A RISCHIO I FONDI EUROPEI – VARIANTE PARCO DEI FALCHI – Nel 2010 la Regione assoggetta l’area alla disciplina della valutazione d’incidenza.

Tanto tuonò che piovve. Ed a far piovere anzi, grandinare nonostante la calura estiva, sono le affermazioni dell’Assessore all’Urbanistica del comune Villese, Lorenzo MICARI, rese a margine del compiaciuto annuncio sull’ottenimento della Valutazione di Incidenza, della Regione Calabria, in merito al Piano spiagge.

Affermazioni destinate a provocare un vero e proprio terremoto dentro e fuori l’Amministrazione, poiché ammettono come l’Amministrazione Comunale fosse a conoscenza dei vincoli denunciati dalle Associazioni ambientaliste e riprese dalla minoranza consiliare in merito alla variante urbanistica concessa qualche mese fa.

Nella nota diffusa a mezzo stampa dall’assessore, infatti, si fa espresso riferimento all’obbligo del Comune di sottoporre il Piano Spiagge alla Valutazione d’Incidenza prevista per le aree sottoposte alle Direttive Habitat ed Uccelli dell’Unione Europea.

Tutto questo dopo che per lunghi mesi il Sindaco, Rocco La Valle, aveva negato la conoscenza dell’esistenza di Zone di Protezione Speciale o, comunque, sottoposte a quel tipo di vincolo, rifiutandosi di dar corso alla richiesta di revoca, in autotutela, della variante urbanistica concessa per la realizzazione dell’ormai famoso “Parco dei Falchi”.

Una vera e propria ammissione di responsabilità, quella che ne esce fuori dalle notizie di stampa e che è destinata ad avere strascichi importanti anche sul fronte amministrativo ma che, soprattutto, rischia di coinvolgere l’intera regione Calabria.

Se è vero, infatti che per il Piano sull’uso dell’arenile, che mira a tutelare interessi pubblici, è riconosciuta l’esistenza di vincoli ambientali, a maggior ragione per un uso privatistico del territorio. Ed è innegabile che si tratti della stessa area, sulla quale è stata concessa la variante urbanistica, già indicata dal Ministero dell’Ambiente e designata dalla Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea come Zona di Protezione Speciale.

Tutto questo, ora, porta ad una rilettura delle dichiarazioni rese da La Valle, nel corso di questi mesi e che, proprio alla luce di quanto emerge sulla vicenda del “Piano Spiagge”, carica le stesse dichiarazioni di una fitta coltre di ambiguità.

Un’ambiguità che rischia di costare cara all’intera Calabria, poiché le condanne emesse dalla Corte di Giustizia Europea, risultavano sospese a seguito dell’adozione della delibera della G.R. della Calabria, N. 729/2010, con la quale, in attesa del nuovo provvedimento amministrativo di delimitazione delle ZPS, ha sottoposto le IBA (Important Bird Area) al D.P.R. 357/97, quindi alla valutazione d’incidenza, espressamente indicando l’area IBA cod. 150, denominata “Costa Viola” e che coincide perfettamente con la ZPS codice sito IT 9350300, entro la quale sono stati autorizzati gli interventi in variante urbanistica.

Ciò comporta, per l’evidente violazione dei vincoli comunitari, anche la riattivazione delle sanzioni sospese contro lo Stato italiano che, per il principio di sussidiarietà, potrà rivalersi – come scrive la stessa Giunta Regionale – sulla Regione inadempiente, con la conseguenza della riduzione dei trasferimenti dei Fondi Europei.

Un danno dalle proporzioni inimmaginabili per l’economia dell’intera Calabria, che non potrà certo consolarsi dalla conoscenza preventiva dei responsabili di questo disastro amministrativo.

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: