TARES, IL PD: SARA’ CLASS ACTION. MA PIU’ CHE POLITICA L’INIZIATIVA SEMBRA COMICA

LETE_PDSembrava di essere dentro una bottiglia di acqua minerale: Lete, per l’esattezza. Quella con l’unica particella di sodio che invocava la presenza di qualcuno. Invece era la “FestaDemocratica”, del Partito Democratico di Villa San Giovanni, per essere più precisi.

Una ricorrenza ormai destinata ai soli parenti stretti di consiglieri comunali, neanche più ai militanti. Quelli storici, soprattutto, che per decenni hanno speso impegno, sacrificato famiglie, per vedere trionfare un’idea diversa di “Stato”, di Comunità ma che pur di non morire “Democristiani” stanno preferendo l’esilio.

E loro, i gestori del modello “stalinian-berlusconiano”, i “nuovi azionisti” del Partito Democratico, non fanno mistero dell’arduo compito che si sono sobbarcati: finire di distruggere quella flebile speranza rimasta tra gli elettori del PD che non si arrendono. Non prima di avere disilluso quei giovani, rispettabilissimi, che armati di buone intenzioni vorrebbero dare vita ad una politica costruita sui bisogni della gente, partecipata dal basso.

Si, è vero, non è un problema del PD ma un problema di questo PD, di quello villese, privo di figure di spicco, privo di autorevolezza, di idee e di prospettive. E lo dicono chiaro: loro non scrivono sui blog e su facebook, loro parlano alla gente. Eppure dalla partecipazione non si direbbe che la gente sia disposta ad ascoltarli.

il nuovo che avanzi
il nuovo che avanzi

D’altro canto, senza nemmeno bisogno di andare troppo indietro nel tempo, basta considerare come mentre un’intera città era entrata in subbuglio dopo avere ricevuto gli avvisi di pagamento della TARES, solo a tempo scaduto questi strateghi della comunicazione hanno deciso di dire la loro, minacciando addirittura una “class action” ove non venisse sospeso il pagamento del tributo.

il PD in prima serata
il PD in prima serata

Nobile iniziativa, certo. Se non fosse che il salasso piombato sulla testa dei cittadini sia in larga parte un regalo costruito in anni, decenni di cattiva amministrazione degli uomini che ancora oggi compongono la classe dirigente del PD villese che non aveva bisogno di inventare o di pensare ma doveva semplicemente, dall’alto della cultura legalitaria che vanno sbandierando, rispettare una legge dello Stato che imponeva l’introduzione della raccolta differenziata.

Di più! Non spiegano, i padri nobili di questo partito farlocco, a chi faranno la “class action” visto che loro stessi, in Consiglio Comunale, hanno approvato il regolamento sulla TARES senza batter ciglio, eliminando dalla nuova tariffa tutte quelle riduzioni ed agevolazioni che erano previste nella TARSU.

Più che politica, quindi, l’iniziativa sembra comica. E fornisce la dimensione surreale di una classe politica che dopo avere, per decenni, garantito interessi diversi da quelli di questa Comunità, pretende ancora di dare lezioni di sana amministrazione.

Il panino con lasalsiccia
Il panino con lasalsiccia

Già, la “Festa Democratica”, erede di quelle “Feste dell’Unità” in cui nonostante le tante celebrità artistiche offerte, il dibattito politico rimaneva l’evento più seguito e partecipato perché animato da giganti del pensiero, oggi sostituiti da nani e ballerine.

Fenomeni da baraccone che hanno trasformato l’avanguardia della cultura democratica in una fiera paesana, dove l’unico ricordo del passato è rimasto il panino con la salsiccia. Che però non è più quello di “Ciccio Boccacio”. E si sente e si vede.

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