, il Primo cittadino ha precisato che il Comune non è in grado di accollarsi le spese per il mantenimento dell’importante Ufficio.

Secondo le approssimative stime espresse, i costi ammonterebbero a circa 90.000 euro all’anno. Una cifra non da capogiro ma certamente importante in un momento in cui i trasferimenti dello Stato appaiono in continua diminuzione.

Proprio nell’ambito della “spending review”, il Governo aveva previsto la chiusura di alcuni uffici giudiziari minori, lasciando la possibilità, agli Enti locali, di provvedere al pagamento di tutte le spese per il loro mantenimento.

Una opzione che il Sindaco di Villa San Giovanni non ha inteso esercitare dopo avere sentito gli altri Sindaci dell’area, tutti concordi nel rilevare l’importanza del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace ma altrettanto preoccupati di non poter sborsare i quattrini per mantenerlo.

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giustizia disfatta

Un ragionamento responsabile e perfettamente adeguato ai tempi di ristrettezze economiche, se non fosse che il modo ed i contenuti approssimativi dei chiarimenti forniti in Aula da La Valle hanno indotto a ritenere che dietro quelle cifre vaghe e la mancanza di atti specifici e di dettaglio, vi fosse dell’altro e che le cose non stessero esattamente come riportato da La Valle.

Infatti, Il Sindaco non ha precisato che la cifra indicata si riferiva ai costi attualmente sostenuti per il mantenimento dell’Ufficio, comprensivo di due unità attualmente retribuite dal Ministero della Giustizia.

Tali unità, una volta trasferita la “gestione” al Comune, sarebbero stati riassorbiti dagli Uffici Giudiziari di Reggio Calabria e sostituiti da altre due unità, debitamente formate, individuate tra il personale della pianta organica del Comune di Villa San Giovanni che, quindi, l’Ente già retribuisce e se assegnati all’Ufficio del Giudice di  Pace non avrebbero comportato maggiori costi.

Questo significa, molto semplicemente, che la parte più consistente (60/70 mila euro) della somma complessiva stimata, non avrebbe costituito un costo aggiuntivo per il Comune e che la restante somma, relativa ad utenze e spese varie, già da tempo è a carico del bilancio comunale.

Una operazione, questa si a “costo zero” per il Comune ma con un’interminabile serie di vantaggi, anche economici, di cui si sarebbe giovata la città. Ed è grave che il Sindaco abbia affermato di avere effettuato gli approfondimenti richiesti, perché questo, oltre a confermare una inadeguatezza ormai definitivamente acclarata, dimostra che egli abbia dissimulato e strumentalizzato i dati in suo possesso, con l’unico ed esclusivo scopo di continuare nella certosina opera di spoliazione e di impoverimento ai danni del territorio comunale.

Villa San Giovanni, 11/05/2013

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