Calabria, nuovo avviso di garanzia a Scopelliti che si difende: La responsabilita, e’ della Giunta!

Il commissario per l’emergenza sanitaria in Calabria, nonche’ presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Scopelliti, sarebbe stato raggiunto da un avviso di garanzia, l’ennesimo, questa volta per una vicenda che s’intreccia con quella che ha portato in carcere il Giudice, Vincenzo Giglio, su ordine dei magistrati milanesi, tra le quali Ilda Bocassini, nell’ambito dell’inchiesta sulle famiglie “Lampada” e “Valle”.

Scopelliti, secondo le prime notizie d’agenzia, sarebbe indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla nomina di Alessandra Sarlo, moglie del giudice Giglio, nel ruolo di Direttore Generale del Dipartimento Controlli, vicenda sulla quale, sebbene ancora solo come persona informata sui fatti, sarebe coinvolto anche l’ex capogruppo PDL alla Regione ed attuale Assessore ai Trasporti, Luigi Fedele.

La notizia non sembra aver scosso piu’ di tanto il Governatore Scopelliti, il quale si sarebbe detto sereno! Precisando che questo e’ un atto dovuto (?)! Perche’ la responsabilita’ dell’operazione sarebbe riconducibile collegialmente alla Giunta.

Fin qui la cronaca, ancora calda, di questa ennesima iniziativa giudiziaria nei confronti di Scopelliti che non spiega sulla base di cosa si senta sereno. E Intanto non nega che vi possa essere stata una violazione di legge nell’aver favorito la moglie del Giudice.

A sconvolgere, invece, e’ l’affermazione con la quale Scopeliti vorrebbe far passare il messaggio che essendo il provvedimento contestato un atto collegiale dil Giunta, l’eventuale responsabilita’ e’ mitigata. In sintesi: mal comune mezzo gaudio.

Adesso e’ probabile ricominci la battaglia mediatica tra quelli che suggeriranno l’opportunita’ che Scopelliti si dimetta da Governatore e quelli che lo difenderanno, dal loro punto di vista, giustamente. Tra queste due posizioni, forse sarebbe opportuno che ne spunti una terza: Scopelliti continui, se se la sente, a governare la Calabria ma, certamente, dopo questa vicenda, appare inopportuno che egli continui a governare la sanita’ in Calabria.